Anello del Monscera da Bognanco (Canon G12)
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L’anello del Monscera, è una classica escursione, solitamente con le racchette, che permette di toccare tre rifugi ed un passo di collegamento con la Svizzera, in un angolo di paradiso ossolano, presenta solo un aspetto negativo che è dato da un’ imponente linea elettrica che taglia in due la vallata.
Considerate le temperature, partiamo in tarda mattina da San Bernardo e ci incamminiamo sul lato sx della valle nel bosco di larici, l’insidia iniziale è data dal ghiaccio che oramai è una costante a queste quote, nel pianoro del l’alpe Rido rosso inizia improvvisamente la coltre nevosa di 20 cm, poco più in alto al Lago di Ragozza diventano 40 cm, questa non ce l’aspettavamo proprio eravamo convinti di trovare meno neve e quindi non abbiamo portato le racchette, fortunatamente ci ha preceduto un escursionista più furbo di noi e quindi sfruttiamo la sua traccia fino al rifugio di Gattascosa, dove andiamo a conoscere i nuovi e cordiali gestori.
Usciti dal rifugio ripartiamo alla volta del passo di Monscera (2103 m), riusciamo ancora a sfruttare delle tracce ma purtroppo queste deviano a dx verso l’alpe Monscera, non possiamo di certo ridurre un giro già estremamente corto e con poco dislivello, quindi usciamo dalle peste e iniziamo con gli sprofondamenti nella neve che ha raggiunto i 50/60 cm allungando notevolmente i tempi di percorrenza.
Finalmente con molti sforzi arriviamo al passo dove incrociamo altri escursionisti anche loro senza ciaspole, siccome siamo in ritardo sulla tabella di marcia iniziamo subito la discesa, a 1950 m termina la neve, ben 150 m più in alto rispetto al versante di salita più in ombra, dopo una breve pausa alle baite di Arza riprendiamo la discesa fino al rio Rasiga per poi effettuare la breve risalita che ci riporta a San Bernardo.
Dati GPS: Dislivello 500 m Sviluppo planimetrico 9,5 Km
La fotocamera che andiamo ad analizzare oggi si tratta della CANON G12.
Ultima uscita della fortunata serie G, quasi identica alla precedente G11, mentre rispetto alla G10 da 14,7 Mp, sono stati ridotti i pixel per contenere il rumore di fondo che si manifestava evidente già a 200 ISO.
Appena si impugna ci si rende conto del buon prodotto di alta qualità, tutti i tasti sono al posto giusto, comodissime la ghiera della sensibilità e della compensazione esposizione, e quella frontale alla quale si può attribuire una funzione, io ho impostato il formato foto, buona impugnabilità, comodo il display orientabile, ottima qualità foto, scatto velocissimo, bassissimo rumore.
Volendo cercare il pelo nell'uovo evidenzierei il pulsante di scatto molto sensibile e il peso “poco piuma”, devo ammettere comunque che appesa allo spallaccio dello zaino con una custodia adeguata diventa ben trasportabile.
Consigliabile all'escursionista esigente disposto a rinunciare ad una ridotta tascabilità.
Caratteristiche tecniche:
Pixel effettivi: 10 Mp
Sensore: CCD di tipo 1/1,7"
Obiettivo: 6,1-30,5 mm (equivalente a: 28 - 140 mm) f/2,8-f/4,5
Display: 2,8” da 461000 punti
Formato file: JPEG/RAW
Filmati: (HD) 1280 x 720
ISO: 80 - 3200
Peso: 400 g
Dimensioni:112,1 x 76,2 x 48,3 mm
Costo: 569,00 euro

Considerate le temperature, partiamo in tarda mattina da San Bernardo e ci incamminiamo sul lato sx della valle nel bosco di larici, l’insidia iniziale è data dal ghiaccio che oramai è una costante a queste quote, nel pianoro del l’alpe Rido rosso inizia improvvisamente la coltre nevosa di 20 cm, poco più in alto al Lago di Ragozza diventano 40 cm, questa non ce l’aspettavamo proprio eravamo convinti di trovare meno neve e quindi non abbiamo portato le racchette, fortunatamente ci ha preceduto un escursionista più furbo di noi e quindi sfruttiamo la sua traccia fino al rifugio di Gattascosa, dove andiamo a conoscere i nuovi e cordiali gestori.
Usciti dal rifugio ripartiamo alla volta del passo di Monscera (2103 m), riusciamo ancora a sfruttare delle tracce ma purtroppo queste deviano a dx verso l’alpe Monscera, non possiamo di certo ridurre un giro già estremamente corto e con poco dislivello, quindi usciamo dalle peste e iniziamo con gli sprofondamenti nella neve che ha raggiunto i 50/60 cm allungando notevolmente i tempi di percorrenza.
Finalmente con molti sforzi arriviamo al passo dove incrociamo altri escursionisti anche loro senza ciaspole, siccome siamo in ritardo sulla tabella di marcia iniziamo subito la discesa, a 1950 m termina la neve, ben 150 m più in alto rispetto al versante di salita più in ombra, dopo una breve pausa alle baite di Arza riprendiamo la discesa fino al rio Rasiga per poi effettuare la breve risalita che ci riporta a San Bernardo.
Dati GPS: Dislivello 500 m Sviluppo planimetrico 9,5 Km
La fotocamera che andiamo ad analizzare oggi si tratta della CANON G12.
Ultima uscita della fortunata serie G, quasi identica alla precedente G11, mentre rispetto alla G10 da 14,7 Mp, sono stati ridotti i pixel per contenere il rumore di fondo che si manifestava evidente già a 200 ISO.
Appena si impugna ci si rende conto del buon prodotto di alta qualità, tutti i tasti sono al posto giusto, comodissime la ghiera della sensibilità e della compensazione esposizione, e quella frontale alla quale si può attribuire una funzione, io ho impostato il formato foto, buona impugnabilità, comodo il display orientabile, ottima qualità foto, scatto velocissimo, bassissimo rumore.
Volendo cercare il pelo nell'uovo evidenzierei il pulsante di scatto molto sensibile e il peso “poco piuma”, devo ammettere comunque che appesa allo spallaccio dello zaino con una custodia adeguata diventa ben trasportabile.
Consigliabile all'escursionista esigente disposto a rinunciare ad una ridotta tascabilità.
Caratteristiche tecniche:
Pixel effettivi: 10 Mp
Sensore: CCD di tipo 1/1,7"
Obiettivo: 6,1-30,5 mm (equivalente a: 28 - 140 mm) f/2,8-f/4,5
Display: 2,8” da 461000 punti
Formato file: JPEG/RAW
Filmati: (HD) 1280 x 720
ISO: 80 - 3200
Peso: 400 g
Dimensioni:112,1 x 76,2 x 48,3 mm
Costo: 569,00 euro

Tourengänger:
adrimiglio

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