Pizzo Tornello 2687 m
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
E’ caduta la prima neve ed è arrivato il primo freddo, grande freddo. Le previsioni danno forte vento da nord. Decidiamo di andare al Pizzo Tornello e cercare di fare un giro che avevamo in mente dallo scorso anno. Ci informiamo sulle condizioni dei sentieri e ci dicono che di neve ne è venuta poca, giusto una spolverata. E’ vero la neve è poca peccato che ci sia tanto ghiaccio e pure la poca neve è gelata.
Partiamo da Vilmaggiore con 2°C ma di vento niente per il momento. La salita fino al lago di Varro nella bellissima valle del Tino sale senza tregua. Raggiungiamo la baita di Varro ben ristrutturata e ottimo posto per ripararsi e passarci anche una notte. Si sale sempre ripidi fino ad un enorme ometto molto utile in caso di nebbia e successivamente si arriva al lago di Varro. Qui la salita nel canaletto sopra il lago oltre ad essere ripida diventa faticosa per via della neve gelata, arriviamo alla bocchetta soprastante e successivamente al bivio dove diritti si prosegue per il rifugio Tagliaferri mentre a sx si sale velocemente al Pizzo Tornello. Saliamo in cima ma la sosta è brevissima, troppo vento gelido. Tornati al bivio decidiamo di proseguire per il rifugio Tagliaferri e tentare di proseguire per il giro che avevamo in mente. Mettiamo i ramponcini, quelli di emergenza, perché il sentiero a mezza costa ci ispira poca fiducia e se dovesse esserci ghiaccio poi sarebbe un problema fermarsi a metterli. Da qui al rifugio sarà un continuo togli e metti, con le neve si forma lo zoccolo per cui li togliamo, poi la neve sparisce e arriva il ghiaccio per cui li rimettiamo, poi il sentiero si pulisce e via un’altra volta, l’ultimo tratto è completamente ghiacciato per cui dobbiamo rimetterli. Nei pressi del rifugio incontriamo il gestore che sta andando a vedere la pompa dell’acqua bloccata per via del ghiaccio, sono anche loro arrivati da poco per cui il rifugio è gelato, in ogni caso meglio di niente visto che ha anche preso a nevischiare. Ci sconsigliano di rientrare a Vilmaggiore per il P.so di Belviso, meglio scendere a Ronco ed eventualmente chiedere uno strappo in macchina. Vista la situazione l’avevamo pensato anche noi, avutane la conferma non ci resta che scendere a Ronco. Giusto il tempo di mangiare qualcosa e poi giù per la lunghissima mulattiera sotto un leggero nevischio e un freddo cane! A Ronco abbiamo la fortuna di incappare in un ragazzo nel posteggio che, andando dalla nostra parte, ci offre gentilmente un passaggio.
Peccato non aver completato il giro come volevamo avrei rivisto volentieri la diga del Gleno, ormai sarà per il prossimo anno!
Altre foto qui:
http://www.montimania.it/Multimedia/Arch/2011/Pizzo_Tornello/album/index.html
Dati GPS:
Dislivello salita 1848
Km 21,92
L'indicazione T4 l'ho data solo per via delle condizioni trovate. In condizioni normali è solo una lunga camminata.
Partiamo da Vilmaggiore con 2°C ma di vento niente per il momento. La salita fino al lago di Varro nella bellissima valle del Tino sale senza tregua. Raggiungiamo la baita di Varro ben ristrutturata e ottimo posto per ripararsi e passarci anche una notte. Si sale sempre ripidi fino ad un enorme ometto molto utile in caso di nebbia e successivamente si arriva al lago di Varro. Qui la salita nel canaletto sopra il lago oltre ad essere ripida diventa faticosa per via della neve gelata, arriviamo alla bocchetta soprastante e successivamente al bivio dove diritti si prosegue per il rifugio Tagliaferri mentre a sx si sale velocemente al Pizzo Tornello. Saliamo in cima ma la sosta è brevissima, troppo vento gelido. Tornati al bivio decidiamo di proseguire per il rifugio Tagliaferri e tentare di proseguire per il giro che avevamo in mente. Mettiamo i ramponcini, quelli di emergenza, perché il sentiero a mezza costa ci ispira poca fiducia e se dovesse esserci ghiaccio poi sarebbe un problema fermarsi a metterli. Da qui al rifugio sarà un continuo togli e metti, con le neve si forma lo zoccolo per cui li togliamo, poi la neve sparisce e arriva il ghiaccio per cui li rimettiamo, poi il sentiero si pulisce e via un’altra volta, l’ultimo tratto è completamente ghiacciato per cui dobbiamo rimetterli. Nei pressi del rifugio incontriamo il gestore che sta andando a vedere la pompa dell’acqua bloccata per via del ghiaccio, sono anche loro arrivati da poco per cui il rifugio è gelato, in ogni caso meglio di niente visto che ha anche preso a nevischiare. Ci sconsigliano di rientrare a Vilmaggiore per il P.so di Belviso, meglio scendere a Ronco ed eventualmente chiedere uno strappo in macchina. Vista la situazione l’avevamo pensato anche noi, avutane la conferma non ci resta che scendere a Ronco. Giusto il tempo di mangiare qualcosa e poi giù per la lunghissima mulattiera sotto un leggero nevischio e un freddo cane! A Ronco abbiamo la fortuna di incappare in un ragazzo nel posteggio che, andando dalla nostra parte, ci offre gentilmente un passaggio.
Peccato non aver completato il giro come volevamo avrei rivisto volentieri la diga del Gleno, ormai sarà per il prossimo anno!
Altre foto qui:
http://www.montimania.it/Multimedia/Arch/2011/Pizzo_Tornello/album/index.html
Dati GPS:
Dislivello salita 1848
Km 21,92
L'indicazione T4 l'ho data solo per via delle condizioni trovate. In condizioni normali è solo una lunga camminata.
Tourengänger:
cristina

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)