Prima volta sul Monte Rosa


Publiziert von Pippo76 , 6. Juli 2012 um 15:00.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 3 Juli 2012
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 2 Tage

Il Monte Rosa è da anni nei miei progetti, ma per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a realizzare questo piccolo sogno. Io sono in vacanza e Valerio può prendere qualche giorno di libero. Si parte!

Giorno 1:
Martedì mattina alle 4.20 sono sotto casa sua, carichiamo gli zaini e partiamo alla volta di Alagna Valsesia. Giungiamo alla meta con mezzora di anticipo e ci concediamo una seconda colazione. Alle 7.30 saliamo sulla prima funivia, che in tre tronconi ci porta ai 3260m di Punta Indren. Scambiamo due parole con l'addetto alla funivia, ieri ci sono stati forti temporali e in quota ha nevicato. Lo spettacolo che ci si presenta davanti all'arrivo della funivia è di quelli da mozzare il fiato: siamo finalmente sul Rosa!
Ci incamminiamo sulla neve, le tracce sono ormai nascoste dalla nevicata del giorno precedente. Dopo un centinaio di metri ci fermiamo ad incordarci e prepararci per la prima meta della giornata, la Punta Giordani.
La Punta Giordani è un cima minore del Monte Rosa, ma pur sempre un 4000! La cima sporge come una spalla sulla cresta SE della Piramide Vincent e può facilmente venir raggiunta risalendo il ghiacciaio dell'Indren. Il pendio è ripido e carico di neve, ma comunque sicuro. Ci incamminiamo prendendo quota con un largo zig zag, poi tenendo la destra risaliamo il ripido pendio che costeggia una costola rocciosa. Superato questo ripido tratto ci portiamo nel mezzo sopra una fascia di seracchi per poi puntare alla piatta cresta nevosa che collega alla vetta. Davanti a noi, a circa un'ora di vantaggio, c'è una cordata che ci precede e che sta battendo la traccia nella neve fresca. Avanzare è comunque faticoso e nell'utlimo tratto fatico a stare in piedi a causa dello zoccolo di neve che si forma sotto i miei ramponi ad ogni passo, tanto che mi fermo a toglierli. In 2 ore e mezzo raggiungiamo i 4046m della Punta Giordani. Indossiamo la giacca e ci concediamo qualche minuto di pausa per rifocillarci e goderci lo spettacolare panorama. Verso N il versante precipita in modo impressionante sul sottostante ghiacciaio delle Piode. Davanti a noi si staglia la parata dei 4000: Piramide Vincent, Corno Nero, Ludwigshöhe, Punta Parrot e la Punta Gnifetti con la capanna Margherita. Dalle creste sporgono impressionanti cornici di neve.
Dopo qualche minuto di pausa iniziamo la discesa che si rivelerà faticosa quanto la salita. A causa della recente nevicata e delle alte temperature che non hanno permesso un buon rigelo notturno, sprofondiamo ad ogni passo fino al ginocchio. È difficile stare in piedi e più scendiamo più le condizioni della neve peggiorano. Dopo una lunga e penosa discesa, raggiungiamo la base del ghiacciaio dell'Indren, stanchi e sudati. Da lì in circa mezz'ora risaliamo il sentiero che ci porta al Rifugio Città di Mantova, dove ho riservato per la notte. Il rifugio, costruito nel 1984, si situa 140 m più in basso del più grande rifugio Gnifetti e ci sembra subito molto accogliente. Sistemiamo le nostre cose, prendiamo possesso dei nostri letti e mangiamo un piatto di minestra calda. Il tempo è brutto e domani ci aspetta ancora una lunga giornata. Siamo stanchi per la salita ma soprattutto per la levataccia e ci ritiriamo nelle nostre brande per recuperare qualche ora di sonno. Più tardi ci ritroviamo nel refettorio, che pian piano si anima e facciamo i programmi per l'indomani, segue la cena, ottima (si poteva addirittura scegliere tra 2 primi e 2 secondi). E poi di nuovo a nanna.

Giorno 2:
Il mattino seguente la sveglia suona di nuovo presto. Alle 4 facciamo colazione e alle 4.20 siamo pronti per partire: riposati, motivati, perfettamente acclimatati, se non fosse per un particolare... i ramponi di Valerio non si trovano più! Li aveva lasciati la sera precedente pronti per essere usati, vicino agli scarponi e alle ghette... SPARITI!!! Ovviamente li cerchiamo dappertutto, chiediamo in giro, ... NIENTE!!!
Dall'entusiasmo passiamo alla speranza di trovare i ramponi, che si sia trattato di uno scambio, una svista. Poi col passare dei tempo cresce la rabbia e la frustrazione, coscienti che senza ramponi non ci resta che scendere a valle e tornare a casa!
E a questo punto mi permetto di aprire una parentesi. Mi piace pensare sempre alla buona fede della gente e sono convinto che possa succedere di sbagliarsi. In fondo piccozze, ramponi e scarponi da montagna sono solitamente di poche marche e modelli, e un errore può succedere. In questo caso però mi risulta difficile pensare a una disattenzione! La sensazione è quella di qualcuno che ha voluto fare il furbo... e se così fosse non vi dico cosa ho augurato a questo individuo!
Proviamo a chiedere ai responsabili del rifugio se per caso hanno attrezzatura da prestare o da affittare, ma purtroppo il materiale è già stato messo a disposizione di un gruppo di ragazzi (forse una scolaresca) che alloggia in capanna. Quando ormai ci eravamo rassegnati a tornarcene a casa con le pive nel sacco, la guida ci dice che uno dei ragazzi non si sente bene e ha rinunciato all'escursione, quindi ci sono un paio di ramponi a disposizione!
Ormai è passata più di un ora da quando pensavamo di partire, ma in quattro e quattr'otto siamo pronti e partiamo. Perlomeno non dovremo rinunciare alla nostra salita. Meta: la Punta Gnifetti con il rifugio più alto di Europa. Il cielo è sereno e durante la notte ha fatto freddo. I ramponi fanno presa sulla neve dura e cominciamo a salire il primo pendio che ci porta dapprima al rifugio Gnifetti, poi a risalire i pendii che conducono al Colle del Lys. È una salita lunga, forse un po' monotona, ma lo spettacolo è impagabile: a destra si susseguono gli impressionanti seracchi della Piramide Vincent, poi l'isolotto del Balmenhorn, lo scivolo nevoso del Corno Nero, la Ludwigshöhe. A destra il Liskamm con la sua bianca cresta si lascia solo intravvedere tra le nuvole. Per tutto il giorno resterà infatti nascosto e non si concederà mai al nostro sguardo. Giunti agli oltre 4000 metri del Colle del Lys, si apre davanti a noi la conca del Grenzgletscher: Sono stanco ma dopo una breve pausa proseguiamo e risaliamo dapprima il pendio che ci porta al Colle Gnifetti, poi l'ultima, ripidissima rampa che porta alla Capanna Margherita. Siamo sull'uscio del rifugio alle 10 in punto, dopo 4 ore e mezzo di cammino. Alcune cordate si stanno già preparando per la discesa. Soffia un vento gelido e ci concediamo una pausa in capanna, dove beviamo del té caldo e una fetta di torta alla quota di 4554m. Alle 10.30 ripartiamo. Il tempo sta cambiando e il fronte freddo previsto si sta avvicinando rapidamente. Dobbiamo scendere! Affrontiamo con attenzione il pendio sotto la capanna, e sul Colle Gnifetti scopriamo che le tracce di salita sono state cancellate dal vento. Ormai abbiamo rinunciato a salire la Punta Zumstein, è tardi e non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione prima dell'arrivo del brutto tempo. Scendiamo veloci e per fortuna nella conca sottostante, più riparata, le condizioni sono un po' migliori. Incontriamo delle cordate che salgono, probabilmente per pernottare in rifugio. risaliamo al Colle del Lys e poi nuovamente giù verso il rifugio. I riferimenti scompaiono nella nebbia e la nostra discesa diventa a tratti "alla cieca". In queste condizioni sarebbe facile perdersi, fortunatamente le tracce sono ben visibili e noi siamo stati molto attenti durante la salita. Poco dopo mezzogiorno siamo di ritorno al rifugio. Una breve pausa per riordinare il materiale e imbocchiamo il sentiero che porta a Punta Indren. Nel frattempo il maltempo è arrivato, e sul ghiacciaio dell'Indren ci sorprende con una grandinata! Poco male, ormai siamo a una decina di minuti dalla funivia.

Si conclude così, bagnati fradici, la nostra prima avventura sul Monte Rosa. Sicuramente non sarà l'ultima!

P.S. La sera stessa ho "segnato" i miei ramponi e la mia piccozza!

Tourengänger: Pippo76, Eio
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (13)


Kommentar hinzufügen

heliS hat gesagt: Il Rosa ...
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:24
Monte immancabile da ogni panorama alla mia portata qui, sulle montagne vicino a casa :)
La Punta Giordani sarà anche una cima minore ma crepacciata forse più delle altre, vi è anche andata bene che ci fosse neve fresca ... la mia prima e unica caduta(ina) in crepaccio l'ho subita proprio li :)
Rifugio Mantova: non posso dimenticare che quando volevamo dormire li e fare solo pernottamento ci hanno risposto che non era possibile, che loro erano un rifugio privato e facevano quello che volevano e solo a dormire non ci prendevano :(
Alla Capanna Gnifetti, invece, non te lo chiedono neanche, lo danno per scontato, se poi vuoi mangiare li avverti quando paghi all'arrivo. E poi, a noi non è mai sparito nulla alla Gnifetti, e si che ci siamo stati più volte ... il racconto non è finito, spero vivamente che poi i ramponi li abbiate trovati ...
Complimenti per il primo Rosa, ne seguiranno altri!
S.

Pippo76 hat gesagt: RE:Il Rosa ...
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:41
Opss. Per sbaglio ho pubblicato la relazione prima di finirla! Adesso è completa!
Grazie per il commento. Purtroppo i ramponi non sono saltati fuori... Mi spiace soprattutto pensando che Valerio è uno studente che si è appassionato alla montagna e con dei sacrifici si era appena procurato l'attrezzatura :-(


heliS hat gesagt: RE:Il Rosa ...
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:47
Segnare i ramponi purtroppo secondo me serve a poco, piuttosto mettili nel sacchetto e portali in stanza con lo zaino e spera che la picca rimanga li perchè quella in stanza non te la fanno portare :(
Mi è capitato di sentire anche di scarponi spariti ... li è ben peggio perchè se ti lasciano in cambio un paio disfatti difficile anche scendere a valle.
Che ti devo dire ... sono sempre dispiaciuta di senitire di queste cose in montagna, proprio perchè sappiamo cosa vuol dire non averla, l'attrezzatura d'altri non andrebbe toccata.
Cmq rinnovo i complimenti per la prima uscita sul Rosa e per il tuo amico ... beh ... ci sono sempre i compleanni ... ora sai cosa regalargli!
Ciao
S.

Pippo76 hat gesagt: RE:Il Rosa ...
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:51
Grazie dei complimenti.
Penso che la prossima volta andremo in tenda ;-)

Ciao
Giancarlo

heliS hat gesagt: RE:Il Rosa ...
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:55
Se hai l'attrezzatura e i soldi per la funivia (salire a piedi con la tenda in spalla per me è impossibile!) penso sia una buona scelta :)
Buone montagne
S.

igor hat gesagt:
Gesendet am 6. Juli 2012 um 15:55
bella onesta che c'è in giro anche quando pensi che sei in montagna e certe cose non dovrebbero succedere,anche io mi sarei incazzato mica male,ma pultroppo e cosi......
grandi ciao igor

Pippo76 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Juli 2012 um 21:41
Purtroppo hai ragione, ma non sarà questo episodio a toglierci il piacere di andare in montagna!

Un saluto
Giancarlo

Montanaro hat gesagt:
Gesendet am 7. Juli 2012 um 18:37
Questo è uno dei tanti motivi per il quale ormai evito la zona del monte rosa. Ormai è diventato un carnaio di persone, rifugi costosi, funivie costose e autostrada costosa, insomma per andare a fare una salita sul rosa per me, occorre a rinunciare ad almeno tre uscite altrove in montagna..... sono anch'io per la scelta della tenda, a scapito di peso in più si sta decisamente meglio.... solo quando il meteo è bello ovviamente, altrimenti sono dolori!!!!!!
ciao a tutti..

Pippo76 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Juli 2012 um 21:49
Capisco il tuo punto di vista, ma sul Rosa voglio tornare! Ti confesso che la tenda mi piace! È vero, qualche chIlo in più sulle spalle, qualche comodità in meno, ma non dipendi da nessuno, ti fermi dove vuoi, parti quando vuoi...
Quando abbiamo raggiunto il Colle del Lys la prima cosa che ho pensato è stata: "Posto magnifico per un bivacco!" :-)

Ciao e buona montagna
Giancarlo

gbal hat gesagt:
Gesendet am 7. Juli 2012 um 22:40
A volte pensiamo che chi va in montagna sia per forza onesto e cristallino. Non è affatto così: il vs. racconto testimonia che ci sono eccezioni anche lì. Peccato per il tuo amico Valerio. Bella l'idea della tendina e sicuramente lodevole la voglia di tornare lassù; le mezze figure che si mescolano ai puri non sono i grado di sminuire le meraviglie che avete fotografato.
Bravi!

Pippo76 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Juli 2012 um 15:10
È vero. Chissà da dove viene l'idea che in montagna tutti debbano essere onesti ed educati? Purtroppo l'andare in montagna non ci rende né migliori né peggiori di quello che siamo al piano!

Ciao
Giancarlo

Daniele66 hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Juli 2012 um 21:46
Io sono dell'idea che i ramponi sono spariti non per un errore,ma la cosa e' stata voluta. Chi e' quell'alpinista che non sa' quello che ha nello zaino? Valerio la prossima volta ,malgrado i divieti,portati tutto sotto la branda.del resto faciamo tutti(o quasi) cosi' ciao Daniele66

Pippo76 hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Juli 2012 um 10:03
Ciao Daniele,
credo anch'io che sia andata così. Purtroppo questo è uno dei tanti piccoli episodi che contribuiscono a farci perdere la fiducia nel prossimo.

Ciao
Giancarlo


Kommentar hinzufügen»