Dossone, Sasso San Martino e Santuario da Griante


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 23. Februar 2024 um 10:20. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 Februar 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 944 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como seguire la statale Regina verso Menaggio, dopo Tremezzo prendere la strada a sinistra per Rogaro. Sul navigatore (googlemaps) cercare San Rocco a Griante. Ampio parcheggio sotto la chiesetta.

   
 

Anello incredibilmente bello sul nostro lago 

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Che il nostro lago fosse bello lo sanno proprio tutti, pensavo di averlo visto da ogni angolo, dai sui sentieri, le sue creste e le sue cime, ammirando scorci e panorami, MA ... è riuscito a stupirmi ancora, a lasciarmi emozioni simili alle scoperte da bambino.
E questo stupore e sentimento è condiviso da tutto il gruppo, non è solo mio.
Complice sicuramente una giornata a dir poco perfetta, lago calmo come una tavola, totale assenza di vento, cielo blu tutto il giorno, temperatura tiepida, direi da fine aprile, tutti gli ingredienti giusti al momento giusto.
Torniamo subito all'escursione. Uno del gruppo ha un vincolo di tempo, quindi uscita abbastanza vicina sul lago e giro non troppo lungo.
Mi viene in mente un desiderio che ho da decenni, salendo lungo la statale Regina, quella che risale il lato O del ramo di Como fino a Gravedona, dopo Tremezzo e prima di Menaggio spicca una chiesetta  al centro di una parete verticale di roccia ed arbusti, il Santuario di San Martino a Griante, prima o poi ci devo andare.
Il percorso fino al santuario è da passeggiata in famiglia, quindi ci studio un pò sopra aiutato anche da qualche escursione su hikr.
Parcheggiamo sotto la chiesetta di San Rocco, molti spazi per le auto, risaliamo alla chiesetta e prendiamo il sentiero NON per il santuario ma una mulattiera che sale ripida in direzione SO, quasi 100mt di dislivello abbastanza ripidi, i più ripidi della giornata.
Arrivati sulla strada prendiamo a sinistra ed arriviamo al parcheggio di Rogaro, da qui seguiamo le indicazioni per la bocchetta di Nava e la chiesetta degli Alpini.
Per la chiesetta degli alpini bisogna fare una breve deviazione dal sentiero principale, ma NE VALE LA PENA !
Si raggiunge un largo prato pianeggiante e la cappelletta che si affaccia come un balcone sul lago spaziando da Bellagio a parte della sponda comasca fino ad Argegno, stupendo. Ci sono anche tavoli e panche per chi vuole fare pausa.
Ritornati sul sentiero principale iniziamo la salita verso i Monti di Nava e la bocchetta omonima, il sentiero è largo e ben tenuto, sale senza grandi strappi, anzi con lunghi tornanti, sicuramente è un sentiero di servizio alla Linea Cadorna, quindi fatto con il criterio di portare munizioni e vettovaglie, ci sono anche muretti di contenimento ed in parte sicuramente scavato nella roccia.
Arriviamo alle baite basse dei Monti di Nava, ricordo bene di esserci passato salendo al Crocione da questo lato, dove si attraversa la galleria. Risaliamo la sterrata per arrivare alla bocchetta di Nava, da qui seguiamo le indicazioni per Pilone.
Pilone sembrerebbe il nome di una montagna, invece è una località con baite posto nell'avvallamento sotto il Sasso San Martino.
Seguendo il sentiero si arriva ad una bocchetta con magnifica vista sul lago, proprio sopra Griante, qui prendiamo a sinistra su sentiero bollato per raggiungere la cima più alta di oggi: il Dossone a 903mt.
Ci fermamo un pò, la vista spazia verso la valle verso Porlezza e sul lago.
Ritornati alla bocchetta scendiamo in direzione del Sasso San Martino, raggiungiamo in breve la sella in località Pilone con alcune baite, risaliamo per prendere la direzione del Sasso San Martino, salita ancora su sentiero Cadorna, passiamo dalla cima completamente nel bosco con una struttura di cemento e ferro che indica il punto più alto, ma è taltmente invaso dalle piante che non si riesce a fotografare, da qui si scende sul lato opposto per visitare le trincee.
E questa è la seconda "ciliegina" della giornata,ci troviamo su un dosso erboso con pareti a strapiombo verso il lago, nel girare attorno la vista si apre verso Bellagio con il ramo di Lecco fino al capoluogo e con il ramo di Como fino ad Argegno, poi aggirando la vista spazia verso l'alto lago, Grigne e Legnone, poi ancora il Piano di Porlezza fino al Lago del Piano e la costiera innevata dal Garzirola al Bregagno.
Raggiungiamo l'area con le trincee, un pò invase dai cespugli ma si distriunguno ancora i solchi ed alcuni anfratti di osservazione.
Da qui basta affacciarsi sul vuoto per vedere Menaggio dall'alto, ed ancora l'alto lago, un vero spettacolo.



Ora si deve tornare indietro risalendo al Sasso San Martino, discendere a Pilone e da qui con un sentiero con innumerevoli tornanti si scende ad incorciare la via-crucis che porta al Santuario. Se fino ad ora non abbiamo incontrato anima viva (Gigi ha avvistato un cervo), ora incrociamo vari persone che salgono verso la chiesetta.
Il sentiero di discesa da Pilone, incrocia l'ultimo breve tratto pianeggiante verso la chiesetta, in pochi minuti siamo sul magnifico poggiolo che ospita il santuario.
Ci spostiamo dietro la chiesa dove troviamo un bel tavolo grande con panche che occupiamo per il nostro pranzo.



Il pranzo ognuno consuma il suo, accompagnando a bevande varie un pò di rosso ed un pò di bianco chi il panino, chi la pizza, chi le Riomare, chi si scalda la minestra, poi frutta, torta al limone con prosecco, infine caffè e grappe varie.
Dopo pranzo ci fermiamo gustare il panorama dalla chiesetta (chiusa), veramente notevole, prima di iniziare la discesa.
La discesa molto semplice su largo sentiero scaglionato dalle stazioni della via Crucis.
Raggiunta la strada prendiamo a sinistra e per una stretta via pianeggiante ritorniamo alla chiesetta di San Rocco, con il largo parcheggio poco sotto.
I commenti sono unanimi, tutti largamente sorpresi e soddifatti di questa bella escursione.

 

                                                               
  Video                                                                                    Percorso Interattivo


 

citazione da menaggio.com

La chiesa di S. Martino fu costruita nel XVI secolo. Divenne un venerato santuario mariano in seguito al ritrovamento di una quattrocentesca statua lignea della Madonna con il Bambino.
La leggenda narra che nel Seicento la statua fu trovata da una fanciulla del paese in una grotta della montagna, dove era stata messa in salvo cento anni prima da un abitante di Menaggio, quando il paese venne devastato dai Grigionesi. Portata la notizia in paese, i fedeli accorsero e trasportarono il simulacro nella parrocchiale di SS. Nabore e Felice, ma da qui miracolosamente esso sparì e venne ritrovato ancora sul Sasso di S. Martino. Ciò venne interpretato come desiderio di Maria di essere venerata sul posto, per cui venne prima costruita una nicchia e poi l’attuale oratorio.

 

citazione da lagodicomo.com

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie al Monte San Martino si trova a 475 metri sul livello del mare, e da questo balcone naturale si gode una vista sui tre rami del lago. La chiesetta esisteva già alla fine del XVI secolo con il nome di San Martino al Monte, ma attorno alla metà del XVII secolo ricevette l’attuale nome e titolo. Fu quando una pastorella in cerca d’acqua trovò casualmente la statua della Madonna in una caverna, ora conosciuta come “Buco della Madonna”; la statua lignea, finemente dorata e dipinta e probabilmente risalente al tardo Quattrocento, fu portata giù in paese ma miracolosamente fu ritrovata di nuovo sulla montagna; altri santuari hanno un’origine simile, come la Madonna del Soccorso a Ossuccio. Un secolo prima, la zona era devastata da soldati e mercenari delle nazioni Riformate, così molte immagini sacre si pensa che furono nascoste per evitarne la profanazione; il loro successivo ritrovamento di solito portò alla fondazione di santuario dedicati alla Vergine Maria, “baluardo” contro l’eresia.
Durante lavori di ristrutturazione nella casa parrocchiale negli anni Trenta i muratori trovarono alcune monete d’oro bizantine; l’evento attesta che il luogo era già una postazione di sorveglianza dell’Impero Romano contro i barbari.

 

 
 
   
 

            Vista da roberto59     -    (roberto59)


Ennesima giornata top, bellissima davvero, il nostro lago è uno spettacolo unico che tutto il mondo ci invidia, uno scorcio panoramico dietro l’altro, un continuo susseguirsi di immagini mozzafiato, non ci si potrà mai abituare a cotanta bellezza.
La Frontiera Nord o, per esteso, il sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera, impropriamente nota come Linea Cadorna, è un complesso di opere di difesa permanenti posto a protezione della pianura Padana e dei suoi principali poli economici e produttivi: Torino, Milano e Brescia.
Il sistema fu progettato e realizzato tra il 1899 e il 1918 con lo scopo dichiarato di proteggere il territorio italiano da un possibile attacco proveniente d'oltralpe condotto dalla Germania e dall' Austria - Ungheria violando la neutralità del territorio svizzero.

Bella lì, avanti con forza e coraggio, mai mollare perché del doman non vè certezza


 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (gimmy)


Oggi ritorniamo  per una gita infrasettimanale nei rilevi attorno al nostro lago
che dire! viste spettacolari  lungo i sentieri da qualsiasi parte ci si gira un pò di storia con le trincee, e la linea Cadorna, manufatti di un periodo storico difficile , un monito a ricordo di quello che è capitato alle generazioni che ci hanno preceduto.
Meteo primaverile e una bella compagnia fanno da cornice ad un'altra giornata da ricordare con piacere

CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
   
 

            Vista da Imerio   -    (imerio)



In tutti gli anni che ho percorso la Statale Regina (SS 340) per andare verso i monti, poco prima di arrivare a Menaggio, vedevo sempre questa chiesetta bianca spiccare contro le verticali pareti del Sasso di San Martino e mi aveva sempre incuriosito la possibilità di salire per visitarla, vista anche la posizione dominante.
E quindi, quando Giorgio ha effettuato la sua controproposta alla mia idea di oggi*, ho accettato più che volentieri.

* la mia proposta era di salire al Monte Crocione partendo dalla zona di Menaggio, però visto che i Girovagando l'hanno effettuata tre anni fa, abbiamo optato per questa bella soluzione, ma la salita al Crocione è solo rimandata ...


Lasciando la descrizione della salita alle note di Giorgio, posso solo dire che anche l’uscita di oggi è stata una di quelle che non dimenticheremo, principalmente per i panorami, favoriti da un meteo primaverile, che oggi ci hanno permesso di godere di alcune vedute sul Lago di Como veramente eccezionali: questo lago non finisce mai di stupire!
Inoltre, l’ambiente in cui ci siamo mossi, pur non presentando difficoltà tecniche o di estrema fatica (944 m di dislivello per 4,45 ore di cammino), ci ha permesso di passare vicino a pareti di tutto rispetto, sostanzialmente sempre a picco sul lago che, con il suo blu profondo, ci ha sempre accompagnati nel cammino.
Belle anche le testimonianze legate alla Linea Cadorna, che qui abbiamo visto concretizzate in un complesso sistema di trincee sotto la cima del San Martino.
Percorrendo la strada lungo il lago, non si immagina di poter attraversare degli ambiento così vasti, che permettono anche di scendere verso la Val Menaggio o di salire sulle belle montagne che dominano la sponda Tremezzina.
Sempre ottima la compagnia e il pranzo che abbiamo consumato in un bel boschetto nei pressi della chiesa di San Martino, proprio sotto le verticali pareti del Sasso di San Martino.
Incontro con l’animale scarso, solo un cervo visto fugacemente da Gigi che aveva già iniziato la discesa.

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :   11.12 Km totali, 7:00 totali e 4:40 di cammino
Andata :  2.25 Km,  1:00 lorde, 5m soste alla Cappella degli Alpini
 3.95 Km,  1:45 lorde, 10m soste alla bocchetta di Nava
 4.74 Km,  2:12 lorde, 12m soste al Dossone
 5.43 Km,  2:55 lorde, 40m soste a Pilone
 6.40 Km,  3
:20 lorde, 40m soste alle trincee Sasso S.Martino
 9.23 Km,  4:40 lorde, 1h soste al santuario
Ritorno :  1.89 Km,  1:05 lorde, 5m soste
Dislivello :   650  mt di assoluto
  940  mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona sul percorso
Partecipanti :

 Giorgio, Gimmy, Roberto, Angelo, Imerio, Gigi, Giordano

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito        (ESC #512)

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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