I pendii boschivi del Campo dei Fiori: libera mente in libera via
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Il bello del massiccio del Campo dei Fiori non sono solo le sue vette che si elevano poco oltre i 1200 mt. Il bello, in questo posto, è anche e soprattutto l'incanto dei suoi declivi boschivi e dei suoi radi altipiani dove la luce d'autunno sfiora la terra affettata dagli alberi spogli.
Oggi, nelle due ore pomeridiane che mi sono concesso sul versante NE della montagna, senza ansie di raggiungere un qualunque posto, mi son lasciato perdere nelle luci e nei profumi di questa meraviglia di tardo autunno, i piedi affondati nelle foglie appena coperte di prime nevi.
Difficile resocontare sulla via seguita, perchè essa è stata libera, senza meta, appunto.
Da Brinzio ho cominciato a procedere sul sentiero E1 e giunto al primo altopiano, ho abbandonato la traccia risalendo liberamente l'erto pendio alla mia destra sino a giungere ad una bancata di roccia. Insuperabile questa nelle mie condizioni di attrezzatura assente.
Allora ho traversato verso sud su terreno piuttosto infido sino a giungere ad un canale che mi avrebbe portato probabilmente fuori, verso la caserma. Ma, dato che le prime ombre della sera si abbatttevano su di me, ho proseguito ancora verso Sud, ho trovato il sentiere che va dalle Pizzelle a Castello Cabiaglio e dunque mi ci sono incamminato.
Giunto in breve alle Pizzelle, ora di nuovo sul E1, sono sceso sino al passo Varrò e di qui alle pendici del Legnone dove mi son lasciato rotolare per ultimi boschi umidi e rovosi sino alla sorgente del Cerro, ancora senza sentiero, ancora su inclinati pendii infogliati. Poi, di nuovo all'abitato di Brinzio, dove, contento, ho ripreso l'auto in fondo a via Piave.
Sviluppo: 6 km SE: 11 km, quota massima toccata, probabilmente 1000 nsm.
Oggi, nelle due ore pomeridiane che mi sono concesso sul versante NE della montagna, senza ansie di raggiungere un qualunque posto, mi son lasciato perdere nelle luci e nei profumi di questa meraviglia di tardo autunno, i piedi affondati nelle foglie appena coperte di prime nevi.
Difficile resocontare sulla via seguita, perchè essa è stata libera, senza meta, appunto.
Da Brinzio ho cominciato a procedere sul sentiero E1 e giunto al primo altopiano, ho abbandonato la traccia risalendo liberamente l'erto pendio alla mia destra sino a giungere ad una bancata di roccia. Insuperabile questa nelle mie condizioni di attrezzatura assente.
Allora ho traversato verso sud su terreno piuttosto infido sino a giungere ad un canale che mi avrebbe portato probabilmente fuori, verso la caserma. Ma, dato che le prime ombre della sera si abbatttevano su di me, ho proseguito ancora verso Sud, ho trovato il sentiere che va dalle Pizzelle a Castello Cabiaglio e dunque mi ci sono incamminato.
Giunto in breve alle Pizzelle, ora di nuovo sul E1, sono sceso sino al passo Varrò e di qui alle pendici del Legnone dove mi son lasciato rotolare per ultimi boschi umidi e rovosi sino alla sorgente del Cerro, ancora senza sentiero, ancora su inclinati pendii infogliati. Poi, di nuovo all'abitato di Brinzio, dove, contento, ho ripreso l'auto in fondo a via Piave.
Sviluppo: 6 km SE: 11 km, quota massima toccata, probabilmente 1000 nsm.
Tourengänger:
rochi

Communities: Hikr in italiano
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