Pizzo Pioltone Mt. 2612
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Dopo un mese di arresto forzato, causa brutto tempo nei week end e schiena di Graziano fuori uso, oggi abbiamo finalmente ripreso.
Siamo in val Bognanco, vallata Ossolana per noi nuova e devo aggiungere che, con i suoi splendidi boschi di larici e rododendri in perfetta salute, con i suoi sentierini da fiaba e con i suoi laghetti, ci ha lasciato a bocca aperta. Un incanto!!
La metà di oggi è il Pizzo Pioltone.
Partiamo da San Bernardo, dove davanti alla Chiesetta si sta esibendo la banda in onore del Santo, oggi, infatti, è San Bernardo!
Si imbocca la strada che, sulla destra della Chiesetta, entra nel bosco e ci si imbatte subito in un bivio segnalato da paline al quale si continua sulla destra scendendo di poco sino ad attraversare un ponte e si continua sulla strada. Dopo pochi minuti si arriva in vista del rifugio Il Dosso situato nei pressi dell’alpe Arza e, rimanendo sulla sterrata, si lasciano a destra due sentieri per arrivare in spazi sempre più aperti. Attraversando verdi pascoli si passa accanto all’alpe Monscera ed arrivati in prossimità di un canalone che scende dalla fiancata della montagna si inizia a salire alla sinistra senza percorso obbligato su ripide zolle d’erba puntando ad un colletto. Dalla dorsale si individua una traccia sulla destra e da qui la salita si fa più ripida. La pendenza elevata rimane costante sino quasi alla vetta e la progressione è faticosa a causa del fondo del terreno composto da sassi mobili e fine pietrisco, aggirata sulla destra la punta si arriva subito all’omino situato sulla vetta. Il panorama è superbo, spazia dal " Trittico del Sempione", al maestoso Monte Leone, al Diei, Cistella e Corno Cistella, ai monte del Devero, alla Valgrande e in lontananza i 4000 Svizzeri. Dopo una breve pausa causa vento fortissimo scendiamo per una facile cresta erbosa sino a raggiungere l’ampia insellatura del Passo di Monscera . Da questo punto si scende verso il piccolo lago sottostante seguendo un sentiero che lo costeggia sulla destra e, superatolo, si scende ancora e si raggiunge una sterrata dalla quale si prosegue sulla destra ed in breve si raggiunge il rifugio Gattascosa. Si continua la discesa e, seguendo la direzione delle paline, si costeggia il bel lago di Ragozza ed in seguito si cammina in un bellissimo bosco di conifere, si attraversa una radura erbosa e, dopo ancora una breve discesa sul sentiero, si incrocia una mulattiera dove si svolta a sinistra arrivando in breve al rifugio San Bernardo.
Al ritorno, mentre stiamo scendendo in auto, un bel gregge di pecore, mucche, cavalli ed asini sta attraversando la strada e noi lo lasciamo passare con vero piacere, è sempre bello vedere i cani dei pastori mentre svolgono il loro lavoro in maniera impeccabile, riportando nel gruppo anche le più restie.
Un grazie speciale a Graziano, che nonostante stia facendo fisioterapia per la schiena e quindi dovrebbe stare a riposo, non è riuscito a rinunciare ad una fantastica giornata come questa!!
Nadia
Siamo in val Bognanco, vallata Ossolana per noi nuova e devo aggiungere che, con i suoi splendidi boschi di larici e rododendri in perfetta salute, con i suoi sentierini da fiaba e con i suoi laghetti, ci ha lasciato a bocca aperta. Un incanto!!
La metà di oggi è il Pizzo Pioltone.
Partiamo da San Bernardo, dove davanti alla Chiesetta si sta esibendo la banda in onore del Santo, oggi, infatti, è San Bernardo!
Si imbocca la strada che, sulla destra della Chiesetta, entra nel bosco e ci si imbatte subito in un bivio segnalato da paline al quale si continua sulla destra scendendo di poco sino ad attraversare un ponte e si continua sulla strada. Dopo pochi minuti si arriva in vista del rifugio Il Dosso situato nei pressi dell’alpe Arza e, rimanendo sulla sterrata, si lasciano a destra due sentieri per arrivare in spazi sempre più aperti. Attraversando verdi pascoli si passa accanto all’alpe Monscera ed arrivati in prossimità di un canalone che scende dalla fiancata della montagna si inizia a salire alla sinistra senza percorso obbligato su ripide zolle d’erba puntando ad un colletto. Dalla dorsale si individua una traccia sulla destra e da qui la salita si fa più ripida. La pendenza elevata rimane costante sino quasi alla vetta e la progressione è faticosa a causa del fondo del terreno composto da sassi mobili e fine pietrisco, aggirata sulla destra la punta si arriva subito all’omino situato sulla vetta. Il panorama è superbo, spazia dal " Trittico del Sempione", al maestoso Monte Leone, al Diei, Cistella e Corno Cistella, ai monte del Devero, alla Valgrande e in lontananza i 4000 Svizzeri. Dopo una breve pausa causa vento fortissimo scendiamo per una facile cresta erbosa sino a raggiungere l’ampia insellatura del Passo di Monscera . Da questo punto si scende verso il piccolo lago sottostante seguendo un sentiero che lo costeggia sulla destra e, superatolo, si scende ancora e si raggiunge una sterrata dalla quale si prosegue sulla destra ed in breve si raggiunge il rifugio Gattascosa. Si continua la discesa e, seguendo la direzione delle paline, si costeggia il bel lago di Ragozza ed in seguito si cammina in un bellissimo bosco di conifere, si attraversa una radura erbosa e, dopo ancora una breve discesa sul sentiero, si incrocia una mulattiera dove si svolta a sinistra arrivando in breve al rifugio San Bernardo.
Al ritorno, mentre stiamo scendendo in auto, un bel gregge di pecore, mucche, cavalli ed asini sta attraversando la strada e noi lo lasciamo passare con vero piacere, è sempre bello vedere i cani dei pastori mentre svolgono il loro lavoro in maniera impeccabile, riportando nel gruppo anche le più restie.
Un grazie speciale a Graziano, che nonostante stia facendo fisioterapia per la schiena e quindi dovrebbe stare a riposo, non è riuscito a rinunciare ad una fantastica giornata come questa!!
Nadia
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