Rifugio Peller 2022 m
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Questa mattina tempo infame per cui optiamo per una salita tranquilla nel bosco fino al Rifugio Peller.
Partiamo da Malè, Località Regazzini. Il comodo sentiero 374 sale nel bosco e a tratti taglia un’altrettanto bella strada ciclabile. In circa 1,30 h arriviamo al Rifugio/bivacco Mezol. Proseguiamo ora sempre nel bosco fino ai pascoli di Malga Roi e quindi, raggiunta la sterrata, saliamo gli ultimi faticosi metri che portano al Rifugio Peller. Lo troviamo miracolosamente aperto e il gestore ci fa accomodare in sala previo togliersi gli scarponi, non ha tutti i torti, siamo ben infangati, nell’ultimo tratto di bosco sembrava di camminare nella melassa! Stanno ultimando dei lavori di ristrutturazione per, si spera, aprire anche in inverno. Il gestore ci offre un caffè e tante chiacchiere, ci chiede, anche se ci fermiamo per un piatto di pasta ma visto che il tempo sembra in miglioramento, decidiamo di continuare a camminare. La tentazione di salire in cima al Peller è forte, ma il gestore lo sconsiglia per via dell’enorme quantità di fango, ci consiglia invece di girargli attorno passando per un paio di malghe allungando in ogni caso il giro. Naturalmente lo ascoltiamo e preseguiamo quindi lungo la forestale fino a Malga Tassulla ancora chiusa, entriamo così nel Pian della Nana, un giardino botanico naturale, non è ancora in piena fioritura ma lo ricordiamo dallo scorso luglio, uno spettacolo senza paragoni! In compenso ci sono parecchie marmotte che infischiandosene della nostra presenza sono belle spaparanzate al timido sole! Lasciamo Malga Tassulla saliamo alla Forcola ed entriamo nella bellissima valle che porta a Malga Clesera anch’essa ancora chiusa. Qui comincia a piovigginare per cui senza indugi scendiamo con la ciclabile, qui praticamente un sentiero solo un poco più largo, fino al bivio per il bivacco Mezol. Anche la ciclabile ci arriva ma il sentiero fa un giro più breve, peccato che sia un sentierino microscopico ma soprattutto nel primo tratto invaso da alberi caduti, passiamo comunque, attraversiamo il torrente e sul lato opposto il sentiero migliora decisamente e in breve siamo al bivacco. Intanto ha smesso di piovere e possiamo fermarci a mangiare all’esterno del bivacco. Riprendiamo la discesa con il percorso dell’andata sotto una pioggerella intermittente. Negli ultimi 200 m però esce un sole caldissimo, pensiamo di tenere le giacche per farle asciugare un poco, ma non è possibile tenerle fino al posteggio, troppo caldo! Che tempo pazzerello!
DATI GPS
Dislivello 1456 m – km 22,94
Partiamo da Malè, Località Regazzini. Il comodo sentiero 374 sale nel bosco e a tratti taglia un’altrettanto bella strada ciclabile. In circa 1,30 h arriviamo al Rifugio/bivacco Mezol. Proseguiamo ora sempre nel bosco fino ai pascoli di Malga Roi e quindi, raggiunta la sterrata, saliamo gli ultimi faticosi metri che portano al Rifugio Peller. Lo troviamo miracolosamente aperto e il gestore ci fa accomodare in sala previo togliersi gli scarponi, non ha tutti i torti, siamo ben infangati, nell’ultimo tratto di bosco sembrava di camminare nella melassa! Stanno ultimando dei lavori di ristrutturazione per, si spera, aprire anche in inverno. Il gestore ci offre un caffè e tante chiacchiere, ci chiede, anche se ci fermiamo per un piatto di pasta ma visto che il tempo sembra in miglioramento, decidiamo di continuare a camminare. La tentazione di salire in cima al Peller è forte, ma il gestore lo sconsiglia per via dell’enorme quantità di fango, ci consiglia invece di girargli attorno passando per un paio di malghe allungando in ogni caso il giro. Naturalmente lo ascoltiamo e preseguiamo quindi lungo la forestale fino a Malga Tassulla ancora chiusa, entriamo così nel Pian della Nana, un giardino botanico naturale, non è ancora in piena fioritura ma lo ricordiamo dallo scorso luglio, uno spettacolo senza paragoni! In compenso ci sono parecchie marmotte che infischiandosene della nostra presenza sono belle spaparanzate al timido sole! Lasciamo Malga Tassulla saliamo alla Forcola ed entriamo nella bellissima valle che porta a Malga Clesera anch’essa ancora chiusa. Qui comincia a piovigginare per cui senza indugi scendiamo con la ciclabile, qui praticamente un sentiero solo un poco più largo, fino al bivio per il bivacco Mezol. Anche la ciclabile ci arriva ma il sentiero fa un giro più breve, peccato che sia un sentierino microscopico ma soprattutto nel primo tratto invaso da alberi caduti, passiamo comunque, attraversiamo il torrente e sul lato opposto il sentiero migliora decisamente e in breve siamo al bivacco. Intanto ha smesso di piovere e possiamo fermarci a mangiare all’esterno del bivacco. Riprendiamo la discesa con il percorso dell’andata sotto una pioggerella intermittente. Negli ultimi 200 m però esce un sole caldissimo, pensiamo di tenere le giacche per farle asciugare un poco, ma non è possibile tenerle fino al posteggio, troppo caldo! Che tempo pazzerello!
DATI GPS
Dislivello 1456 m – km 22,94
Tourengänger:
cristina
Communities: Hikr in italiano
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