Anello: Costapiana (665m) - Piz Vogorno (2442m) - Madone (2395m)
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Anello: Costapiana (665m) - Piz Vogorno (2442m) - Madone (2395m)
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Avevo già raggiunto il Piz Vogorno in passato ma stavolta intendevo tornarvi e fare un giro anulare per conoscere anche il Madone, suo vicino. Nel reperire la documentazione ho trovato l'ottima descrizione di Jules e suo padre (Relazione Jules) che qui ringrazio e saluto. Avevo anche recepito il suo consiglio di effettuare il percorso al contrario che mi tornava comodo perché avrei potuto arrivare prima al Madone e, in caso di difficoltà, saltare il Piz Vogorno, già noto e tornare per la stessa via. Non avevo però osservato che il sentiero in partenza da Costapiana porta all'Alpe Bardughè mentre il "bivio" per Moscioi e di lì al Madone parte due tornanti sotto l'amena località. Dopo un bel percorso non faticoso nel bosco, dopo aver maledetto il GPS che si ostinava ad indicare tutt'altra direzione e in attesa di incontrare una deviazione per il Madone, incontravo un simpatico Svizzero di lingua tedesca ma attrezzato di un ottimo inglese che mi svelava l'arcano. Allora, rassegnato, proseguivo verso il Piz Vogorno, passando per la bella Alpe Bardughè dove la musica inizia a cambiare e la comoda via diventa un po' più selvaggia e stretta. Si sale sul fianco occidentale della valletta il cui centro è percorso da un rio di suggestiva e musicale compagnia fino a sbucare a 2175m sulla cresta che in direzione SE conduce in vetta. Stavolta ho voluto evitare il più comodo passaggio che porta ad intersecare la cresta E del Pizzo e porta poi in vetta per la china erbosa, optando per una simpatica arrampicata su roccette e canalini sul versante SW con un pubblico "ovino" che in silenzio assisteva alla mia performance. Giunto in vetta, foto rituali, distribuzione di cibo a me stesso e alle simpatiche pecore accorse al banchetto, poi riepilogo di idee, impostazione del GPS (che ora funzionava a perfezione). Saluto lo Svizzero nel frattempo giunto e inizio la discesa lungo la cresta E, contorno prima una bastionata terminale e poi atterro nella vallata di fondo; la circumnavigo sul lato N arrivando alla Bocchetta Rognoi dove un segnavia indica le discese per Lavertezzo (N), per l'Alpe Locìa (S) e NULLA per il Madone. In effetti il sentiero ottimamente segnalato fino ad allora non era più tracciato nella direzione che mi interessava così mi incamminavo pensoso affidandomi al GPS, alle tracce delle pecore, alla cresta che faceva da contorno e saliva a balzi vari verso il Madone. Malgrado tutti questi "strumenti" molto spesso sceglievo di arrampicare per roccette sulla sx visto che non trovavo nulla di più comodo. Molte volte sono stato per abbandonare l'impresa visto che le forze si stavano eclissando rapidamente ma la voglia di farcela mi ha sostenuto fino in fondo, o meglio, in cima. Arricchito il mio album fotografico, firmato il quaderno di vetta, osservavo che sotto di me c'erano ancora pecore e che da qualche parte dovevano ben essere salite; trovavo allora un percorso di discesa migliore e tornato alla Bocchetta Rognoi mi incamminavo verso l'Alpe Locia con sentiero di nuovo ben segnato. Passavo per Rienza, Moscioi fino a rientrare a Costapiana dopo un magnifico passaggio tra cascate e pozze d'acqua le cui sonorità accompagnavano questo ultimo tratto. Strappetto finale per risalire all'auto dal 2° tornante e finalmente il ristoro felice dopo l'ultima avventura.
Dati salienti:
Dislivello 2056m
Lunghezza totale km 18.3
Pendenza media 20%
Salita 2056m
Discesa 2038m
Tempo totale 9h38' ; soste escluse 9h02'
Località |
T. parziale |
T. progressivo |
Località |
T. parziale |
T. progressivo |
Corte Nuovo |
1h13' |
1h13' |
Alpe Bardughè |
0h44' |
1h57' |
Sosta 1 |
0h08' |
2h05' |
Piz Vogorno |
2h05' |
4h11' |
Sosta 2 |
0h16' |
4h27' |
Bocch.Rognoi |
0h47' |
5h14' |
Il Madone |
1h05' |
6h20' |
Sosta 3 |
0h12' |
6h31' |
Rienza |
1h37' |
8h09' |
Moscioi |
0h25' |
8h33' |
Costapiana |
1h04' |
9h38' |
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