Grignone no carbon
Ancora una volta il meteo di uno dei week end di luglio si rivela molto instabile, cosi i vari progetti vanno a farsi benedire, nella serata di giovedi abbandono l’idea di quanto progettato e penso ad un’alternativa valida per la giornata di domenica.
La voglia di muovermi con l’auto è poca visto il casino che troverei al rientro, ma la mia mente ormai irrimediabilmente bacata ne pensa una davvero fuori dagli schemi: GRIGNONE NO CARBON………. ormai la follia si sta impadronendo di me.
Sono molto titubante, non so se il mio fisico reggerà ad un tale sforzo, ma la voglia di provarci c’è, per scaramanzia non comunico agli amici le mie intenzioni dicendo loro che resterò in zona.
Le previsioni meteo per la mattinata di domenica sono più che buone, ma al risveglio alle 4.30 prendo atto con rammarico che il cielo è plumbeo e la pioggia sembra che debba cadere da un momento all’altro, attendo che faccia chiaro e dopo qualche inconveniente con il vestiario alle 5.30 con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto decido di partire nonostante qualche goccia di pioggia inizi a cadere. Neanche il tempo di scaldarmi che a Oggiono dopo 4 Km di percorso la pioggerellina diventa un acquazzone, copro lo zaino e proseguo beccandomi 15’ di pioggia intensa, a Civate fortunatamente smette di piovere; ma altro inconveniente una forte brezza contraria al mio senso di marcia mi costringe già a spremermi per raggiungere Lecco…… non ne va bene una, sarebbe da mollare tutto ma ormai l’adrenalina è a mille; si prosegue.
La salita al Balisio scorre tranquilla senza mai forzare per preservare le energie che saranno molto preziose, al colle pausa caffè con brioches, discesa fino a Pasturo perdendo 130m. di quota; da questo momento in avanti inizia il clou di giornata. I 9Km che salgono al rifugio Pialeral superando 800m. di dislivello sono davvero tosti; i primi 3 sono su asfalto i successivi 6 alternano sterrato a tratti su cemento, le pendenze si attestano costantemente attorno al 10% superando in diversi punti il 15%, la salita è interminabile e la stanchezza inizia a impadronirsi di me. Finalmente alle 9.40 con 45’ di ritardo sull’appuntamento dato raggiungo il Pialeral dove ad attendermi c’è Mauro che è salito a piedi dal Sacro Cuore e farà il resto del percorso fino alla cima in mia compagnia; altro caffè corretto ( speriamo non mi trovino positivo all’antidoping he he he ), fetta di torta cambio indumenti metto in sicurezza la bike e inizio il tratto di cammino. Da subito si opta per la via di salita dall’invernale, dieci minuti per far carburare le gambe al nuovo tipo di attività e via che si sale. Fino al bivacco Riva- Girani tutto tranquillo, ora ci aspetta il muro del pianto 400m di dislivello
tutti di un fiato senza via di scampo, dopo una ventina di minuti comunico a Mauro che ho la gamba destra piena ( acido lattico a go go ), il ritmo di salita è ancora discreto ma presto attenzione a non fare movimenti strani, un centinaio di metri sotto la cresta ecco il tanto temuto crampo, dieci minuti di stop e riparto ma la muscolatura non si scioglie, anzi anche la sinistra presenta segni di cedimento e un inizio di crampo comincia anche li. Salgo con passi molto corti evitando movimenti bruschi e mi aiuto il più possibile con le mani per evitare di caricare eccessivamente gli arti inferiori…….. sembro UNA SCIMMIA. Barcollo ma non mollo…….finalmente in cresta, proseguo con lo stesso criterio e per le 12.45 con mezz’ora abbondante di ritardo su quanto preventivato al Pialeral raggiungo la cima; sembra di essere a Rimini beach. Tentativo di farsi una birra al Brioschi fallito, c’è la coda e per come vivo io la montagna la cosa è inconcepibile, foto di rito alla croce per immortalare l’evento del tutto eccezionale…… 2340m. di dislivello sono alle spalle ma ora mi aspetta la discesa e nel tratto in bike due risalite non di poco conto che mi permetteranno di valicare il muro dei 2500m. di dislivello totale. Scendiamo dal sentiero estivo e durante il primo tratto i crampi sono sempre dietro l’angolo, oltrepassato il bivacco Merlini il percorso si fa più scorrevole, il corpo resta meno in tensione e le gambe finalmente iniziano a sciogliersi. Ritornato al Pialeral noto con piacere un deciso miglioramento sul fronte crampi anche se allerto Mauro a tenersi vicino il telefono nel caso dovessi saltare sulla salita da Pasturo al Colle del Balisio. Birra, tagliere più che meritato, nuovo cambio indumenti e di nuovo in sella pronto per la discesa su Pasturo che avviene in modo del tutto tranquillo. Ecco i 2,5 Km tanto temuti, 130m. di dislivello con l’ultimo Km con pendenze non lontane dal 10%; missione Balisio compiuta senza problematiche particolari, discesona su Lecco dove mi aspettano gli ultimi 15 Km con altri 130m. di dislivello all’insù e lunghi rettilinei che si riveleranno interminabili. Le gambe reggono bene ma il fisico è ormai debilitato, il POPO è alla frutta, dolori alle mani ai piedi e alla schiena ma è quasi finita anche se il caldo si fa sentire. Gli ultimi due strappi sotto casa con pendenze che superano il 10% li supero quasi in scioltezza, e alle 17.30 dopo un giro completo di lancette sono di ritorno a casa…….. è finitaaaaa; stanco ma molto soddisfatto quasi emozionato.
Scusate se mi sono dilungato nel relazionare l'escursione ma ho voluto raccontare gli eventi e tutte le emozioni vissute durante una giornata per me unica, alla faccia della falsa modestia questa volta i complimenti me li faccio da solo.
Alla prossima avventura.
RIEPILOGO:
SVILUPPO PERCORSO: 89 Km
DISLIVELLO DI SALITA: 2600m. circa
DISLIVELLO DI DISCESA: 2600m. circa
TEMPO IMPIEGATO: 12h comprese le soste
SVILUPPO PERCORSO BIKE: 80Km ( 80% asfalto – 20% sterrato + cementato )
DISLIVELLO BIKE: 1600m.
SVILUPPO PERCORSO TREKKING: 9Km ( 4 di salita + 5 di discesa )
DISLIVELLO TREKKING: 1000m.
La voglia di muovermi con l’auto è poca visto il casino che troverei al rientro, ma la mia mente ormai irrimediabilmente bacata ne pensa una davvero fuori dagli schemi: GRIGNONE NO CARBON………. ormai la follia si sta impadronendo di me.
Sono molto titubante, non so se il mio fisico reggerà ad un tale sforzo, ma la voglia di provarci c’è, per scaramanzia non comunico agli amici le mie intenzioni dicendo loro che resterò in zona.
Le previsioni meteo per la mattinata di domenica sono più che buone, ma al risveglio alle 4.30 prendo atto con rammarico che il cielo è plumbeo e la pioggia sembra che debba cadere da un momento all’altro, attendo che faccia chiaro e dopo qualche inconveniente con il vestiario alle 5.30 con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto decido di partire nonostante qualche goccia di pioggia inizi a cadere. Neanche il tempo di scaldarmi che a Oggiono dopo 4 Km di percorso la pioggerellina diventa un acquazzone, copro lo zaino e proseguo beccandomi 15’ di pioggia intensa, a Civate fortunatamente smette di piovere; ma altro inconveniente una forte brezza contraria al mio senso di marcia mi costringe già a spremermi per raggiungere Lecco…… non ne va bene una, sarebbe da mollare tutto ma ormai l’adrenalina è a mille; si prosegue.
La salita al Balisio scorre tranquilla senza mai forzare per preservare le energie che saranno molto preziose, al colle pausa caffè con brioches, discesa fino a Pasturo perdendo 130m. di quota; da questo momento in avanti inizia il clou di giornata. I 9Km che salgono al rifugio Pialeral superando 800m. di dislivello sono davvero tosti; i primi 3 sono su asfalto i successivi 6 alternano sterrato a tratti su cemento, le pendenze si attestano costantemente attorno al 10% superando in diversi punti il 15%, la salita è interminabile e la stanchezza inizia a impadronirsi di me. Finalmente alle 9.40 con 45’ di ritardo sull’appuntamento dato raggiungo il Pialeral dove ad attendermi c’è Mauro che è salito a piedi dal Sacro Cuore e farà il resto del percorso fino alla cima in mia compagnia; altro caffè corretto ( speriamo non mi trovino positivo all’antidoping he he he ), fetta di torta cambio indumenti metto in sicurezza la bike e inizio il tratto di cammino. Da subito si opta per la via di salita dall’invernale, dieci minuti per far carburare le gambe al nuovo tipo di attività e via che si sale. Fino al bivacco Riva- Girani tutto tranquillo, ora ci aspetta il muro del pianto 400m di dislivello
tutti di un fiato senza via di scampo, dopo una ventina di minuti comunico a Mauro che ho la gamba destra piena ( acido lattico a go go ), il ritmo di salita è ancora discreto ma presto attenzione a non fare movimenti strani, un centinaio di metri sotto la cresta ecco il tanto temuto crampo, dieci minuti di stop e riparto ma la muscolatura non si scioglie, anzi anche la sinistra presenta segni di cedimento e un inizio di crampo comincia anche li. Salgo con passi molto corti evitando movimenti bruschi e mi aiuto il più possibile con le mani per evitare di caricare eccessivamente gli arti inferiori…….. sembro UNA SCIMMIA. Barcollo ma non mollo…….finalmente in cresta, proseguo con lo stesso criterio e per le 12.45 con mezz’ora abbondante di ritardo su quanto preventivato al Pialeral raggiungo la cima; sembra di essere a Rimini beach. Tentativo di farsi una birra al Brioschi fallito, c’è la coda e per come vivo io la montagna la cosa è inconcepibile, foto di rito alla croce per immortalare l’evento del tutto eccezionale…… 2340m. di dislivello sono alle spalle ma ora mi aspetta la discesa e nel tratto in bike due risalite non di poco conto che mi permetteranno di valicare il muro dei 2500m. di dislivello totale. Scendiamo dal sentiero estivo e durante il primo tratto i crampi sono sempre dietro l’angolo, oltrepassato il bivacco Merlini il percorso si fa più scorrevole, il corpo resta meno in tensione e le gambe finalmente iniziano a sciogliersi. Ritornato al Pialeral noto con piacere un deciso miglioramento sul fronte crampi anche se allerto Mauro a tenersi vicino il telefono nel caso dovessi saltare sulla salita da Pasturo al Colle del Balisio. Birra, tagliere più che meritato, nuovo cambio indumenti e di nuovo in sella pronto per la discesa su Pasturo che avviene in modo del tutto tranquillo. Ecco i 2,5 Km tanto temuti, 130m. di dislivello con l’ultimo Km con pendenze non lontane dal 10%; missione Balisio compiuta senza problematiche particolari, discesona su Lecco dove mi aspettano gli ultimi 15 Km con altri 130m. di dislivello all’insù e lunghi rettilinei che si riveleranno interminabili. Le gambe reggono bene ma il fisico è ormai debilitato, il POPO è alla frutta, dolori alle mani ai piedi e alla schiena ma è quasi finita anche se il caldo si fa sentire. Gli ultimi due strappi sotto casa con pendenze che superano il 10% li supero quasi in scioltezza, e alle 17.30 dopo un giro completo di lancette sono di ritorno a casa…….. è finitaaaaa; stanco ma molto soddisfatto quasi emozionato.
Scusate se mi sono dilungato nel relazionare l'escursione ma ho voluto raccontare gli eventi e tutte le emozioni vissute durante una giornata per me unica, alla faccia della falsa modestia questa volta i complimenti me li faccio da solo.
Alla prossima avventura.
RIEPILOGO:
SVILUPPO PERCORSO: 89 Km
DISLIVELLO DI SALITA: 2600m. circa
DISLIVELLO DI DISCESA: 2600m. circa
TEMPO IMPIEGATO: 12h comprese le soste
SVILUPPO PERCORSO BIKE: 80Km ( 80% asfalto – 20% sterrato + cementato )
DISLIVELLO BIKE: 1600m.
SVILUPPO PERCORSO TREKKING: 9Km ( 4 di salita + 5 di discesa )
DISLIVELLO TREKKING: 1000m.
Tourengänger:
Massimo

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