Sass Curbèe, Rogolone, Orrido del Sanagra


Publiziert von morgan , 2. Mai 2011 um 23:07.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 600 m
Strecke:Piamuro (374)- Cappella dell'Artus- Ponte Nogara (393)- Mulino Chioderia (412)- Mulino Carliseppi (458)- Sass Corbee (500)- Mulino Carliseppi- Tornante Velzo (571)- Vecchia Mulattiera- Codogna (443)- Rogolone (476)- Codogna- Ponte Nogara- Piamuro- Belvedere Tobi- Tobi- Forno- Orrido Senagra- Burgatto (250)- Loveno- Piamuro
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Menaggio prendere la strada in direzione di Plesio, a Loveno svoltare a sinistra in direzione del centro sportivo, proseguire fino al cimitero, in località Piamuro, da dove parte una sterrata chiusa da una sbarra

Passeggiata  a basse quote nel Parco della Val Sanagra, valle laterale della sponda occidentale del Lago di Como che sfocia a Menaggio, alla scoperta dei suoi luoghi più suggestivi. Il Parco, nella sua parte bassa, propone  4 itinerari di visita che si sovrappongono in diversi tratti segnalati con colori diversi. "Parco Romantico" (segnali rossi) è un percorso tra residenze signorili ( le ville Vigoni-Mylius, Bagatti-Valsecchi, Boccalari, Corti-Cerletti, Camozzi) e il parco. "Vecchi nuclei rurali" (segnali verdi) è un itinerario tra i paesini di Barna e Naggio, il nucleo rurale di Madri. "Archeologia industriale" (segnali blu) è un percorso tra antichi mulini, magli, filande, fornaci che hanno sfruttato l'energia del Sanagra. " Orrido del Sanagra" (segnali gialli) è un sentiero che segue il corso del fiume nel tratto più inforrato, affacciato su alti burroni. La mia passeggiata si snoda su parte di questi 4 tracciati con in più la deviazione per visitare il Rogolone. Lascio la macchina a Piamuro (374) e parto tra i prati su una carrareccia che raggiunge una pineta, poi sale su una collinetta con la Cappella dell'Artus e scende su un acciottolato fino al ponte di Nogara (393) sul fiume Sanagra. Non attraverso il ponte ma risalgo il fiume sul sentiero alla sua sinistra orografica. Passo dalla Fornace Galli e Arrivo alla Vecchia Chioderia (412), ora agriturismo e allevamento di trote. Proseguo sulla carrareccia e raggiungo il piccolo nucleo del Mulino Carliseppi (458), dove un ponte mi conduce sul lato destro. Proseguo, ora su sentiero, risalendo lungo il fiume fino ad un ponte metallico, di recentissima costruzione (quello vecchio era stato distrutto poco più di un anno fa) e arrivo nella zona del Sass Curbèe (500) dove risalgo su massi attrezzati con passamani e scalini modellati nella roccia. Arrivo sulla roccia che arriva quasi a toccare la parete del lato destro (mancano 20 cm). Il sentiero prosegue per l'alpeggio di Madri, ma io torno sui miei passi fino al ponte del Mulino Carliseppi. Non attraverso il ponte ma prendo il sentiero che risale verso il paese di Naggio. Raggiungo la strada asfaltata su un tornante (571) e la seguo in discesa. Devio a sinistra imboccando la vecchia mulattiera che mi porta al paese di Codogna (443). Da qui esco dai confini del parco per andare a vedere il famoso "Rogolone"(476). Prendo un sentiero pianeggiante che fra boschi e campi raggiunge il pianoro con la celebre quercia secolare. Il monumentale albero ha un tronco di 8mt di circonferenza, è alto 25mt e la sua chioma ha un diametro di 45mt, la sua età è valutata a circa 300 anni. Accanto al Rogolone c'è il Rogolino, altra quercia monumentale di 100 anni più giovane. Dopo aver scattato qualche foto riprendo il sentiero tornando a Codogna. Passato il paese prendo il sentiero che scende al Ponte di Nogara, ritrovando il percorso dell'andata. Ripasso dalla Cappella dell'Artus e, arrivato a circa 600mt dal punto di partenza, svolto a destra prendendo la direzione di Tobi ed entro nel bosco-parco, faccio una breve deviazione per visitare il belvedere: una terrazza affacciata sulla Villa Bagatti-Valsecchi e sulla forra del Sanagra. Tornato sul sentiero, scendo al Ponte di Tobi con la sua cappelletta; attraversandolo si sale alla Villa Bagatti-Valsecchi, io, invece proseguo sulla sinistra orografica del fiume, raggiungendo il ponte in località Forni di Cardano dove un tempo si lavorava il ferro e la ghisa. Resto a sinistra e da lì comincia il tratto dell'Orrido del Sanagra. E' un percorso, alto una ventina di metri sul fondo del fiume, scavato nella roccia su passerelle costruite per la manutenzione delle tubazioni dell'acquedotto di Menaggio e messo in sicurezza con ringhiere e reti metalliche. Questo tratto non è adatto a chi soffre di vertigini. Passato il tratto affacciato alla forra, risalgo nel bosco e arrivo a una ripida scala che scende ad un ponte che porta l'acquedotto al lato opposto del fiume. Lo attraverso e proseguo la discesa su un sentiero nel bosco che scende alla località Burgatto, dove c'è la ex seteria Mantero. Prendo un acciottolato che risale a Loveno e, da lì, proseguo nelle vie del paese passando dalla chiesa e dal centro sportivo arrivando a Piamuro dove ho lasciato la macchina.
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 35' al Sass Curbèe, 1h25' al Rogolone, 3h00' tutto il giro.
Lunghezza del percorso: 15km
Meteo: bello.

Tourengänger: morgan
Communities: Hikr in italiano


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