Res o Bec d'Ovaga (1631 m)
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Finalmente il meteo, pur nella massima incertezza, sembra concedere una mattinata di sole e così decidiamo di approfittarne. Si tratta di un'escursione dal significato particolare per me e Sara, è la prima escursione da marito e moglie (sabato ci siamo sposati)!
Scelgo un itinerario breve, fattibile in mezza giornata in modo da evitare i temporali pomeridiani, ma che ci consenta comunque di vedere luoghi nuovi.
La Bec d'Ovaga è una delle cime più famose della bassa Valsesia, zona che conosciamo pochissimo, e in giornate limpide (purtroppo non oggi) offre panorami eccellenti sul Rosa e sulle vette circostanti.
Con noi c'è anche mio fratello
Ricc, che torna in montagna dopo quasi tre mesi di "digiuno". Partiamo alle 9 esatte dall'Alpe Casavei, e imbocchiamo il comodo sentiero ben indicato dalle paline segnavia.
Il tempo pare ottimo, il cielo è tutto azzurro, l'aria limpida e la temperatura gradevole.
Dopo una breve salita nella verde faggeta primaverile sbuchiamo su una strada sterrata, che seguiamo fino a raggiungere l'Alpe Campo (0 h 45). Qui ricomincia il sentiero, sempre largo ed ottimamente indicato, che in pochi minuti ci porta alla cappelletta dell'Alpe Pastore (1 h 00), dove una bella fontana consente di fare scorta d'acqua.
Come sempre
Ricc ci mette un pò a carburare, ma finalmente dopo una prima ora di cammino a ritmo di bradipo inizia ad aumentare l'andatura.
L'ultima parte dell'escursione è senz'altro la più bella: il sentiero sale a tornanti verso il soprastante Rifugio Spanna, in un bosco sempre più rado e con un panorama sempre più ampio.
Raggiunto il Rifugio (1 h 40), in pochi minuti di sentiero tra facili roccette si raggiunge la vetta della Bec d'Ovaga (chiamata anche Res, 1 h 45).
Purtroppo la perturbazione prevista per il pomeriggio sta arrivando con grande anticipo e le vette circostanti, Rosa compreso, sono quasi tutte incappucciate dalle nuvole.
Firmiamo il libro, scattiamo un po' di foto e mangiamo piuttosto rapidamente per iniziare la discesa prima che le minacciose nuvole nere arrivino sopra le nostre teste.
Per scendere seguiamo esattamente lo stesso percorso di salita. Poco prima dell'Alpe Pastore si incontra un bivio che consente di prendere un sentiero alternativo a sinistra per rientrare a Casadei, ma noi preoccupati dal cielo preferiamo ripetere il percorso di salita.
In realtà, pur con un cielo minaccioso, il sole ci accompagna per tutta la discesa e arriviamo alla macchina (3 h 15) senza aver intravisto la minima goccia d'acqua.
Escursione da ripetere con più calma in una giornata limpida, per ammirare lo strepitoso panorama che oggi abbiamo solo in parte visto.
Scelgo un itinerario breve, fattibile in mezza giornata in modo da evitare i temporali pomeridiani, ma che ci consenta comunque di vedere luoghi nuovi.
La Bec d'Ovaga è una delle cime più famose della bassa Valsesia, zona che conosciamo pochissimo, e in giornate limpide (purtroppo non oggi) offre panorami eccellenti sul Rosa e sulle vette circostanti.
Con noi c'è anche mio fratello

Il tempo pare ottimo, il cielo è tutto azzurro, l'aria limpida e la temperatura gradevole.
Dopo una breve salita nella verde faggeta primaverile sbuchiamo su una strada sterrata, che seguiamo fino a raggiungere l'Alpe Campo (0 h 45). Qui ricomincia il sentiero, sempre largo ed ottimamente indicato, che in pochi minuti ci porta alla cappelletta dell'Alpe Pastore (1 h 00), dove una bella fontana consente di fare scorta d'acqua.
Come sempre

L'ultima parte dell'escursione è senz'altro la più bella: il sentiero sale a tornanti verso il soprastante Rifugio Spanna, in un bosco sempre più rado e con un panorama sempre più ampio.
Raggiunto il Rifugio (1 h 40), in pochi minuti di sentiero tra facili roccette si raggiunge la vetta della Bec d'Ovaga (chiamata anche Res, 1 h 45).
Purtroppo la perturbazione prevista per il pomeriggio sta arrivando con grande anticipo e le vette circostanti, Rosa compreso, sono quasi tutte incappucciate dalle nuvole.
Firmiamo il libro, scattiamo un po' di foto e mangiamo piuttosto rapidamente per iniziare la discesa prima che le minacciose nuvole nere arrivino sopra le nostre teste.
Per scendere seguiamo esattamente lo stesso percorso di salita. Poco prima dell'Alpe Pastore si incontra un bivio che consente di prendere un sentiero alternativo a sinistra per rientrare a Casadei, ma noi preoccupati dal cielo preferiamo ripetere il percorso di salita.
In realtà, pur con un cielo minaccioso, il sole ci accompagna per tutta la discesa e arriviamo alla macchina (3 h 15) senza aver intravisto la minima goccia d'acqua.
Escursione da ripetere con più calma in una giornata limpida, per ammirare lo strepitoso panorama che oggi abbiamo solo in parte visto.
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