Pizzo di Vogorno (2442msm) - Madone (2395msm)
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
(La scelta di T4 è dettata solo dalla difficoltà di alcuni punti del percorso, che altrimenti sarebbe T3.)
Ottima, splendida giornata per andare a trovare il nostro vecchio amico Pizzo di Vogorno, e per conoscere il suo dirimpettaio Madone.
L'idea è quella di evitare di tornare sui nostri passi, e per questo motivo decidiamo pel percorso sottodescritto: un lungo e affascinante circuito alle porte della Val Verzasca!
Da Costapiana all'Alpe di Bardughè la salita avviene piacevolmente, sia per la temperatura che per le caratteristiche del sentiero, ben ripartito su tornanti che portano velocemente in quota senza difficoltà. E poi... beh, basta voltarsi per lasciarsi sempre sorprendere dal panorama! Laghi e cime si fanno sempre più visibili, man mano che saliamo, e ci piace pensare che "gh'em propri 'n gran bel Tésin".
Dall'Alpe di Bardughè al Pizzo di Vogorno il sentiero è finalmente sgombro dalla neve, e l'ascesa, marcata in blu, è assolutamente priva di punti critici, né il dislivello (mancano 800 metri circa) si fa sentire. Al pizzo (raggiunto in quattro ore da Costapiana) ci fermiamo un attimo per sgranocchiare qualcosa. Il panorama è sempre splendido, ma la nostra attenzione si concentra sulla cima lì vicino: il Madone.
Stimiamo che dal pizzo al Madone ci vorranno sì e no un paio d'orette (e così sarà): si tratta di scendere un pezzo, prendere il sentiero che attraversa la Pianca, passando davanti alla Bocchetta di Rognoi, e di nuovo risalire in vetta. Fino alla bocchetta il sentiero è relativamente ben segnato, ma da lì in poi si cammina praticamente solo a traettorie; si giunge fin sotto la cupola rocciosa del Madone, e lasciamo lì i bastoni per avere il pieno utilizzo delle mani; la piccola scalata non è difficile: vi si trova infatti un canaletto che fa intuire una possibile ascesa. Panini, foto, libro di vetta (tra l'altro, se trovate scritte in dialetto, in qualche quaderno, è possibile che sia io!), e di nuovo giù.
Andiamo a ripescare il sentiero lasciato all'altezza della Bocchetta di Rognoi, e puntiamo verso una cascina in pietra: sulla cartina, porta il nome di Crapia. Da lì andiamo verso l'Alpe Lòcia, dove diverse cascine sono ormai distrutte. Scendiamo poi verso Rienza, attraversando un piacevole sottobosco, in cui il sentiero s'abbassa velocemente per mezzo di ripidi e continui trnantini. Da Rienza il sentiero verso Mosciöi è una passeggiata tranquilla; infine, da Mosciöi a Costapiana bisogna ancora mettere in conto un paio di lunghe scalinate, con numerosi gradini stretti che, dopo tutto il giro appena descritto, non possono che farsi sentire sulle nostre ginocchia.
Insomma una gita lunga e impegnativa, ma appagante sotto tutti i punti di vista. Consiglio di prevedere liquidi da portare appresso: dall'Alpe di Bardughè al Madone non c'è modo di riempire borracce, ma dal Madone a scendere se ne trova. Intuitivamente, ma è solo un mio parere, consiglierei inoltre di fare il giro nel senso da me descritto: nell'altro senso, rischia di scoraggiare in fretta!
Ottima, splendida giornata per andare a trovare il nostro vecchio amico Pizzo di Vogorno, e per conoscere il suo dirimpettaio Madone.
L'idea è quella di evitare di tornare sui nostri passi, e per questo motivo decidiamo pel percorso sottodescritto: un lungo e affascinante circuito alle porte della Val Verzasca!
Da Costapiana all'Alpe di Bardughè la salita avviene piacevolmente, sia per la temperatura che per le caratteristiche del sentiero, ben ripartito su tornanti che portano velocemente in quota senza difficoltà. E poi... beh, basta voltarsi per lasciarsi sempre sorprendere dal panorama! Laghi e cime si fanno sempre più visibili, man mano che saliamo, e ci piace pensare che "gh'em propri 'n gran bel Tésin".
Dall'Alpe di Bardughè al Pizzo di Vogorno il sentiero è finalmente sgombro dalla neve, e l'ascesa, marcata in blu, è assolutamente priva di punti critici, né il dislivello (mancano 800 metri circa) si fa sentire. Al pizzo (raggiunto in quattro ore da Costapiana) ci fermiamo un attimo per sgranocchiare qualcosa. Il panorama è sempre splendido, ma la nostra attenzione si concentra sulla cima lì vicino: il Madone.
Stimiamo che dal pizzo al Madone ci vorranno sì e no un paio d'orette (e così sarà): si tratta di scendere un pezzo, prendere il sentiero che attraversa la Pianca, passando davanti alla Bocchetta di Rognoi, e di nuovo risalire in vetta. Fino alla bocchetta il sentiero è relativamente ben segnato, ma da lì in poi si cammina praticamente solo a traettorie; si giunge fin sotto la cupola rocciosa del Madone, e lasciamo lì i bastoni per avere il pieno utilizzo delle mani; la piccola scalata non è difficile: vi si trova infatti un canaletto che fa intuire una possibile ascesa. Panini, foto, libro di vetta (tra l'altro, se trovate scritte in dialetto, in qualche quaderno, è possibile che sia io!), e di nuovo giù.
Andiamo a ripescare il sentiero lasciato all'altezza della Bocchetta di Rognoi, e puntiamo verso una cascina in pietra: sulla cartina, porta il nome di Crapia. Da lì andiamo verso l'Alpe Lòcia, dove diverse cascine sono ormai distrutte. Scendiamo poi verso Rienza, attraversando un piacevole sottobosco, in cui il sentiero s'abbassa velocemente per mezzo di ripidi e continui trnantini. Da Rienza il sentiero verso Mosciöi è una passeggiata tranquilla; infine, da Mosciöi a Costapiana bisogna ancora mettere in conto un paio di lunghe scalinate, con numerosi gradini stretti che, dopo tutto il giro appena descritto, non possono che farsi sentire sulle nostre ginocchia.
Insomma una gita lunga e impegnativa, ma appagante sotto tutti i punti di vista. Consiglio di prevedere liquidi da portare appresso: dall'Alpe di Bardughè al Madone non c'è modo di riempire borracce, ma dal Madone a scendere se ne trova. Intuitivamente, ma è solo un mio parere, consiglierei inoltre di fare il giro nel senso da me descritto: nell'altro senso, rischia di scoraggiare in fretta!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)