Sasso San Martino 862 m; a pochi passi dal Monte Crocione


Publiziert von cristina , 5. Dezember 2012 um 10:03. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Dezember 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:Griante-Chiesa San Martino-Pilone-Sasso San Martino-Pilone-Dossone-Monti di Nava-Monti di Brent-Quota 1535 m-Monti di Brent-Monti di Nava-Cappella Alpini-Griante
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada Como Chiasso, uscita Como Nord. Prendere SS 340. Passato il ponte sul torrente Roncone svoltare a sx. Posteggio lungo il torrente oppure seguire l'indicazione di un altro posteggio più comodo un poco più avanti sulla strada.
Kartennummer:Kompass N. 91 1:50.000 Lago di Como-Lago di Lugano

Partiamo presto da casa con l’idea di fare una lunga traversata ma una serie d’inghippi ci fa cambiare destinazione. Un sesto senso, prima di uscire di casa, mi aveva fatto prendere altre cartine per cui cambiare destinazione su due piedi non ci scombina più di tanto e ne viene fuori un’escursione per noi del tutto nuova, un percorso bellissimo sicuramente da rifare con una giornata migliore.
 
Lasciamo l’auto a Griante, ci sono dei posteggi lungo il torrente Ronconi altrimenti c’è n’è uno più comodo proseguendo lungo la strada seguondo le indicazioni del posteggio. Sopra il posteggio c’è subito un cartello giallo che indica la Chiesa di San Martino, ben visibile dal posteggio. Si sale lungo la Via Crucis fino al bivio, dove a dx velocemente si raggiunge la chiesetta mentre a sinistra si prosegue ora per sentiero verso il Sasso San Martino. Deviazione quindi alla chiesetta che immagino essere meta di tante camminate dei griantesi visto anche il magnifico panorama. Torniamo sui nostri passi fino al bivio e proseguiamo ora lungo il comodo sentiero che senza fare mai grossi strappi sale verso le baite di Pilone. Il sentiero è molto panoramico e a tratti un poco esposto (su un sito ho letto che è sconsigliato in discesa a persone poco esperte, con bambini o che soffrono di vertigini oppure in caso di maltempo). Per quanto riguarda il panoramico devo credere sulla parola perché noi ne vediamo ben poco purtroppo, a tratti siamo avvolti dalle nubi, e spesso le nubi coprono il lago ma penso proprio che in una giornata serena sia davvero un percorso incantevole. Alle baite di Pilone svoltiamo a dx e raggiungiamo la cima del Sasso San Martino, vediamo solo uno scorcio di lago a nord, Grona e Bregagno li immaginiamo e comincia pure a nevischiare. Torniamo alle baite e prendiamo ora il sentiero per Monti di Nava, breve deviazione per il Dossone e quindi discesa alle baite, dove incrociamo l’Alta Via del Lario nonché Linea Cadorna. Continuiamo quindi la nostra salita, passiamo Monti di Brent e raggiungiamo una galleria che attraversiamo. Usciti dalla galleria, entriamo nella nebbia. L’Alta Via diventa ora sentiero e cominciamo a risalire con lunghi tornanti in moderata pendenza sperando di raggiungere il Monte Crocione. La visibilità è veramente scarsa, la pendenza ridicola, intorno ai 1400 m troviamo neve e nei punti, dove ha fatto accumulo è parecchio alta e dura cosa che rallenta il passo non poco. Il tempo trascorre inesorabile e anche se alla cima non manca molto come dislivello è il tempo che comincia a mancare. Avevo letto che ad un certo punto avremmo dovuto lasciare l’Alta Via per salire ripidamente e direttamente sotto la croce su una labile traccia ma tra la neve e la nebbia, la traccia è in pratica impossibile da individuare, almeno vedessimo la croce…ci diamo un tempo massimo per poi girare i tacchi. Ad un certo punto ci sembra di proseguire troppo lungamente sull’ultimo traverso, siamo a 1535 m per cui manca poco alla cima ma del poco che vediamo sopra di noi, della croce non c’è traccia. Controlliamo il GPS e come temuto ci siamo spostati troppo. Torniamo sui nostri passi e ci sembra di intravvedere una sorta di ripida traccia ma abbiamo perso anche un centinaio di metri e anche l’ora che ci eravamo fissati per il dietrofront è passata, per cui senza nessun rammarico cominciamo a scendere.
 
Intanto si comincia a intravvedere qualche scorcio di lago, parte del San Primo, le Grigne, il Legnone, il panorama deve essere veramente grandioso. Poco prima di Monti di Brent vediamo un roccolo in un bel punto panoramico pensiamo di fare sosta pranzo lì poiché sta cominciando a uscire il sole ma raggiunto il roccolo, intorno c’è troppa “fuffa” per trovare un posto comodo dove mangiare. Scendiamo quindi a Monti di Brent ma anche qui non c’è un posticino che ci attira per cui scendiamo ancora e facciamo sosta a Monti di Nava. Forse a causa del tempo, il luogo sembra un po’ triste e semiabbandonato, tanto disordine nei giardini, vasche, plastiche, niente a che vedere con gli alpeggi della Val Chiavenna che sono dei veri gioiellini, eppure basterebbe poco per dar loro un altro aspetto.
 
Da Monti di Nava parte una strada militare che in circa 1,15 h torna a Griante. Ora abbiamo il piacere di ammirare lo splendido e decantato panorama di questa escursione. Deviazione d’obbligo alla Chiesetta degli Alpini, posta in un punto eccezionale e poi ultimi sforzi per tornare alla macchina. Rimango indietro a fare foto, con Marco che mi fa il verso dello scatto fotografico e ringraziando che non facciamo più diapositive! Le luci del tramonto sulle Grigne e sul lago sono impagabili.
 
L’escursione è semplice è può limitarsi a Monti di Nava facendo comunque un bellissimo anello. Non mi sarei mai aspettata un percorso così affascinante a così bassa quota, molto consigliato.

Dislivello 1612 m e km 26
 

Tourengänger: cristina, Marco27


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