Punta Valnera (2754 m) e Punta Valfredda (2944 m) - Val d'Ayas
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Da tempo avevo in mente questa escursione, la mia prima in Val d'Aosta dove stranamente non ero mai stato. L'avevo studiata nei minimi dettagli, aspettavo solo la giornata giusta per farla e finalmente la giornata giusta è arrivata.
Lascio la macchina nel grosso parcheggio poco oltre il paesino di Estoul e imbocco la stradina sterrata per il Rifugio Arp, ottimamente indicata da paline segnavia.
Supero diversi bivi: al primo tengo la destra, al secondo la sinistra, al terzo infine abbandono la stradina per imboccare il sentiero a destra che inizia a salire costeggiando la pista da sci.
Dopo pochi minuti ecco il quarto ed ultimo bivio: svolto nuovamente a destra, abbandonando il sentiero per il Rifugio Arp e seguendo invece il segnavia 6a/6b. Non c'è scritto Laghi d'Estoul, bisogna sapere il numero del sentiero (nel parcheggio c'è un ampio pannello esplicativo).
Si sale nel bel lariceto con pendenze non impossibili ma costanti, finchè non si raggiunge un bel pianoro panoramico, dove finisce il bosco. Da qui ai laghi è tutto un alternarsi di brevi strappi e falsopiani, finchè non compare il primo dei Laghi d'Estoul (1 h 10).
Qui ignoro il sentiero 6b, che sale a destra verso la Bocchetta d'Eclou, e continuo a seguire invece il 6a, che in pochi attimi mi porta al secondo lago, più grande ed ancora più bello.
Aggiro poi il lago sulla destra e inizio la ripida salita verso il Colletto Valnera.
Le fresche temperature odierne e il vento gelido mi aiutano a superare questo tratto senza troppa fatica, e in pochi minuti sono al Colletto (1 h 40).
Qui svolto a destra e affronto in cresta gli ultimi 70 metri di dislivello per arrivare sulla prima vetta di giornata, la Punta Valnera.
Il terreno ora, oltre ad essere ripido, è anche piuttosto instabile, bisogna prestare attenzione soprattutto in discesa.
In un attimo sono in vetta (1 h 50) e posso gustarmi il bellissimo panorama a 360°. Vedo già bene anche la mia prossima meta, la Punta Valfredda.
Con cautela affronto il breve tratto insidioso e torno al Colletto, dove seguo il sentiero che scende verso il Rifugio Arp, ben visibile in basso.
Dopo pochi minuti di discesa incontro un bivio (con paline segnavia), dove abbandono il sentiero per il Rifugio e svolto a destra in direzione del Passo Valnera, che raggiungo in un attimo.
Qui il sentiero sparisce, ma i segnavia con frecce gialle e gli ometti sono davvero frequenti, inoltre si può procedere benissimo a vista dato che la vetta è sempre ben visibile.
Con un breve tratto ripido mi porto in cresta, dove torna ad esserci un sentierino e la pendenza diminuisce sensibilmente.
Supero alcuni tratti tra massi e roccette, tutti piuttosto facili e non esposti e finalmente arrivo all'omino di vetta di Punta Valfredda (2 h 50).
Vista mozzafiato sui ghiacciai del Rosa e su tutte le vette valdostane: oltre al vicino massiccio del Rosa si vedono anche il Cervino e, seppur lontani, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.
Mi concedo una bella sosta in vetta, mi acomodo in mezzo alle rocce per ripararmi dal vento e ammiro il panorama per una buona mezzora.
Ripercorro poi la panoramica cresta e torno al Passo Valnera (3 h 20), e quindi al bivio dell'andata, dove riprendo il sentiero per il Rifugio Arp.
Giunto al Rifugio (3 h 50), do giusto un'occhiata alle paline segnavia per vedere altre destinazioni possibili per il futuro, e prendo la comoda sterrata che scende verso Estoul.
Incontro una simpatica coppia, anche loro di Milano, con cui condivido volentieri la discesa. Chiacchierando il tempo vola e in breve raggiungiamo il bivio dove all'andata avevo svoltato per i Laghi d'Estoul e quindi torniamo al parcheggio (5 h 15).
Escursione da 10 e lode davvero: due cime salite, panorami mozzafiato e in generale ambiente molto bello. Inoltre sono rimasto piacevolmente impressionato dall'ottimo stato dei sentieri e delle indicazioni, probabilmente rifatte da poco.
Lascio la macchina nel grosso parcheggio poco oltre il paesino di Estoul e imbocco la stradina sterrata per il Rifugio Arp, ottimamente indicata da paline segnavia.
Supero diversi bivi: al primo tengo la destra, al secondo la sinistra, al terzo infine abbandono la stradina per imboccare il sentiero a destra che inizia a salire costeggiando la pista da sci.
Dopo pochi minuti ecco il quarto ed ultimo bivio: svolto nuovamente a destra, abbandonando il sentiero per il Rifugio Arp e seguendo invece il segnavia 6a/6b. Non c'è scritto Laghi d'Estoul, bisogna sapere il numero del sentiero (nel parcheggio c'è un ampio pannello esplicativo).
Si sale nel bel lariceto con pendenze non impossibili ma costanti, finchè non si raggiunge un bel pianoro panoramico, dove finisce il bosco. Da qui ai laghi è tutto un alternarsi di brevi strappi e falsopiani, finchè non compare il primo dei Laghi d'Estoul (1 h 10).
Qui ignoro il sentiero 6b, che sale a destra verso la Bocchetta d'Eclou, e continuo a seguire invece il 6a, che in pochi attimi mi porta al secondo lago, più grande ed ancora più bello.
Aggiro poi il lago sulla destra e inizio la ripida salita verso il Colletto Valnera.
Le fresche temperature odierne e il vento gelido mi aiutano a superare questo tratto senza troppa fatica, e in pochi minuti sono al Colletto (1 h 40).
Qui svolto a destra e affronto in cresta gli ultimi 70 metri di dislivello per arrivare sulla prima vetta di giornata, la Punta Valnera.
Il terreno ora, oltre ad essere ripido, è anche piuttosto instabile, bisogna prestare attenzione soprattutto in discesa.
In un attimo sono in vetta (1 h 50) e posso gustarmi il bellissimo panorama a 360°. Vedo già bene anche la mia prossima meta, la Punta Valfredda.
Con cautela affronto il breve tratto insidioso e torno al Colletto, dove seguo il sentiero che scende verso il Rifugio Arp, ben visibile in basso.
Dopo pochi minuti di discesa incontro un bivio (con paline segnavia), dove abbandono il sentiero per il Rifugio e svolto a destra in direzione del Passo Valnera, che raggiungo in un attimo.
Qui il sentiero sparisce, ma i segnavia con frecce gialle e gli ometti sono davvero frequenti, inoltre si può procedere benissimo a vista dato che la vetta è sempre ben visibile.
Con un breve tratto ripido mi porto in cresta, dove torna ad esserci un sentierino e la pendenza diminuisce sensibilmente.
Supero alcuni tratti tra massi e roccette, tutti piuttosto facili e non esposti e finalmente arrivo all'omino di vetta di Punta Valfredda (2 h 50).
Vista mozzafiato sui ghiacciai del Rosa e su tutte le vette valdostane: oltre al vicino massiccio del Rosa si vedono anche il Cervino e, seppur lontani, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.
Mi concedo una bella sosta in vetta, mi acomodo in mezzo alle rocce per ripararmi dal vento e ammiro il panorama per una buona mezzora.
Ripercorro poi la panoramica cresta e torno al Passo Valnera (3 h 20), e quindi al bivio dell'andata, dove riprendo il sentiero per il Rifugio Arp.
Giunto al Rifugio (3 h 50), do giusto un'occhiata alle paline segnavia per vedere altre destinazioni possibili per il futuro, e prendo la comoda sterrata che scende verso Estoul.
Incontro una simpatica coppia, anche loro di Milano, con cui condivido volentieri la discesa. Chiacchierando il tempo vola e in breve raggiungiamo il bivio dove all'andata avevo svoltato per i Laghi d'Estoul e quindi torniamo al parcheggio (5 h 15).
Escursione da 10 e lode davvero: due cime salite, panorami mozzafiato e in generale ambiente molto bello. Inoltre sono rimasto piacevolmente impressionato dall'ottimo stato dei sentieri e delle indicazioni, probabilmente rifatte da poco.
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peter86

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