Pizzo Alzasca 2260 m - Pizzo Mezzodì 2223 m
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Ricominciamo con il cercare dove pioverà meno nei fine settimana.
L’ultimo di Settembre è stato pietoso ma qualcosa in ogni caso siamo riusciti a combinare, un po’ con l’ombrello ma anche con un poco di sole. Mettere le relazioni non mi è sembrato il caso visto che sono stati posti straconosciuti da tutti e non c’erano note degne di interesse a parte il fatto che in Biandino risultava disperso un ragazzo da una decina di giorni e mentre imboccavamo la Valbona ci hanno chiesto di controllare se vedevamo qualcosa. Poi non ne ho saputo più nulla…
Anche il primo fine settimana di Ottobre non è un granchè ma almeno il sabato ci regala un po’ di sole e tanto caldo o meglio tanta umidità.
Avevo visto delle bellissime foto del lago di Sascola in questo periodo per cui puntiamo alla Val Maggia.
Partenza da Linescio e con una lunga mulattiera a tratti ripida raggiungiamo Rotonda dove abbiamo il piacere di vedere ed essere osservati da una bellissima volpe, purtroppo la mia macchinetta non riesce a fotografarla bene peccato perché è rimasta ferma per parecchio tempo.
Proseguiamo sempre nel bosco ora con meno pendenza e raggiungiamo il lago. Fino a qui il percorso è sempre nel bosco per cui panorami praticamente nulli. Continuiamo ora verso il P.so di Sascola e finalmente la valle si apre, i colori sono veramente stupendi. Giunti al P.so di Sascola decidiamo di proseguire per il P.zo di Alzasca. Continuiamo sul sentiero bollato aggirando le prime elevazioni della cresta che porta al Pizzo e giunti nei pressi di una pietraia abbandoniamo il sentiero bollato e risaliamo il pendio erboso fino a prendere una traccia, la seguiamo fino ad incrociare degli ometti che ripidamente ci portano a quello di vetta. Oggi sassi ed erba erano parecchio scivolosi e in più di un’occasione ho rischiato di finire a terra. Tornati al P.so di Sascola notiamo la traccia per il Pizzo Mezzodì, non sembra lontano per cui tanto che siamo qui…seguiamo quindi la traccia che a mezza costa o in cresta raggiunge velocemente l’ometto di vetta. Il tempo tiene bene e fa parecchio caldo, la conca del lago finalmente è al sole per cui scendiamo lì per la pausa pranzo. Dopo un bella pausa rientriamo a Linescio raccogliendo un bel sacchettino di castagne.
Dislivello 2056m e 18,3 km
L’ultimo di Settembre è stato pietoso ma qualcosa in ogni caso siamo riusciti a combinare, un po’ con l’ombrello ma anche con un poco di sole. Mettere le relazioni non mi è sembrato il caso visto che sono stati posti straconosciuti da tutti e non c’erano note degne di interesse a parte il fatto che in Biandino risultava disperso un ragazzo da una decina di giorni e mentre imboccavamo la Valbona ci hanno chiesto di controllare se vedevamo qualcosa. Poi non ne ho saputo più nulla…
Anche il primo fine settimana di Ottobre non è un granchè ma almeno il sabato ci regala un po’ di sole e tanto caldo o meglio tanta umidità.
Avevo visto delle bellissime foto del lago di Sascola in questo periodo per cui puntiamo alla Val Maggia.
Partenza da Linescio e con una lunga mulattiera a tratti ripida raggiungiamo Rotonda dove abbiamo il piacere di vedere ed essere osservati da una bellissima volpe, purtroppo la mia macchinetta non riesce a fotografarla bene peccato perché è rimasta ferma per parecchio tempo.
Proseguiamo sempre nel bosco ora con meno pendenza e raggiungiamo il lago. Fino a qui il percorso è sempre nel bosco per cui panorami praticamente nulli. Continuiamo ora verso il P.so di Sascola e finalmente la valle si apre, i colori sono veramente stupendi. Giunti al P.so di Sascola decidiamo di proseguire per il P.zo di Alzasca. Continuiamo sul sentiero bollato aggirando le prime elevazioni della cresta che porta al Pizzo e giunti nei pressi di una pietraia abbandoniamo il sentiero bollato e risaliamo il pendio erboso fino a prendere una traccia, la seguiamo fino ad incrociare degli ometti che ripidamente ci portano a quello di vetta. Oggi sassi ed erba erano parecchio scivolosi e in più di un’occasione ho rischiato di finire a terra. Tornati al P.so di Sascola notiamo la traccia per il Pizzo Mezzodì, non sembra lontano per cui tanto che siamo qui…seguiamo quindi la traccia che a mezza costa o in cresta raggiunge velocemente l’ometto di vetta. Il tempo tiene bene e fa parecchio caldo, la conca del lago finalmente è al sole per cui scendiamo lì per la pausa pranzo. Dopo un bella pausa rientriamo a Linescio raccogliendo un bel sacchettino di castagne.
Dislivello 2056m e 18,3 km
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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