Pizzo di Gino m.2245 (CO): una giornata immersi nella tranquillità!


Publiziert von Alberto , 19. Mai 2012 um 15:09.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Mai 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 1163 m
Strecke:loc. Tecchio m.1350 [p ] - forcella quota 1450 (dove finisce il nuovo asfalto) - Alpe Vacchera m.1774 - sentiero delle trincee - quota 1950 - Pizzo di Gino m.2245 - quota 1950 - sentiero delle trincee - quota 1780 - mulattiera militare - bivio per Cima Pianchette m.1950 - quota 2102 - bivio per Cima Pianchette m.1950 - rif. Croce di Campo m.1741
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Milano - autostrada Laghi A4 - uscita Como sud - prendere per Menaggio - poi per Porlezza - dopo Bene Lario seguire per Carlazzo - Cusino - San Bartolomeo - San Nazzaro val Cavargna,lasciare la provinciale e immettersi nella via San Antonio che attraversa il paese,poi,prima delle panchine,prendere la strada che sale alla pineta, giunti ai nuovi cartelli di divieto,proseguire fino alla biforcazione per il parcheggio in località Tecchio (dove vi sono le casette a tetto spiovente): vi sono 2 parcheggi, uno sopra e uno a livello delle casette.
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Croce di Campo
Kartennummer: kompass Lago di Como - Lago di Lugano / cns n° 287 Menaggio - 277 Roveredo

Il bradipo delle Alpi,pensa di far fare una cima all'amico Mauro,cosi mi metto d'accordo per fare un'escursione in zona alto Lario e decido per il Pizzo di Gino,eventualmente una perlustrazione verso il Tabor e con la possibilità di fermarci a Tremezzo per uno spuntino eno gastronomico.....

Mentre viaggiamo,ecco che il telefono di Mauro,sempre costantemente acceso (consiglio di spegnere tale oggetto in modo da non essere "disturbati") squilla....è la Cris con cui scambio qualche parola: ha dovuto rinunciare ad andare al mare,causa dolore al piede....heeeeeee,l'età.....diciamo così....e ci chiede dove stiamo andando.

Avvisandola che la meta è il Pizzo di Gino (eventualmente) mi dice che averlo saputo....: è vero che fino al rifugio era una passeggiata,ma conoscendola non demorde e quindi sarebbe andata in cima e ci avrebbe seguito ovunque andavamo,per non avere rimorsi ho evitato di avvisarla.

 

Giunti in località Tecchio,noto i nuovi cartelli che vietano il transito ai non autorizzati (poi,per qualche ragione strana,passa un po di tutto....),peccato che sono posti prima del parcheggio (chi li ha piazzati,forse non vedeva bene....) e va be,passi pure questa "svista" ma,per quale ragione si sono spesi soldi pubblici per asfaltare un altro pezzo di strada,quando: non possono transitarvi tutti liberamente, (e va anche bene limitare l'accesso) mentre il tratto più vecchio sta in parte "franando" ed è pieno di voragini? Forse, secondo il mio modesto parere,era il caso di evitare di asfaltare un tratto nuovo ma,di sistemare a dovere quello già esistente,sia asfaltato che sterrato.

 

Parcheggiata l'auto,partiamo alle 9,00 con il sole che martella,poco tempo dopo ecco che veniamo raggiunti da un fuori strada dove alla guida vi era Andrea Savonitto che mi ha riconosciuto e gli dico che poi ci vediamo al rifugio che gestisce.

Seguiamo la strada e alla fine dell'asfalto ecco lo sterrato molto disagevole che riprende e al bivio seguiamo per l'Alpe Vacchera dove noto la bella struttura che hanno sistemato: per essere usata solo dal pastore mi sembra eccessiva,magari vi è la possibilità per gli escursionisti di pernottarvi.....

 

Proseguiamo e seguiamo la traccia che conduce alle trincee,molto più in basso della mulattiera militare,poi giunti alla quota di 1950 m. vedo che vi è neve a chiazze per salire in vetta e 3 escursionisti si apprestavano alla discesa.

 

Ci informano che la vetta è raggiungibile senza problemi,ma io comincio a sentire cedimenti: non sono in forma....forse è stato il sole iniziale,ma ora è tutto coperto (meno male) e fresco,però non rendo come altre volte,poi Mauro riceve un segnale di tentata chiamata: in quella zona vi sono punti che prende e altri no e il numero gli risulta sconosciuto e quindi lo cancella.

 

Poco dopo....drinnnnn....è la Cris....sorpresa!!!!!! Chiede il perché e il percome non si risponde,in pratica Paolo tentava di contattarci.....va bene,appena possibile lo contattiamo.

Nel frattempo giunti al panettone di quota 2155 circa dal quale si vede la croce,decido di no salire in vetta,tanto è coperto e non mi prende di voler a tutti i costi guadagnare la cima: Mauro in 5 minuti raggiunge la vetta ed è felicemente soddisfatto come lo sono io per lui. Per quanto riguarda l'impegno fisico e il dislivello,è da considerarsi anche T3.

Decidiamo di evitare che un eventuale acquazzone ci sorprenda,quindi scendiamo e cerchiamo un posto al riparo dal vento per mangiare un boccone e dopo averlo trovato ci rilassiamo un pochetto.

 

Di tanto in tanto le goccioline cadono dal cielo cupo,allora riprendiamo a camminare: accendo il mio cellulare al quale ho inserito l'avviso acustico di quando prende la linea (anche i modelli "preistorici" servono) e appena suona mi fermo e chiamo Paolo.

Mi dice che è al rifugio Campo e voleva sapere se potevamo dare un passaggio a MUSSO: domando a Mauro se se la sente,mostrandogli la cartina ed è ben visibile che non era molto distante dal bivio sulla provinciale.

 

Accetta e avviso di rimanere li al rifugio ad attenderci,quindi spengo il cellulare.

 

Giunti al bivio di quota 1950 per la Cima Pianchette sostiamo per un breve spuntino: a Mauro gli dispiaceva non poter andare a percorrere quel tratto verso il Tabor,ma finito lo spuntino,bevuto il goccetto di whiski e vista l'ora,si decide di andare verso tale cima,che a vista d'occhio pareva vicina.

Dopo ben altri 25 minuti e vedendo che il percorso era assai lungo ci fermiamo a quota 2102 ad ammirare il panorama sulla val Albano: Mauro era contento di aver percorso un altro tratto di sentiero in quota,molto panoramico e sicuramente meritevole di un'altra visita.

Addirittura vorrebbe farlo tramite il sentiero di cresta (mi da l'impressione che stia "leggermente esagerando" in particolare se la proposta la fa al bradipo delle Alpi e se poi vi fosse pure il Max....la vedo dura),basta che non si tenti di incoraggiarmi,tanto nessuno riesce a tenermi testa.

Uno dei pregi che ho,è: quando dico sì è sì e se dico no è no e non c'è santo che possa farmi cambiare idea!

 

Ritorniamo sui nostri passi e Mauro lamenta un certo effetto da alcool (sarà la quota) poi mentre scendiamo è ancora la Cris che chiama (sembra quasi che ci voglia controllare....),ma Mauro,finalmente,decide di spegnere senza interagire: caspita,questo si che è mostrare di avere potere decisionale!

Poi ecco alcuni che stanno percorrendo la dorsale che dal rifugio sale verso le Pianchette....Paolo e gli amici Danilo  e Mauro del lecchese (con cui mi sono fatto di quelle risate),con loro scendiamo al rifugio dove saluto Andrea.

 

Il liquore alla liquirizia viene apprezzato,poi si passa alle birre e gazzosa con cui il bradipo si prepara una panascè....molto più di una,visto che la discesa è tranquilla (fin che non ti ritrovi con Paolo,ovviamente). Sentire i tempi che ci mettono a salire determinate cime,che ho fatto pure io,mi fa pensare: sono io lento o sono loro veloci?.....molto probabilmente sono veloci!

 

Si chiacchera,si ride,progetti,foto di gruppo.....una leggermente imbarazzante,però è un caso sporadico per fortuna!

 

Salutiamo Andrea e.....opssss ho dimenticato la vasellina.....e già,come ho detto,quando c'è Paolo si prendono le discese tagliandole.....c'è un comodo e rilassante percorso? Nooooo,non va bene! Meglio un percorso spacca menischi ma finalmente eccoci alla fantastica strada dove è possibile chiaccherare senza dover prestare troppa attenzione.

 

Poco prima di arrivare all'auto,Mauro lanciava irripetibili frasi d'amore a Paolo he he he.....perché?.....perché scoprì la cruda e nuda verità che Danilo  e Mauro gli dissero (esattamente) di dove avrebbe,se poteva,accompagnarli per recuperare l'altra auto......in pratica una bella differenza!

Però Mauro,nonostante l'impegno che aveva per le 20,00 ha un cuore d'oro,generoso oltre l'impossibile e quindi conduce all'altra auto l'altro Mauro per 6 km. in buona parte su strada sconnessa.

Ci viene suggerito per un'altra eventualità di visita in zona,di salire alla chiesetta di S. Bernardo che si raggiunge al termine della strada in circa 15/20 minuti: una località particolarmente suggestiva!

 

Poi il ritorno lo effettuiamo per la statale 36,molto più veloce anche se con qualche decina di km. in più. Nota: eventualmente per le prossime uscite in zona,mi farò trovare io a Lecco,preferisco allungare di qualche km. ma scorrere e nel frattempo far abbreviare tempo e km. a chi provenga da quelle parti.

 

Anche se la capatina eno gastronomica non è andata in porto,non ha importanza,sarà per la prossima volta (magari con qualcuno che apprezza codesta idea),per gli amici si fa questo e altro (almeno,alcuni fanno....),ovviamente....con cellulari rigorosamente spenti onde evitare di saltare programmi piacevoli....non si sa mai!

Ringrazio per la simpatica compagnia degli skyrunner Danilo, Mauro e Paolo,infine Mauro "il selvatico",con cui è sempre un piacere quando presente.

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (2)


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pm1996 hat gesagt: ..e' sempre un piacere..
Gesendet am 19. Mai 2012 um 17:37
Alberto e' sempre un piacere trovarti... anche se hai il cell, sempre. spento...!!!Ma fai bene ...!!!Un grazie di cuore a Mauro, che spero a breve di ricambiare il favore..
Ps. Alberto.. pensaci alla mia proposta riguardo la bocchetta di Sennavecchia e poi Sommafiume...anche i Bradipi hanno le ali...Ciao e a presto o per sentieri o con le gambe sotto un tavolo (Jorio naturalmente )
Paolo

Alberto hat gesagt: RE:..e' sempre un piacere..
Gesendet am 24. Mai 2012 um 09:55
...se mi rarà possibile al San Jorio salgo sabato,per domenica non se ne fa nulla! Ciao!


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