Traversata Chilchhorn 2789 m, Pizzo Gallina 3061 m, Mittaghorn 3015 m, Galmihorn 3001 m
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laura&...
Sabato ero un pò giù per aver dovuto rinunciare alla gita programmata e così presa la decisione di andare la domenica a fare un giretto in solitaria (giusto perchè non si dovrebbe andare in montagna da soli... ;-) gironzolavo in internet quando arriva la mail di Gio: in 10 minuti decidiamo di fare qualcosa insieme e pianifichiamo l'appuntamento.
Alle 8.15 partiamo dal Nufenen pass e su un sentiero appena accennato arriviamo alla base del Chilchhorn,la meta è il Pizzo Gallina, ma visto che siamo lì ci facciamo tentare e attraverso un passaggio un pò stretto prima e comodo sentiero dopo, arriviamo in vetta: foto di rito eppoi via verso la nostra meta. Il percorso è intuitivo ma tutto su pietraia e su terreno sfasciumato e instabile, ci teniamo sulla destra fin quasi all'apice del canale, poi lo attraversiamo ed iniziamo ad arrampicare. Il primo diedro ci fa capire che la facilità di grado è solo apparente...la roccia è ballerina e non ci si può fidare., per cui procediamo con cautela ma determinati e arriviamo in vetta!!! Il panorama è fantastico. Mentre Gio fa fotografie io mi rifocillo, la giornata non è finita e la parte più divertente deve ancora venire... sono le 10.39 e davanti a noi c'è il Mittaghorn, la seconda cima da raggiungere. Scendiamo dalla vetta e arriviamo alla sella dove arriva uno dei canali per raggiungere il Pizzo: è molto peggio di quello che abbiamo percorso noi. Ricominciamo a salire arrampicando...mano piede spinta...vedo Gio, è in vetta, per raggiungerlo c'è da fare un bel passaggio ostico, gli domando come ha fatto...me lo spiega...cavolo...ma io non ci arrivo(sempre la stessa storia!)...la soluzione? Appenditi e lancia le gambe qui...al terzo tentativo riesco!!! Sono fiera di me stessa, anche se mi domando come scenderò...quando arriva il momento l'ilarità ha la meglio e così con una manovra alla Manolo (più o meno!!!) e tante risate riesco a scendere senza chiamare la Rega! Sarebbe ora di tornare ma so quanto a Gio piacerebbe fare tris (anche a me) e così gli propongo di salire anche al Galmihorn...siamo un pò stretti con i tempi, ma ce la possiamo fare...non faccio in tempo a finire la frase che lui è già in marcia.
Qui il percorso si fa più ostico ed impegnativo e il superamento di due gendarmi richiede sicurezza nei movimenti, pratica e attenzione: oltre all'esposizione bisogna fare i conti con il terreno franoso e instabile. Gio non ha problemi, io impreco un pò perchè non posso saltare ma poi trovo lo stesso il modo di passare. Quando arriviamo in vetta siamo felicissimi e ci domandiamo quante persone saranno passate di lì ultimamente...ci risponde il libro di vetta: l'ultima firma risale al settembre 2009...!
E' il momento di scendere: ci aspettano pietraie e sfasciumi, ma oggi sono in forma e così, nonostante un pò di rallentamenti, in due ore siamo al passo.
Una bellissima giornata, una gita tosta che richiede una buona esperienza e passo sicuro, ma che regala l'emozione della roccia.
Grazie Gio.
Giovanni
Da tempo volevo venire da queste parti con gli sci, anche se pensavo che difficilmente sarei riuscito a fare sia il Pizzo Gallina che il Mittaghorn nello stesso giorno, allora ho preso una decisione : forse era meglio farle a piedi e così sabato sera già tardi, ho sentito Laura e siamo riusciti ad accordarci. In primo luogo l'idea era arrivare solo fino al Mittaghorn, ma una vota su questa cima e vista l'ora ancora buona, abbiamo deciso di continuare fino al Galmihorn vista la sua relativa vicinanza, anche se dal Mittaghorn si vedeva che la cresta presentava qualche incognita in più che nel tratto precedente.
La discesa verso S dal Mittaghorn non è il massimo come tipo di terreno, invece una volta raggiunto il Galmihorn la discesa è facile e per lo più sicura. Una bellissima traversata in bell'ambiente, che regala splendide viste sull'Oberland, il ghiacciaio del Rodano fino al Pizzo Rotondo.
Grazie a Laura che mi ha seguito in questa bella traversata, nonostante la piastra nella gamba e la fatica della discesa è stata determinata e non ha mai avuto esitazioni o ripensamenti lungo il percorso. Forza continua così che vai bene!
Salita: dal Nufenenpass 2478m (Passo della Novena) seguire il sentiero che sale verso NE al Chilchhorn fino a raggiungere la sella a circa 2760m poco più a N della quota rocciosa 2784m del Chilchhorn è facilmente raggiungibile con solo un breve passaggio roccioso sul versante N, in seguito per traccia di ripido sentiero negli ultimi metri prima della cima, invece per raggiungere la quota maggiore del Chilchhorn 2789m, una volta presso la sella di 2760m circa, si prosegue sul filo verso N e la si raggiunge senza difficoltà.
Dalla cima di 2789m scendere brevemente sul suo versante W per tracce di sentiero, continuare grosso modo sul filo oltrepassando la quota 2725m e passare ad W della 2760m fino a giungere ad una sella detritica, per poi salire verso NE, a destra della quota 2836m, passare sul versante Ticinese e su terreno di ganda morenica, che diventa sempre più ripido porta alla base dello sbocco del canalone centrale della parete SSE del Pizzo Gallina. Entrare nel canalone (pericolo caduta sassi) e salirlo fin poco sotto il filo di cresta dove si biforca. Continuare a sinistra e con ripida arrampicata, si raggiunge il filo di cresta.
Costeggiare arrampicando le rocce mosse sul lato N della ripida parete, per poi raggiungere l'anticima dove poi bisogna scendere alla sella, oppure è possibile aggirarla sul lato N e raggiungere ugualmente la sella compresa fra questa anticima ad E e il Pizzo Gallina ad W, dalla sella salire facilmente in breve per pietraie alla cima principale del Pizzo Gallina 3061m senza più difficoltà.
Dalla cima scendere facilmente verso NW per ripide pietraie alla Mittaglücke 2960m circa (non nominata sulla CNS), aggirare verso S una torre e per il filo di cresta o poco sotto di essa sul versante S, attraversando facilmente su cenge e con brevi passaggi di roccia a tratti malsicura, dopo aver di nuovo guadagnato la cresta si attraversa per ultimo sul versante N della cima e infine si raggiunge la cima del Mittaghorn 3015m da destra a sinistra con un breve passaggio di roccia II°+. Scendere sul versante N su terreno ripido ed esposto e roccia malsicura attraversare in piano e raggiungere di nuovo il filo di cresta e su percorso non sempre evidente, si prosegue verso NW aggirando alcuni gendarmi sul lato meridionale e abbassandosi di tanto in tanto sempre su terreno poco solido, dopo un buon tratto, scesi ad un intaglio, bisogna scalare una breve tratto di ripide rocce solide e ben appigliate III-, in seguito per una cengetta erbosa traversare verso sinistra e scendere in un ulteriore canale a meridione, per poi continuare su terreno ripido su blocchi, aggirando in senso orario un anticima ed in breve sempre con qualche facile passaggio si raggiunge l'ometto di vetta del Galmihorn 3001m, dove in un barattolo di vetro c'è il libretto di vetta assai poco firmato, (l'ultima firma risaliva ben al 23-09-2009!)
Discesa: una volta che si è su quest'ultima cima è logico e anche più facile scendere per la cresta NE con pochi passaggi di roccia e abbastanza velocemente si giunge a circa 2860m prima del Blaslicke 2793m, per un ripido pendio di detriti esposto a WSW ci si abbassa in direzione S, passando nei pressi della quota 2758m e prestando particolare attenzione ad eventuali scariche di sassi del versante meridionale compreso fra il Mittaghorn e il Galmihorn, sempre su detriti raggiungere con una breve salita il filo di cresta a SW della quota 2803m, scendere nel vallone del Chichweng con percorso non obbligato a tratti poco agevole a causa della ganda morenica presente, si raggiungere il tornante di quota 2428m e lungo la strada in breve si torna al Nufenenpass 2478m.

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