Lago di Busin Superiore da Canza
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Risaliamo quindi l'ampia carrareccia che risale il fianco idrografico dx. della valle e che transita per Sagersboden (dove arriva la seggiovia che sale da Wald) e prosegue poi per il lago Vannino e il rifugio Margaroli, dove arriviamo 2 ore circa dopo la partenza. Superata la diga veniamo accolti da un vento bello fresco, che ci fa indossare gli indumenti pesanti; proseguiamo di buona lena fino al passo Busin, da dove vediamo l'omonimo lago (artificiale) inferiore. Perdiamo un centinaio di metri e costeggiamo il lago con un periplo piuttosto tortuoso, e dopo poco meno di 4 ore siamo alla casa dei guardiani della diga, posta all'estremità sud del lago stesso. Lì ci sono i cartelli che indicano il monte Giove, ma occorrerebbero quasi 2 ore solo per salire, così lasciamo perdere. Optiamo per attraversare anche qui la diga per salire almeno al lago superiore del Busin, per il quale occorre ancora una mezz'ora circa.
Questo lago è naturale e si trova in una bella conca sovrastata da un lato da un altipiano, a metà del quale, ora riparati dal vento, decidiamo di fermarci per la sosta pranzo. Dopo il pranzo risaliamo velocemente sulla cima dell'altipiano, da dove si ha una bella vista sulle cime circostanti, con una visione piuttosto impressionante del baratro che precipita verso le alpi Vova e Salecchio.
In questa fase il Bradipo rivela inaspettate doti di pastore, radunando suo malgrado una trentina di capre che lo seguono mansuete (Alberto, fai invidia al Paolino, he he he).
Liberatici delle capre iniziamo il rientro, percorrendo a ritroso il cammino dell'andata. Arriviamo all'auto alle 17.45 circa, perchè anche il rientro è bello lungo.
Anche se improvvisata comunque una escursione interessante; per il monte Giove o per un possibile anello che preveda un lungo giro verso il Devero via bocchetta della Valle e rientro in Formazza dalla Scatta Minoia, che renderebbero la gita più interessante, occorrerebbe certamente partire parecchio in anticipo.
Vista da Alberto: Gabriele propone un giro in alta Formazza: alle 6,15 ci ritroviamo a Gallarate con Ivan e partiamo per un'altra avventura di fine ferie. Durante il viaggio notiamo che la giornata si prospetta eccellente,ma giunti nella valle Formazza,vedendo che in alta valle al confine con il Canton Ticino le nuvole non erano di bell'aspetto ed erano anche basse,si cambia meta. Partiamo da Canza alle 7,50,i cartelli danno già delle indicazioni abbastanza standard per le mie facoltà motorie,quindi per prima meta ci dirigiamo al rifugio Margaroli,tramite una strada sterrata in condizioni disastrose e giungiamo a Sagersboden (un tempo vi era la fontana,ora chiusa in modo che lavori il bar nelle vicinanze) dove vi è l'arrivo della seggiovia (si risparmia circa 1 ora).
Giungiamo alle 10,00 alla diga del Vannino (i cartelli in paese danno,a secondo delle società che li hanno messi,dalle 3 ore alle 3,30 ore: noi abbiamo tirato,ma posso assicurare che la strada è assai lunga),qui decidiamo di optare per il lago di Busin inferiore (i cartelli danno: 0,55 al passo Busin e 1,35 alla diga omonima): mentre saliamo verso il passo,raggiungiamo un gruppetto di tedeschi composto da tre ragazze e due bimbi,una di esse calzava delle scarpette da città e indossava una sorta di cerata (per il vento forse). Quando vedo questo modo di andar per monti,mi chiedo se i genitori di questi bimbi siano consapevoli di ciò che gli fanno fare!!!!! Alle 11,44 perveniamo alla diga del Busin inferiore. L'aria comincia a farsi sentire,si decide sul da farsi: per il monte Giove il cartello da ben ore 1,55 e visto la nuvolaglia e il vento forte,non mi aggrada oltre al fatto che bisogna valutare la ferma per mangiare qualcosa e il rientro,quindi agli amici dico che li aspetto se vogliono salire,anche se rimango solo 3 orette,non importa,tutto a vantaggio della mia salute.
Decidiamo per salire al lago Busin superiore,alle 12,00 partiamo e in 30 minuti come da cartello,lo raggiungiamo alle ore 12,30: decido tassativamente che non è più il caso di proseguire,km.,ore e vento ne ho presi a sufficienza per oggi,quindi non vado oltre: il Gabri vuole andare al lago (scendere al lago,per le solite foto alla Suni e per vederlo.....di solito dall'alto le cose si vedono meglio,secondo me.....però,può essere che allo stesso livello siano meglio......ma allora che ci andiamo a fare sulle cime?????? he he he!!!) ma conoscendolo e visto che si è riposato andando a lavorare he he he,avrebbe voluto proseguire verso il secondo lago Busin e poi al passo (cosa che viene confermata successivamente) ma dato che conosco i miei "polli" a mi me frega mia!!!!
Troviamo un posticino riparato e bivacchiamo per il pranzo: poco dopo si fa una puntatina sull'alto piano (2518) dove veniamo seguiti dalle capre che per fortuna vi rimangono anche quando ritorniamo ai nostri zaini. La giornata comincia a migliorare ulteriormente,alle 14,00 riprendiamo la via del ritorno e alle 17,45 siamo all'auto. Per chi volesse salire al monte Giove,è consigliabile partire almeno alle 7,00 per aver un buon margine di tempo.
Dato che al "galaxxiano" gli si è sbarellato l'attrezzo he he he,si opta per via di calcoli matematici con tanto di cartina,quindi sulla base di questi,restando su dati minimi (c'è chi carica anche oltre i 200 metri di dislivello in +) noi abbiamo fatto un dislivello di 1470 m. per un totale di km. 22 (calcolati linearmente) per un totale di 4 ,25 ore di sola andata e di 3,45 al ritorno (totale 8,10 ore).
Ancora una volta un bel giretto (piuttosto ventoso e fresco al ritorno) in allegra compagnia: mi è venuto un po de mal de cò,non so se dipeso dal forte vento.....o sentire il Gabri chiamare di continuo la Suni per le sue scorazzate he he he!
Ciao a tutti e alla prossima!
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