Orrido del Sanagra e Lago di Piano


Publiziert von cai56 , 27. Dezember 2019 um 20:35. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 Dezember 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 605 m
Abstieg: 604 m
Strecke:Parzialmente circolare 24,61
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como a Menaggio lungo la Statale Regina; imboccare lo svincolo per Porlezza e deviare subito a destra in Via Burgatto. Parcheggiare in un piccolo spazio presso la cabina elettrica dismessa delle "Seterie Mantero".

Gita recuperata al volo, dato che il programma a tavolino si è dimostrato impraticabile a 50 metri dal parcheggio. Tutto ciò che sono riuscito a trovare in rete (mappe, video, relazioni) è aggiornato fino ad un paio di anni fa e comunque del tutto obsoleto: l'esordio, proprio alla piazzola di sosta, è un'ordinanza municipale del 2016 che vieta l'accesso al canyon per segni di dissesto idrogeologico; però si notano segni di passaggio e quindi proviamo a proseguire: a destra si scende ad una antica chiusa per la presa industriale delle acque del torrente, a sinistra - probabilmente il vecchio sentiero giusto - ci si avvia alti nella valle, ma in breve un cospicuo franamento ci obbliga a fermarci in corrispondenza di un fragile terrazzo a picco sulle acque. Da qui il cambiamento di programma: se l'orrido non si può attraversare dal basso verso l'alto, andremo a cercare l'accesso a monte per esplorare poi tutto il possibile. Essendo comunque la visita all'Orrido del Sanagra un'escursione brevissima, avevamo già pianificato anche un anello attorno alla Riserva Naturale del Lago di Piano, poco lontano da Porlezza, approfittando della pista ciclopedonale che ricalca - con poche deviazioni di adeguamento - il tracciato della ferrovia Menaggio - Porlezza costruita nel 1884, dismessa nel 1939 e smantellata nel 1966. Grandissima delusione: certamente l'inverno non è la stagione ideale per visitare una zona umida, ma - a prescindere dal clima - le strutture della Riserva sono abbandonate (e vandalizzate), i percorsi non sono mantenuti e mal segnalati, le rive più accessibili sono strette fra i canneti e i depositi-discarica di aziende agricole fatiscenti. Unici segni di vitalità li troviamo accanto alla statale: ristorante con parcheggio e piccolo molo turistico, che però non rientrano certo fra i requisiti principali di un'oasi naturalistica riconosciuta quale SIC dell'Unione Europea.


Nonostante il parcheggio indicato si riveli un poco decentrato, rimane l'unico non a pagamento che io abbia individuato a Menaggio. Si torna quindi in breve alla statale per Porlezza che si risale fino ad incontrare sulla destra una scalinata pedonale che deposita precisamente sulla ciclopedonale ex-ferrovia.
[Qui un'interessante sintesi della sua travagliata storia  https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Menaggio-Porlezza ]. Si segue verso destra la strada asfaltata dapprima fra periferiche abitazioni, poi in sede propria con comoda pendenza attraverso un versante boscoso e scosceso a picco sul canyon del Sanagra; oltrepassata una galleria lunga un centinaio di metri (illuminata), si prosegue fino alle prime case di Cardano: addentrandosi fra i vicoli, si raggiunge una bella villa nobiliare e si trovano le prime indicazioni escursionistiche. Seguendole, si aggira il parco recintato della villa stessa e, oltrepassato un filare di alberi, si inizia a scendere verso il fondovalle lungo un tortuoso sentiero acciottolato circondato da una incongrua foresta di palme, fino ad attraversare il torrente sul Ponte Tobi. Il luogo è particolarmente suggestivo, racchiuso in una forra boscosa, con una cascata artificiale ed un'antica presa d'acqua per una condotta che si avvia a discendere la valle lungo un piccolo acquedotto ad archi; proprio qui, sulla riva opposta, presso un edificio di servizio ad un secondo acquedotto, prende inizio il sentiero dell'orrido: non ci sono indicazioni, non ci sono divieti, la traccia non gode di manutenzione benché evidentemente soggetta a caduta dall'alto di materiale. In un'epoca - come questa nostra - alla costante ricerca/ostentazione di una falsa ed ingannevole "sicurezza", il Sentiero dell'Orrido del Sanagra non potrà mai più essere ufficialmente aperto al passaggio pubblico: comunque, per chi "osa", si rivela una esperienza piacevole ed interessante dai punti di vista geologico, botanico ed ambientale. Dal Ponte Tobi si prosegue in ripida salita seguendo una solida pista cementata-selciata che, percorrendo il fondo di una valletta, si comporta anche da ruscello incanalato; raggiunta una sterrata pianeggiante, la si segue verso sinistra oltrepassando alcune cascine ed una cappella (località Artus) fino a riattraversare il Sanagra presso i Mulini Nogara. Alcuni tornanti di una carrareccia acciottolata permettono di salire fino alle case di Codogna: trovata la carrozzabile di accesso alla frazione, la si discende fino al secondo tornante (località Gonte) dove si imbocca a destra una mulattiera che si riporta verso la statale. Da questa si va seguire la Via Binadone che ricalca la traccia della vecchia ferrovia (talora in sede separata), salendo poi fino al centro di Bene Lario. Oltrepassato l'edificio del municipio, si esce dall'abitato e, al termine dell'asfalto, una prima ed unica freccia di legno indica una sterrata come la direzione per la Riserva del Lago di Piano. Si cammina lungamente fra boschi sempre più disordinati su terreno sempre più sconnesso fino ad incontrare periodici cartelli indicanti il limite della Riserva. [E' possibile - secondo le mappe - che esista un sentiero segnalato che si addentra nei canneti di riva, attualmente allagato dall'eccezionale livello delle acque dopo settimane di pioggia]. Una breve deviazione conduce alla sede (visivamente abbandonata) della Riserva, con "Centro di prima accoglienza e cura" della fauna selvatica in difficoltà (un pollaio marcescente di 4x2 metri) ed un pontile (questo in ottime condizioni) che si spinge attraverso il canneto fino alle acque aperte. Tornati al giro del lago, ci si trova a dover affrontare con qualche difficoltà il guado di un torrente, il cui greto si è recentemente ampliato per una frana di sabbia e ghiaie; sull'altra riva si oltrepassano i resti di un campeggio i cui occupanti, ormai molti anni fa, sembrano essere fuggiti da un minuto all'altro: roulotte, camper e casette prefabbricate rimangono sulle piazzole fra sterpi ed arbusti impenetrabili, all'ingresso una piscina e resti delle insegne. Al termine del lago, fra prati al confine con le paludi, si incontra una strada bianca che si dirama verso alcune aziende zootecniche: la si segue verso destra fino a trovare - di nuovo a destra - l'acciottolato che sale sul dosso che ospita il borgo medioevale di Castel S.Pietro. Si tratta di un palazzo-castello circondato da un villaggio di case accostate a formare una via in attraversamento verso il dosso boscoso della penisola di Brione: un sentiero la percorre parzialmente fino a compiere un semi-anello verso nord andando a ritrovare la ciclopedonale. Attualmente un lungo tratto è allagato, per cui risulta obbligatorio seguire la banchina della statale fino a trovare il modo di poter scendere a percorrere la ex-sede ferroviaria. Da qui, evitando le deviazioni a Bene Lario e  Codogna, destreggiandosi fra nuove zone industriali, si torna a Menaggio lungo la ciclopedonale. 

https://www.relive.cc/view/vXOnEn1Xo5v 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (6)


Kommentar hinzufügen

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 27. Dezember 2019 um 21:43
Molto bello e interessante Grazie ...Daniele66

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Dezember 2019 um 21:56
Se uno è già in zona, perchè no?
Ciao Marco

homo selvadego hat gesagt:
Gesendet am 27. Dezember 2019 um 23:13
ciao, il Parco della Val Sanagra è un luogo poco conosciuto ma che a mio parere ha molto da offrire...un rovere monumentale di 300 anni vale già di per se il giro...bellissimo il video...!!!
http://malatidimontagna.blogspot.com/2013/03/un-giro-in-giro-nel-parco-della-val.html

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Dezember 2019 um 10:12
Non ero mai stato da queste parti a piedi e credo che ci sia da approfondire.
Ciao
Marco

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 29. Dezember 2019 um 18:03
Avevo letto che il percorso dell'orrido fosse impraticabile per una frana ma mi pare in salute….
Auguri a voi.

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Dezember 2019 um 19:40
Impraticabile e pericoloso è solo l'accesso dal basso.
Auguri anche a te !!


Kommentar hinzufügen»