Pizzo Lucendro (2963 m) e Fibbia (2732 m) - Skitour
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È arrivato il giorno della classicissima dello scialpinismo ticinese!
Dopo la riapertura del Passo del San Gottardo (venerdì 21.5.2021, alle ore 11:00) ho dovuto aspettare una settimana per avere una giornata con condizioni meteo eccellenti. Hanno fatto lo stesso pensiero decine e decine di appassionati sci alpinisti, che malgrado il venerdì lavorativo, di buon’ora si sono riversati sulla strada del valico, in prossimità del Lago di San Carlo (2106 m).
La meta di giornata è l’ambito Pizzo Lucendro, con l’abbinamento della Fibbia; è una gita impegnativa che richiederebbe una buona preparazione fisica.
Inizio dell’escursione: ore 5:35
Fine dell’escursione: ore 12:20
Velocità media del vento: 5 km/h
Pressione atmosferica, ore 6.00: 1022 hPa
Temperatura alla partenza: 1°C
Isoterma di 0°C, ore 6.00: 3300 m
Temperatura al rientro: 13,5°C
Sorgere del sole al Pizzo Lucendro: 5:39
Tramonto del sole al Pizzo Lucendro: 21:07
Sveglia alle 2:55, partenza da casa alle 3:55, arrivo al Passo del San Gottardo alle 5:20, dopo 117,9 km d’auto.
Per la prima volta vedo i rotori eolici; le pale sono ferme, non c’e una bava di vento, il cielo è azzurro e la temperatura alla partenza è addirittura al di sopra degli zero gradi.
Parto alle 5:35 dal Lago di San Carlo (2106 m), sotto il traliccio dell’alta tensione.
Mi rendo subito conto che quest’anno la neve è più abbondante della media pluriennale. Alle prime rampe dell’Alpe di San Gottardo decido di applicare i rampanti; la neve è compatta e gelata, le tracce sono impercettibili.
In 50 minuti raggiungo la piana dei Laghi della Valletta (2386 m), presto arriverò al sole e potrò alleggerirmi. Per pigrizia tengo i coltelli montati anche sul tratto pianeggiante. Lo sguardo sulla salita del Passo della Valletta è impressionante. Dobbiamo passare fra due importanti slavine e rimontare il ripido pendio, liscio come l’olio, che presenta una pendenza fino al 49,4%. È un’ascesa dura, che richiede doti di equilibrio, ma anche forza di braccia. Alle 7:19 arrivo alla sella dalla quale si ammira per la prima volta il Pizzo Lucendro. La sua visione suscita dei sentimenti contrastanti: di ammirazione, per la bellezza della piramide immacolata, ma anche di preoccupazione per la gravosa fatica che richiederà. Inevitabilmente al Passo della Valletta c’è un assembramento di sciatori, che cambiano l’assetto per affrontare la ripida discesa su un fondo ghiacciatissimo. Un esperto sciatore con la tuta della Patrouille des Glaciers si lascia sfuggire uno sci. L’attrezzo prende velocità, spicca dei salti, scavalca fortunatamente una coppia di escursionisti e precipita in fondo alla valle.
La discesa dura poco, in cinque minuti pervengo al laghetto a nord del Passo di Lucendro.
Qui rimonto le pelli ed i coltelli, mi alleggerisco e affronto i 480 m di dislivello che mi separano dalla vetta.
Dal terrazzo a quota 2720 m vedo il deposito sci, già piuttosto affollato. Lo raggiungo alle 9:11. Conficco gli sci nella neve, lascio lo zaino e continuo con la piccozza e un bastoncino. L’aerea cresta est del Pizzo Lucendro è molto affilata. Benché sul percorso ci siano delle impronte ben incise, sui due lati la neve è molto dura e non permetterebbe di arrestare una malaugurata caduta. I momenti più insidiosi si presentano quando si incrociano altri alpinisti.
Alle 9.22, con un tempo di 5 minuti in più rispetto all’anno scorso, arrivo per la nona volta in undici anni al fantastico Pizzo Lucendro (2963 m): geschafft!

Pizzo Lucendro (2963 m)
Come sempre, lo spazio sulla cima è completamente occupato dagli alpinisti. È un continuo andirivieni di gente pienamente soddisfatta, con il cellulare in mano per le foto ricordo. La giornata serena regala a tutti un panorama imponente.
Mi concentro per tornare al deposito sci, quindi, in condizioni di equilibrio instabile, mi preparo per la ripartenza.
Alle 9:50 inizio la fantastica discesa, una tra le più belle di sempre, in direzione del Passo di Lucendro (2532 m). È una goduria che dura una decina di minuti. Mi concedo una pausa panino, seduto su una roccia affiorante, quindi affronto la fatica successiva: circa quaranta minuti di salita fino al Passo della Valletta Sud (2720 m), lungo la cresta, quest’anno ben innevata. Un unico tratto di una dozzina di metri, ripido e esposto, con gli sci fissati allo zaino, richiede molta attenzione. Le impronte sono ben incise, tuttavia la durezza della neve non permette di ancorarsi con le mani. Il buon senso suggerirebbe l’uso della piccozza o dei ramponi.
Il paesaggio al Passo della Valletta Sud è di una bellezza sconvolgente. Chi ha la fortuna di visitarlo con la neve e il sole ne rimane incantato. Sono le undici passate: adesso il caldo si fa sentire!
Fisso i talloni, con le pelli montate, e scendo in diagonale fino a 2680 m. Da qui libero i talloni e seguendo una bella traccia, raggiungo la cima della Fibbia (2732 m) in condizioni meteo eccezionali.
Anche sulla vetta della Fibbia ci sono decine di sciescursionisti allegri. A differenza del Pizzo Lucendro, qui lo spazio non manca.
La discesa dalla Fibbia alla strada del Gottardo oggi è meravigliosa! È come se fosse un’ampia pista da sci preparata. L’unico neo della giornata arriva poco prima della conclusione. L’elicottero della Rega deve intervenire per soccorrere qualcuno a circa 2300 m di quota.
Per l’ennesima volta l’escursione sci alpinistica al Pizzo Lucendro, con condizioni perfette, è stata fonte di grande soddisfazione.
Tempo totale: 6 h 45 min
Tempo di salita: 3 h 30 min (soste comprese)
Tempi parziali
Lago di San Carlo – Laghetti della Valletta: 50 min
Laghetti della Valletta – Passo della Valletta: 55 min
Passo della Valletta – Pizzo Lucendro: 1 h 45
Pizzo Lucendro – Fibbia: 1 h 45 min
Fibbia – Lago di San Carlo: 25 min
Dislivello in salita: 1246 m
Sviluppo complessivo: 11,88 km
Difficoltà: AD-
SLF: Pericolo di valanghe
“Valanghe asciutte
Soprattutto sui pendii molto ripidi esposti a nord situati in alta montagna, in alcuni punti gli strati superficiali sono ancora instabili. Il passaggio di persone può provocare il distacco di valanghe, anche di medie dimensioni. Soprattutto sui terreni rocciosi occorre inoltre fare attenzione anche al pericolo di trascinamento e caduta.”
Coordinate Pizzo Lucendro: 682.910 / 154.750
Coordinate Fibbia: 685.055 / 155.750
Libro di vetta: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom da sufficiente a buona.

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