Monte Aralalta m.2006 - Pizzo Baciamorti m.2009 -Monte Sodadura m.2009: giro panoramico!!!
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Vista da Alberto: Avevo già in mente di fare questa escursione e questa volta la volevo attuare.
Con Gabriele mi metto d'accordo sull'orario di ritrovo e dopo 1 ora e 10 ci ritroviamo alla strada agro pastorale a quota 1120,a circa 1 o 2 km. dal Culmine San Pietro.
Alle 7,05 partiamo,oramai è chiaro e la temperatura non è rigida (ma io stavo bene con il pile) e dopo 2 ore alle 9,05 siamo al bivio situato dopo la chiesetta dei Piani di Artavaggio m.1644 dove facciamo una breve sosta: da qui scelgo di seguire il sentiero n° 101 per la bocchetta di Regadur m.1853 con esposizione a sud che raggiungiamo alle 10,44. Il percorso è la prima volta che lo percorro e con meraviglia l'ho trovato molto appagante: sempre in quota passando per la casera Aralalta m.1730 dalla quale poco dopo il sentiero scende di quota,dividendosi in due.
Quello più largo (fatto per le bike) in parte in cemento,scende e si porta più a destra della baita Cesare Battisti m.168,mentre il sentiero più stretto si porta a sinistra di essa senza scendere come l'altro.
Giunti alla baita,il sentiero ha una marcatura decisa: alcuni locali ci confermano che circa un mese fa con le ruspe hanno allargato (lo si vede bene) il sentiero originale per introdurvi la condotta del nuovo pozzo di raccolta,situato sul sentiero che dalla bocchetta di Regadur va in direzione del Sodadura. Il percorso sale in molti punti ripido e scivoloso a causa della terra mossa di recente e non ancora stabile: sono state messe delle protezioni in alcuni punti a monte causa frane e valanghe molto frequenti in questo tratto e anche se la larghezza è paragonabile a quella di una piccola utilitaria,non è consigliabile percorrerlo in caso di nevicate abbondanti!
Giunti alla bocchetta Regadur,ci dirigiamo a destra dove perveniamo alla baita Cabretondo m.1869 con abbeveratoio dalla quale si sale ripidi al monte Aralalta m.2006 per poi proseguire in breve al pizzo Baciamorti m.2009 che raggiungiamo alle 11.30 per un totale di 4 ore e 20 di marcia.
Il panorama è fantastico su tutte le direzioni (anche gli Appennini si vedevano) e ci invita a fare una pausa per un fugace pranzo: alle 12,00 ci rimettiamo in cammino e seguendo il percorso a nord del Sodadura alle 13.20 siamo in vetta al monte Sodadura m.2010 sul quale sostiamo per un pranzo più sostanzioso.
Alle 14,00 riprendiamo il percorso per scendere al rifugio Nicola dove la “bolgia” ci faceva capire che eravamo arrivati dove tutti arrivano con facilità,mentre fino ad allora il percorso era disertato dalla massa e la cosa ci faceva piacere.
Dopo una sosta per goderci l'ultimo sole,riprendiamo la lunga discesa che stando ai miei calcoli ci avrebbe fatto arrivare all'auto alle 17,30...come orologi svizzeri non abbiamo sgarrato e a tale ora eravamo all'auto dopo ben 2 ore e 15.
Ringrazio per la divertente compagnia di Gabriele,una "Ferrari" che regge bene "l'antica Balilla" (o bradipo che dir si voglia).
*Utilità: la strada che conduce al Culmine San Pietro sta franando a valle,la parte verso valle è bassa di circa 15 centimetri e siamo venuti a sapere che la provincia di Lecco (è di sua competenza) non ha soldi per metterla in sicurezza...probabilmente aspettano che ci scappa il morto e poi...forse...
*Siamo venuti a sapere sempre dalla stessa fonte,un escursionista,che volendo si può salire da Pizzino,in val Taleggio dove una strada sterrata (vietata alle auto non autorizzate) sale ad intersecare quella che abbiamo fatto noi nei pressi della baita Maesimo (che io mi domandavo da dove partisse): questa strada è già battuta dal sole la mattina,a differenza dell'altra fatta da noi.
*Sulla strada da noi percorsa,abbiamo riscontrato ben 3 fontane prima di arrivare ai piani di Artavaggio,una con una portata d'acqua notevole,poi ovviamente lungo il percorso che passa sotto il Sodadura,vi è abbondanza d'acqua,in particolare il versante sud.
Il percorso una volta giunti nei pressi della baita di Maesimo,risulta molto panoramico e in particolare la traversata che taglia in quota il versante sud del Sodadura,ma in generale tutto il giro: è fattibile anche a famiglie con bambini,purchè ben allenati! QUESTO TRAVERSO E' SCONSIGLIABILE PERCORRERLO CON NEVE!
Il percorso è un T1 fino ai Piani di Artavaggio, poi lasciata la sterrata diventa un T2 fino alla salita (segnalata dai nuovi cartelli in 0,20) al Sodadura classificata come da carta,T3: in ogni caso il percorso,visto lo sviluppo in km. e come dislivello,è da classificarlo come un T3
Ore 4,20 al Baciamorti disl.+931 – 124
ore 1,20 al monte Sodadura disl. Tot.+1105 – 295
ore 0,20 al rifugio Nicola
ore 2,15 all'auto per un totale di ore: 8 ore e 15 per l'intero giro
gabri
Ulteriori foto nel mio sito:http://www.inmontagnacongabriesuni.it/escursione2011_48_AralaltaBaciamortiSodadura_Valsassina.aspx
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