Traversata Val di Moleno - Val Lodrino


Publiziert von Nando , 4. Juni 2010 um 22:31.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:29 Mai 2010
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione Rosso   Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 2 Tage
Strecke:Moleno - Monte Gaggio - Alpe Lai (pernotto) - Bolgri - Fronn - Visghed - Pianascio - Drosina di sopra - Drosina di sotto - Vercasca (pernotto) - Alpe Nuovo - Dureda - Ponn - Prosito
Zufahrt zum Ausgangspunkt:in auto o bus
Zufahrt zum Ankunftspunkt:in auto o bus
Unterkunftmöglichkeiten:bivacchi all'alpe Lai e all'alpe Vercasca
Kartennummer:CNS 276 (val Verzasca)

In queste valli di media quota, isolate e solitarie, si può camminare per ore, o giorni, senza incontrare anima viva. In primavera e in autunno si può godere della particolare bellezza dei colori; in estate si patisce un po' il caldo, ma la presenza del torrente, specie in val di Moleno, permette bagni rinfrescanti in alcune bellissime pozze. L'escursione descritta non è particolarmente impegnativa, anche se il sentiero di fondovalle della val Lodrino, pur ben tenuto, ha qualche tratto un po' esposto e la salita all'alpe Vercasca si svolge su una traccia ripida e non sempre evidente. 

Primo giorno. Siamo partiti poco dopo le 19 da Moleno. La prima parte della salita, fino al bivio di monte Gaggio, è piuttosto ripida. Poi il percorso spiana e si segue il fondovalle, con qualche saliscendi, fino al ponte presso l'alpe Ripiano, situato in bellissima posizione esattamente nel punto in cui la valle diventa pianeggiante. Passati sull'altro lato, si sale nella faggeta fino all'alpe di Lai, dove si trova un accogliente bivacco (camino, gas, coperte). Noi siamo arrivati all'imbrunire, nell'aria umida della sera. Poco dopo si sarebbe scatenato un temporale.

Secondo giorno. Da Lai si torna indietro fino quasi al bivio dell'alpe Gaggio. Poco prima si incontra (vedi CNS) la deviazione per Bolgri. Da lì, si raggiunge in piano Paron, dove si riincontra il sentiero principale proveniente da Gaggio. Si sale quindi ripidamente a Fronn, situato su un poggio in eccezionale posizione panoramica. Da qui si scende brevemente a una selletta da cui si risale seguendo le indicazioni per Visghed, dove si arriva con qualche tratto ripido. Dall'alpe di Visghed a Pianascio il sentiero, non più segnalato ma sempre evidente, si snoda poco sotto la cresta, con qualche saliscendi. Dall'aerea alpe di Pianascio la discesa in val Lodrino porta in un ambiente sempre più ombroso, fino all'umido catino del  fondovalle. Qui occorre guadare il torrente (il ponte presso Drosina di sotto è crollato alcuni anni fa), operazione che potrebbe creare qualche problema in caso di piena. Noi siamo passati in periodo di disgelo primaverile, ma con tempo sostanzialmente asciutto, e il guado era comunque abbastanza agevole. In caso di forti piogge, la situazione potrebbe però essere diversa. Passati sull'altro lato, si oltrepassa Drosina di sotto e si scende fino all'altezza del ponte q.1142. Qui si gira a sinistra (ometti) e si prende la traccia, non sempre marcata (qualche albero caduto) che sale ripidamente nella Valegia Scura. Qualche attenzione va prestata nell'attraversamento di un canale dove il sentiero è crollato (conviene passare il canale qualche metro sotto rispetto al punto dove passava il sentiero e poi risalire sull'altro lato dove la traccia torna evidente). Oltrepassata, a q.1500 circa, la deviazione orizzontale per l'alpe Matro, il sentiero diventa più dolce e l'ambiente più aperto, fino ad arrivare alla bellissima alpe Vercasca, dove si trova un ottimo bivacco del patriziato di Lodrino (lasciare pulito e rispettare questo bellissimo posto!), dove ci si può finalmente riposare. La tappa è infatti piuttosto faticosa (o almeno lo è stato per noi!).

Terzo giorno. Soltanto discesa, finalmente. Tornati al ponte q.1142, si scende lungamente per il fondovalle della valle di Lodrino, molto più chiusa e incassata della val di Moleno, ma (forse proprio per questo) ugualmente suggestiva. Degno di nota è il passaggio dello Sprugh di Spruera, dove il sentiero è in parte scavato nella roccia. Arrivati a Ponn, si scende poi velocemente a Prosito, da dove con 2 km di strada asfaltata (o col postale) si può tornare a Moleno a riprendere l'auto. Anche in tutta questa tappa i sentieri non sono segnati; pertanto occorre prestare attenzione ad alcuni bivi, peraltro indicati correttamente sulla CNS. 


Tourengänger: Nando, Marco "CP"


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