...Quel ramo del lago di Como...M.te Bregagno (2107)
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...Sapori e tinte manzoniane per dipingere un'ennesima memorabile giornata di piacere e fatica...

Per lui nulla di nuovo ma, per me, una prima volta e, quindi, si va...
Sono circa le 08.20, dopo aver tentato senza successo di portare la mia auto al parcheggio molto ampio dei monti di Breglia, quando riusciamo ad incamminarci.
Gli ultimi 50mt. sono risultati fatali a causa del crostone di ghiaccio presente sulla carreggiata e decidiamo prudentemente di fermarci un pò più sotto. Tanto siamo venuti per camminare !!!
Partiamo con alllestimento invernale completo, ramponi e ciaspole...mai scelta fu più azzeccata...
Saliamo di buona lena e malgrado l'arcigna ed implacabile pendenza, alle 10.40 siamo all'ombra della croce di vetta a quota 2107.
Il panorama è di quelli che lasciano estasiati...il cielo è terso, il sole splende ed un modesto vento gelido taglia il viso. Giusto il tempo di bearci della vista a 360°, di ammirare i rami del Lario, con Bellagio, le Grigne, il Legnone, il Rosa etc. etc...
Infiliamo i ramponi per scendere con maggior sicurezza e velocità sulla superficie ghiacciata.
Aggiriamo il Bregagnino verso occidente, con ripide picchiate traverse, in direzione Alpe Nesdale, incontrando le difficoltà tecniche maggiori e più adrenaliniche della giornata...malgrado la modesta distanza da coprire, le condizioni della neve e la quantità presente, ci obbligano a dismettere i ramponi ed a calzare le ciaspole (senza le quali saremmo ancora là a nuotare !!!).
Oltre l'Alpe, tutto più semplice ed alle 12.30 varchiamo la soglia della casetta dei cacciatori.
Un pò di legna di fortuna e la stufa inizia a regalarci un bramato teporino ad accompagnare il nostro pranzetto.
Dopo un'oretta, siamo di nuovo in marcia e, raggiunta la vicinissima Sant'Amate, sul medesimo tracciato dell'andata, in circa un'ora e mezza, siamo all'auto.
Mi aspettavo un'escursione meno impegnativa ed, invece, per pendenza, tecnica e condizioni ambientali, mi sono dovuto ricredere.
Livello di attenzione sempre alto e gambette sempre in spinta !!!
Ancora un grazie al mio compagno di viaggio, Francesco, per avermi affiancato con amicizia e simpatia...
Ciao a tutti...
Luca

La prima e vera sosta è avvenuta dopo ben h. 4:30 al piccolo bivacco dei cacciatori di Plesio : una struttura molto spartana con tutto cio' che occorre,peccato che la legnaia sia chiusa a chiave......!!
Dopo aver raccolto qualche ramo secco di ontano nel pendio sottostante accendiamo la stufa e pian piano allieta e riscalda la nostra permanenza.Verso la h. 14:00 riprendiamo la marcia del ritorno.
Grazie Luca.
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