Monte Crocione 1641 m e Monte Tremezzo 1700 m
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Giunti a Como tra il buio e la nebbia poco si capisce cosa ci aspetta.
Man mano che saliamo si apre qualche squarcio ma la giornata non sembra promettere granché.
Posteggiamo all’interno di Griante e seguiamo le indicazioni per il Santuario San Martino già ben visibile.
Saliamo quindi al santuario tramite una mulattiera viscidissima e già pensiamo come sarà scendere. Tutte le mulattiere che partono dal lago, a parte questa forse, sono ripidissime e così combinate stare in piedi sarà un gioco di equilibri!
Proseguiamo per il Sasso San Martino e i Monti di Nava. Tagliamo i primi tornanti della strada cementata, tramite una vecchia mulattiera dopo di che raggiungiamo una galleria, passata la quale, inizia la lunga militare.
Dal lago fino ai piedi del Crocione si sale sempre con dolci pendenze, lunghi tornanti, qualcuno sbuffa perché l’impressione è di non salire mai, è vero è un sentiero che rende pochissimo ma in compenso facilità la chiacchiera!
La solfa cambia una volta ai piedi del Crocione. Seguiamo la traccia che corre lungo la dorsale, ripidissima. L’erba, il fango e il nevischio, ci obbligano a non perdere la concentrazione, meglio non scivolare…per fortuna non dobbiamo scendere da qui. Con noi comincia a salire la nebbia dal lago e, anche se i panorami non erano dei migliori, ora si annullano del tutto!
Veloci foto in cima e proseguiamo per il Tremezzo. E’ tardi, e questo ce lo fa notare più volte Andrea, ha ragione. La soluzione sarebbe tornare da dove siamo venuti scendendo dal Tremezzo all’Alpe di Mezzegra e andando a riprendere la militare. Nessuno ne ha voglia però per cui continuiamo verso il rifugio Venini dove facciamo una velocissima sosta.
Continuiamo verso l’Alpe di Lenno. Scendiamo all’Alpe Gada e Piazza. Giunti al bivio in prossimità di Cassina prendiamo per Narro. Proseguiamo quindi per Ossimo risalendo un centinaio di metri. Incontriamo un bivio che indica la prosecuzione per Ossimo mentre una mulattiera senza indicazioni alla nostra dx, comincia a scendere. Siamo un poco titubanti, in fondo sono ormai quasi le 16,00 e di luce non ne abbiamo ancora molta, il GPS non aiuta ma la cartina indica il sentiero. Cominciamo quindi a scendere, raggiungiamo un altro bivio con indicate delle località che sulla cartina non ci sono. Continuiamo in discesa su quella che sembra una vecchia mulattiera, qualche bollo blu. La mulattiera è molto rovinata e invasa da rovi, ma a parte qualche graffio e rumori d’indumenti impigliati nelle spine, arriviamo finalmente a una strada cementata e a una casa. Per nostra fortuna la strada cementata non è ripidissima e sembra anche poco scivolosa. Velocemente raggiungiamo Mezzegra dove troviamo la Greenway che ci riporterà a Griante, ancora 4 km però. Alle 18,00 sotto una pioggerella sempre più insistente siamo al posteggio.
Kommentare (8)