Una Madonnina di bronzo, posta all’estremità meridionale della bocchetta, guarda verso il Monte Prosa. È una delle tante testimonianze di devozione popolare, collocate per un voto o per invocare Madonna e santi a protezione della vita degli alpigiani, precaria e spesso in balia di eventi naturali difficili da dominare. In tempi più recenti queste effigi religiose chiedono protezione anche per gli alpinisti. Indipendentemente dalla fede e dai sentimenti mistici, questi manufatti costituiscono anche dei riferimenti territoriali, utili per orientarsi in caso di nebbia o maltempo. Molti escursionisti si sono espressi sull’opportunità e la legittimità di edificare immagini religiose sulle montagne: secondo me è un problema opimo, anzi, un non problema.
 
 

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