Passo di Lucendro (2532 m) con le ciaspole
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Racchettata di fine stagione nella sempre suggestiva cornice delle montagne che attorniano il Passo del San Gottardo.
Inizio dell’escursione: ore 7:15
Fine dell’escursione: ore 13:30
Bella giornata di fine primavera che mi induce a partire per l’ultima escursione stagionale con le ciaspole.
In meno di un’ora raggiungo il suggestivo pianoro che ospita i Laghi della Valletta (2386 m). Il disgelo è iniziato da pochi giorni.
Proprio in questo avvallamento, alcuni anni fa ritrovai il minerale che a tutt’oggi è il più raro di tutti quelli che ho raccolto nella mia attività di cristalliere della domenica: un millimetrico esemplare di Xenotime, nella varietà verde. Lo prestai per l’analisi e lo studio ad un noto mineralogista, che mi aveva promesso una pubblicazione su un rivista specializzata. A tutt’oggi, il raro campione non è ancora rientrato nella mia collezione privata…
Si tratta di un fosfato di ittrio, di splendore vitreo, con la seguente formula chimica: YPO4.
Xenotime (YPO4)
Dopo i tre laghetti affronto il salitone verso il Passo della Valletta (2643 m). Inevitabilmente numerosi sassi affiorano ormai dalla neve: con le ciaspole posso comunque evitarli zigzagando frequentemente. Verso le nove raggiungo il valico alpinistico che dà accesso alla valle dove prende origine la Gotthardreuss. Ad Ovest del cornicione di neve c’è il noto “muro”, che normalmente si percorre con gli sci. Tolgo le ciaspole, impugno la piccozza e scendo con prudenza sul ripido versante ghiacciato. Dopo 250 m di discesa calzo di nuovo le racchette e punto dritto alla baracca militare del Passo di Lucendro. Dopo circa tre ore di cammino raggiungo la meta principale dell’escursione ad anello: il Passo di Lucendro (2532 m). Non c’è in giro anima viva! Mi concedo una bella pausa ristoratrice fra laghetti, chiazze di neve e rocce montonate. Alle 10:45 imbocco il sentiero che corre lungo il filo della cresta SSW che conduce alla sella a quota 2720 m.
Una Madonnina di bronzo, posta all’estremità meridionale della bocchetta, guarda verso il Monte Prosa. È una delle tante testimonianze di devozione popolare, collocate per un voto o per invocare Madonna e santi a protezione della vita degli alpigiani, precaria e spesso in balia di eventi naturali difficili da dominare. In tempi più recenti queste effigi religiose chiedono protezione anche per gli alpinisti. Indipendentemente dalla fede e dai sentimenti mistici, questi manufatti costituiscono anche dei riferimenti territoriali, utili per orientarsi in caso di nebbia o maltempo. Molti escursionisti si sono espressi sull’opportunità e la legittimità di edificare immagini religiose sulle montagne: secondo me è un problema opimo, anzi, un non problema.
La lunga discesa fino al Passo del San Gottardo non mi pone alcuna difficoltà; posso tenere le ciaspole fino alla strada.
Lunga e interessante ciaspolata di chiusura su itinerari che normalmente si percorrono con gli sci.
Tempo di salita: 3 h 05 min
Tempo totale: 6 h 15 min
Tempi parziali
Lago di San Carlo – Laghi della Valletta: 55 min
Laghi della Valletta – Passo della Valletta: 55 min
Passo della Valletta – Passo di Lucendro: 1 h 15 min
Dislivello in salita: 820 m
Sviluppo complessivo: 8,1 km
Difficoltà: WT3
SLF: 1 (debole)
Coordinate Passo di Lucendro: 683.989 / 154.838
Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona.
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