Piz Tuf (2833 m)
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Il Piz Tuf è una cima del gruppo del Piz Beverin, situata a sud-ovest rispetto allo stesso, tra il Tarantschun e il Bruschghorn.
Per una giornata uggiosa in Ticino e con precipitazioni in arrivo anche ad ovest e centro-nord della Svizzera la zona si rivela adeguata. Hinterrhein, Splugen ed Avers restano ancora troppo sul confine, con apporti umidi meridionali. La zona del Beverin è invece in un limbo.
Con un cielo velato ma non del tutto coperto, una discreta visibilità e soltanto una mezz'ora di nebbia durante la salita, godremo di condizioni al di sopra delle nostre aspettative.
Partiamo dopo le 08.00 da Lavanos, vicino al villaggio di Wergenstein dove è possibile lasciare l'auto. Con me ci sono Bettina e Liesje.
Mettiamo gli sci ai piedi subito dopo aver attraversato la strada. Saliamo a Dumagns seguendo la traccia invernale. Quindi curviamo a destra per l'Alp Tumpriv. Dietro all'alpe svetta il Tarantschun e alla sua destra il Piz Beverin.
Nella vasta velatura del cielo si intravvede il sole.
Raggiungiamo l'Alp Tumpriv e ci fermiamo per una pausa. Il terreno fin qui è tutto sommato discretamente innevato.
Alp Tumpriv (2190 m)

Ora proseguiamo per ampi pendii fino alla quota 2402 m. Qui la traccia si divide in 3: a sinistra conduce all'Alp Anarosa, a destra al Tarantschun e dritto alla nostra meta.
Per distrazione prendiamo la traccia a destra. Me ne accorgo presto ma quando tentiamo di ritornare su quella corretta ci sembra insensato aggirare il punto 2503 a sud (su ripido pendio). In realtà dovremmo perdere una quarantina di metri.
Restiamo alti e aggiriamo il punto 2503 m da nord, quindi intravvediamo una vecchia traccia che taglia le pendici del Tarantschun. Sarebbe corretta e diretta (difatti al ritorno la seguiremo). Sopraggiunge però la nebbia che ci impedisce di leggere il terreno e di capire se sia possibile seguire quella traccia. Pertanto tagliamo corto e decidiamo di perdere quota e di raggiungere la via invernale del Piz Tuf. La riprendiamo subito e, nella nebbia, risaliamo una costola rocciosa toccando il punto quota 2632 m. Presto la nebbia si dirada e diventa per noi semplice procedere verso il Piz Tuf le cui pendici sono ormai prossime.
Il Piz Tuf visto dalla quota 2632 m
Il Piz Tuf presenta una breve pala la cui pendenza raggiunge in alcuni punti i 35 gradi. Con un paio di conversioni perveniamo ad una sella lungo la cresta sommitale che seguiamo fino a che un terreno di roccette prossimo alla vetta ci impone di togliere gli sci. Proseguiamo a piedi per gli ultimi 10/15 metri fino alla vetta vera e propria che è dotata di omino di rocce.
Provo ad aprire il libro di vetta ma è completamente congelato, le pagine sono incollate tra di loro.
Liesje e Bettina mi raggiungono presto e ci fermiamo per mangiare. Arriva anche un po' di sole!
Vista verso il Piz Beverin

Per la discesa riusciamo a non dover ripellare: la traccia ufficiale che passa a sud del punto 2502 m la evitiamo tenendoci alti a ridosso del Piz Taratschun. C'è soltanto un punto in salita ma si tratta di pochi metri fattibili a scaletta. Per il resto ci facciamo una bella sciata sebbene la neve sia cartonata in vari punti.
Sul Taratschun ci sono due persone con lo snowboard (ciaspole per la salita) e una persona con le pelli. La neve sulle cime non è tanta ma nella parte tra i 2400 m e Dumagns c'è in discreta quantità e a tratti anche buona da sciare.
Chiudiamo il tour dopo un totale di sei ore e mezza pause incluse.
Per una giornata uggiosa in Ticino e con precipitazioni in arrivo anche ad ovest e centro-nord della Svizzera la zona si rivela adeguata. Hinterrhein, Splugen ed Avers restano ancora troppo sul confine, con apporti umidi meridionali. La zona del Beverin è invece in un limbo.
Con un cielo velato ma non del tutto coperto, una discreta visibilità e soltanto una mezz'ora di nebbia durante la salita, godremo di condizioni al di sopra delle nostre aspettative.
Partiamo dopo le 08.00 da Lavanos, vicino al villaggio di Wergenstein dove è possibile lasciare l'auto. Con me ci sono Bettina e Liesje.
Mettiamo gli sci ai piedi subito dopo aver attraversato la strada. Saliamo a Dumagns seguendo la traccia invernale. Quindi curviamo a destra per l'Alp Tumpriv. Dietro all'alpe svetta il Tarantschun e alla sua destra il Piz Beverin.
Nella vasta velatura del cielo si intravvede il sole.
Raggiungiamo l'Alp Tumpriv e ci fermiamo per una pausa. Il terreno fin qui è tutto sommato discretamente innevato.
Alp Tumpriv (2190 m)

Ora proseguiamo per ampi pendii fino alla quota 2402 m. Qui la traccia si divide in 3: a sinistra conduce all'Alp Anarosa, a destra al Tarantschun e dritto alla nostra meta.
Per distrazione prendiamo la traccia a destra. Me ne accorgo presto ma quando tentiamo di ritornare su quella corretta ci sembra insensato aggirare il punto 2503 a sud (su ripido pendio). In realtà dovremmo perdere una quarantina di metri.
Restiamo alti e aggiriamo il punto 2503 m da nord, quindi intravvediamo una vecchia traccia che taglia le pendici del Tarantschun. Sarebbe corretta e diretta (difatti al ritorno la seguiremo). Sopraggiunge però la nebbia che ci impedisce di leggere il terreno e di capire se sia possibile seguire quella traccia. Pertanto tagliamo corto e decidiamo di perdere quota e di raggiungere la via invernale del Piz Tuf. La riprendiamo subito e, nella nebbia, risaliamo una costola rocciosa toccando il punto quota 2632 m. Presto la nebbia si dirada e diventa per noi semplice procedere verso il Piz Tuf le cui pendici sono ormai prossime.
Il Piz Tuf visto dalla quota 2632 m

Il Piz Tuf presenta una breve pala la cui pendenza raggiunge in alcuni punti i 35 gradi. Con un paio di conversioni perveniamo ad una sella lungo la cresta sommitale che seguiamo fino a che un terreno di roccette prossimo alla vetta ci impone di togliere gli sci. Proseguiamo a piedi per gli ultimi 10/15 metri fino alla vetta vera e propria che è dotata di omino di rocce.
Provo ad aprire il libro di vetta ma è completamente congelato, le pagine sono incollate tra di loro.
Liesje e Bettina mi raggiungono presto e ci fermiamo per mangiare. Arriva anche un po' di sole!
Vista verso il Piz Beverin

Per la discesa riusciamo a non dover ripellare: la traccia ufficiale che passa a sud del punto 2502 m la evitiamo tenendoci alti a ridosso del Piz Taratschun. C'è soltanto un punto in salita ma si tratta di pochi metri fattibili a scaletta. Per il resto ci facciamo una bella sciata sebbene la neve sia cartonata in vari punti.
Sul Taratschun ci sono due persone con lo snowboard (ciaspole per la salita) e una persona con le pelli. La neve sulle cime non è tanta ma nella parte tra i 2400 m e Dumagns c'è in discreta quantità e a tratti anche buona da sciare.
Chiudiamo il tour dopo un totale di sei ore e mezza pause incluse.
Tourengänger:
Michea82

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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