Monte Peller 2319 m
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Riproviamo, per la quarta volta penso, a salire a questa cima che ci respinge manco fosse l’Everest! Una volta il pericolo valanghe troppo elevato, una volta la nebbia e la pioggia, un’altra la donazione AVIS e il programma dei giorni successivi , oggi sarà la volta buona?!?!
Le premesse non sono delle migliori, alla Località Regazzini non è possibile posteggiare causa diboscamento per cui torniamo indietro un poco e prendiamo una strada asfaltata sulla sx che sale, passa tra un paio di case e alle loro spalle troviamo un ampio spiazzo sterrato dove lasciamo la macchina. Prendiamo la sterrata a dx, alla curva voltiamo a sx e saliamo ripidamente, non è il sentiero che facciamo di solito e ci accorgiamo subito che non va neanche a congiungersi a quello ma va bene lo stesso. Peccato che dopo circa 30 min sparisce sotto numerose piante abbattute. Ora io dico, mettere un cartello che indica che il sentiero è inagibile causa diboscamento? E’ vero che da qui al Peller saliranno si e no dieci persone all’anno e in questa stagione praticamente nessuno, ma un cartello non è né una spesa eccessiva e neanche una fatica immane! In ogni caso e in qualche modo riusciamo ad uscire da questo ginepraio e sperando di non trovarne altri peggiori continuiamo la salita. Giunti al bivio che indica il bivacco Mezol lo raggiungiamo e da qui proseguiamo fino al rifugio Peller come fatto le volte precedenti. Al rifugio vediamo chiaramente che salire alla cima per la ferratina potrebbe cacciarci in qualche pasticcio per cui optiamo per la salita invernale che da come è esposta dovrebbe essere pulita. Proseguiamo quindi verso Malga Tassulla e al punto panoramico con croce prendiamo la ripida dorsale. Dal punto dove comincia a diventare ancora più ripida ho cominciato a contare ogni volta che spostavo il piede destro e alla croce del Peller sono arrivata a contare fino a 400! Ora ho la certezza che io da qui con le ciaspole non salgo, ramponi e picca altro che! Con la mia abilità con le ciaspole sarei capace di arrivare in Val di Non a volo d’angelo!
Dalla croce del Peller un ultimo strappo su nevaccia e si tocca la cima vera e propria.
Tornati alla croce prendiamo una traccia che a mezza costa porta velocemente a Malga Tassulla. Discesa quindi dalla Forcola e non volendo trovare sorprese sull’altro sentiero che sale al rifugio Peller, una volta al bivio per il bivacco, scendiamo con quello fatto alla mattina, rifaremo la gimcana tra gli alberi ma se siamo passati questa mattina passeremo anche stasera!
Dati GPS:
Dislivello salita 1738
Km 23,01
Le premesse non sono delle migliori, alla Località Regazzini non è possibile posteggiare causa diboscamento per cui torniamo indietro un poco e prendiamo una strada asfaltata sulla sx che sale, passa tra un paio di case e alle loro spalle troviamo un ampio spiazzo sterrato dove lasciamo la macchina. Prendiamo la sterrata a dx, alla curva voltiamo a sx e saliamo ripidamente, non è il sentiero che facciamo di solito e ci accorgiamo subito che non va neanche a congiungersi a quello ma va bene lo stesso. Peccato che dopo circa 30 min sparisce sotto numerose piante abbattute. Ora io dico, mettere un cartello che indica che il sentiero è inagibile causa diboscamento? E’ vero che da qui al Peller saliranno si e no dieci persone all’anno e in questa stagione praticamente nessuno, ma un cartello non è né una spesa eccessiva e neanche una fatica immane! In ogni caso e in qualche modo riusciamo ad uscire da questo ginepraio e sperando di non trovarne altri peggiori continuiamo la salita. Giunti al bivio che indica il bivacco Mezol lo raggiungiamo e da qui proseguiamo fino al rifugio Peller come fatto le volte precedenti. Al rifugio vediamo chiaramente che salire alla cima per la ferratina potrebbe cacciarci in qualche pasticcio per cui optiamo per la salita invernale che da come è esposta dovrebbe essere pulita. Proseguiamo quindi verso Malga Tassulla e al punto panoramico con croce prendiamo la ripida dorsale. Dal punto dove comincia a diventare ancora più ripida ho cominciato a contare ogni volta che spostavo il piede destro e alla croce del Peller sono arrivata a contare fino a 400! Ora ho la certezza che io da qui con le ciaspole non salgo, ramponi e picca altro che! Con la mia abilità con le ciaspole sarei capace di arrivare in Val di Non a volo d’angelo!
Dalla croce del Peller un ultimo strappo su nevaccia e si tocca la cima vera e propria.
Tornati alla croce prendiamo una traccia che a mezza costa porta velocemente a Malga Tassulla. Discesa quindi dalla Forcola e non volendo trovare sorprese sull’altro sentiero che sale al rifugio Peller, una volta al bivio per il bivacco, scendiamo con quello fatto alla mattina, rifaremo la gimcana tra gli alberi ma se siamo passati questa mattina passeremo anche stasera!
Dati GPS:
Dislivello salita 1738
Km 23,01
Tourengänger:
cristina

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