Dal Bregagno 2107 m al Marnotto 2088 m
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La lunga cresta che dal Bregagno va verso la Garzirola è qualcosa che mi ha sempre attirato. Le previsioni non sono bellissime ma se acqua sarà dovrebbe esserlo solo nel pomeriggio, per cui partiamo con l’intenzione di arrivare fino a dove il tempo ce lo permetterà.
Lasciata l’auto a Monti di Breglia saliamo a Sant’Amate, dove il caldo afoso finalmente viene mitigato da una bella brezza. Il tempo come previsto è molto variabile, a nord-ovest piuttosto bruttino!
Saliamo al Bregagnino e quindi al Bregagno dove, ci arrivano, in lontananza i primi tuoni, deboli…
Breve pausa e proseguiamo per la Bocchetta di Senagra, passiamo sotto il Mottone di Rozzo che saliremo velocemente dal suo lato erboso e con un cielo sempre più nero proseguiamo verso il Marnotto.
Raggiuntolo decidiamo di non proseguire, verso il Pizzo di Gino è parecchio brutto mentre la Grona è sotto uno splendido sole.
Sulle carte che abbiamo non ci sono sentieri che scendono verso la Val Sanagra mentre, una vecchia cartina del parco ne riporta più di uno. Confortati anche da qualcosa che riporta il GPS, torniamo verso il Mottone di Rozzo, sotto il quale, su un sasso, troviamo l’indicazione per l’Alpe Ballarona. Un insperato sentiero bollato, più una traccia però, rimane sotto il Mottone, giunti sulla dorsale, lo perdiamo, invece di seguirla, noi proseguiamo in traverso. Puntiamo verso i resti dell’Alpe e poco dopo rivediamo i bolli qualche metro sotto di noi. Li raggiungiamo e seguendo la labile traccia, però bollata, raggiungiamo i resti dell’Alpe Ballarona. Poco prima dell’alpe, un’evidente traccia sale a sx, ritornando presumibilmente verso il Bregagno.
Poco dopo l’alpe troviamo un primo bivio (indicazioni sempre sui sassi), a dx si scende all’Alpe Pisanera. Noi proseguiamo in traverso puntando direttamente l’Alpe Nesdale.
Proseguiamo quindi con un bel traverso a sali scendi, troviamo un secondo bivio, non ricordo cosa indicasse di preciso e sulla cartina non c’è nulla che me lo richiami, probabilmente però un altro alpeggio.
Raggiunta l’Alpe Nesdale velocemente torniamo a Sant’Amate.
Nonostante qualche goccia di una nuvola fantozziana, proseguiamo per il Monte Grona.
Nell’attesa di trovare libera la catena facciamo l’incontro con stefano58, qualche chiacchiera sui reciproci acciacchi….e saliamo.
Scendiamo quindi al rifugio Menaggio lungo la direttissima, rincontriamo stefano58, altre chiacchiere e alle prime gocce cominciamo la discesa.
Tutta una finta e al posteggio arriveremo asciutti.
Diversa la situazione a Menaggio, colpita da un bello scroscio di acqua.
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