Bec d'Ovaga/Res 1623m - Monte Tovo 1554m - Il Pizzo 1192m - Cima Viola 1036m (Valsesia)
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Dopo due ore di macchina arrivo all'Alpe Casavei, sopra a Crevola di Varallo, dove termina la strada asfaltata. Seguo le indicazioni per il Bec d'Ovaga seguendo una monotona sterrata (sentiero 605) fino all'Alpe Campo. Da qui si dirama un sentiero sulla sinistra molto ben segnato e battuto, (ci sono persino segnati i nomi dei vari ruscelli che si incrociano); attraverso anche l'Alpe la Res con la sua cappelletta e continuo a salire sempre in mezzo al bosco. Il sentiero qui inizia una serie di tornanti che si ripetono fino al Rifugio Spanna Osella. negli ultimi 50 metri prima del rifugio ancora un pò di neve a chiazze che non dà fastidio. Una volta al rifugio in 5 minuti di salita senza difficoltà si arriva in cima al Bec d'Ovaga, uno spettacolo!!! posizione spaziale, il Rosa in primo piano (anche se da questa prospettiva non sono abituato a vederlo); in cima croce e libro di vetta. Dopo circa 15 minuti la cima comincia a diventare veramente troppo affollata per i miei gusti, quindi malgrado il panorama mozzafiato decido di pranzare al vicino, ma più basso Monte Tovo, che ovviamente è tutto solo per me. ridiscendo per un pò, anche oltre al rifugio e ad un tornante del sentiero lo abbandono attraversando tutto il versante del Bec d'Ovaga in mezzo a ontanelli e chiazze di neve fino a portarmi sulla cresta Nord; la percorro facilmente per poi risalire brevemente sul Monte Tovo a 1554m; Panorama pressochè identico al Bec ma molto più appartato! consumo il mio pasto e intercetto le altre due mete che mi ero prefissato. Ripercorro il traverso, questa volta più in basso e sono costretto a mettere le ghette perchè a tratti la neve è ancora alta, fino ad incrociare il sentiero fatto in salita; lo percorro fino appena sopra all'Alpe la Res per poi prendere la deviazione per la Sella Fajel (sentiero 604). Il sentiero è segnato ma molto meno battuto del precedente; una volta arrivato alla sella, ad un nuovo incrocio, seguo a sinistra le indicazioni per Il Pizzo (sentiero 603a) che lungo una sterrata in leggera discesa mi porta all'Alpe Baite e da quì sul sentiero 601 alla Sella Gamarra; ora si risale sempre su sentiero lungo tutta la dorsale boscosa portandosi sempre più a Nord. Finalmente si intravede Il Pizzo, nell'ultimo tratto c'è da disarrampicare una paretina un pò esposta aiutati da due corde (una catena e una corda metallica); in caso di ghiaccio, neve o rocce bagnate bisogna fare molta attenzione; ultima salita anche qui con catena, qui non indispensabile, e sono in vetta anche al Pizzo a 1192m; In cima vi è una bandiera metallica e il libro di vetta; bella cimetta, nonostante la quota merita una visita, soprattutto per quel passaggio su corde divertente. Ripercorro i miei passi fino alla Sella Fajel e abbandono nuovamente il sentiero per salire l'ultima vetta. Seguo tutta l'ampia e comoda dorsale boscosa (faggeta) salendo su quota 1190m e aggirando quota 1115m a destra (due gobbe) fino a scendere ad una selletta per poi risalire dalla parte opposta fino a Cima Viola (ultima elevazione della cresta), quota 1036m. In cima vi è una scritta in blu della cima e un ometto molto spartano. Cima con vista zero, interamente nel bosco. Scendo dritto per dritto direzione Alpe Casavei (SudEst) lungo il ripido bosco fino ad incrociare il sentiero 604 che mi fa chiudere l'anello. Escursione bellissima, fino al Bec battutissimo e zero difficoltà, il resto della gita si sviluppa ogni tanto senza sentiero ma con nessuna difficoltà; unico pezzo dove fare attenzione è il tratto attrezzato appena prima del Pizzo, ma in caso di roccia asciutta con cautela non è niente di che.
Tempo di salita al Bec d'Ovaga: circa 1h 45 min
Tempo totale in cammino: 4h 40min
Sviluppo: 13.5Km
Dislivello+-: 1091m
Tempo di salita al Bec d'Ovaga: circa 1h 45 min
Tempo totale in cammino: 4h 40min
Sviluppo: 13.5Km
Dislivello+-: 1091m
Tourengänger:
fabioadx

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