Vogogna 220m - Capraga 951m - Curt Lùar 1005m


Publiziert von imerio , 6. Februar 2025 um 19:17. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 4 Februar 2025
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1078 m
Strecke:Ad anello come da waypoint
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Vogogna si raggiunge percorrendo la A26 e poi la E62 uscendo allo svincolo di Premosello Chiovenda.

   
 

Bucolici alpeggi nella selvaggia Val Grande

           Vista da Imerio   -    (Imerio)    
 

Oggi finalmente riesco a portare i miei compagni in zona Val Grande, scegliendo come meta i selvaggi versanti posti a destra della Val d’Ossola (andando verso nord), che vanno da Candoglia a Vogogna: zone molto aspre e povere di acqua, quando il periodo migliore per visitarle è  proprio l’inverno, dove i boschi sono spogli e non si soffre il caldo estivo.
La nostra meta è il raggiungimento degli alpeggi in zona Capraga (sopra Vogogna e Premosello Chiovenda), dove qualche anno fa è stato girato il film «La Terra Buona» e dove sono stato a marzo ‘23 con Fabrizio e Luigi.
Questa volta siamo in otto e partiamo da Vogogna seguendo un percorso che abbiamo tracciato su Orux e che seguiamo fedelmente: la descrizione dei sentieri percorsi è riportata sinteticamente qui sotto.

Tratta Vogogna - Alpe Pianoni: si parte da Vogogna e si passa di fianco al Castello seguendo le indicazioni per Genestredo e, poco dopo il piccolo borgo, inizia la lunga e ripida salita nel bosco che fa guadagnare 700 m di dislivello arrivando ai ruderi dell’Alpe Pianoni, immersa ne bosco. Nella prima parte del sentiero, appesi agli alberi ci sono una numerosa serie di piccoli cartelli in legno riportanti alcune massime;  Il sentiero è sempre evidente, tranne in un punto dopo un enorme traliccio dove, ad una sorta di bivio, occorre andare a sinistra (difficoltà T2).

Tratta Alpe Pianoni Capraga: intercettato il sentiero che proviene da Capraga, per raggiungerla si va a destra seguendo un traverso che compie alcuni saliscendi. Il sentiero presenta un paio di passaggi con catene (utili in caso di ghiaccio) e alcuni alberi caduti che bisogna superare, ma non presenta esposizione e non è molto lungo (difficoltà T3).

Tratta Capraga - Curt Lùar: è la tratta più bella e facile del percorso perché attraversa alcuni bucolici alpeggi (Capraga, Sasso Termine, Curt Lùar, Biogno) seguendo una comoda stradina; da Sasso Termine si prosegue poi per Curt Lùar(tratto assolutamente consigliabile) seguendo un bellissimo e facile traverso che porta al piccolo alpeggio posto in una posizione veramente spettacolare, da dove si possono ammirare i selvaggi contrafforti rocciosi che vanno dal Pizzo delle Pecore alla Cima Salere tutto il gruppo del Proman: un vero spettacolo! (difficoltà (T1 e T2).

Tratta Biogno - Colloro: bella discesa su comoda mulattiera che in circa 20 minuti porta al bel nucleo di Colloro, raggiungibile anche in auto da Premosello Chiovenda (difficoltà T2).

Tratta Colloro - Vogogna: trattandosi di un sentiero che collega due paesi importanti, mi aspettavo una larga e comoda mulattiera, invece ci siamo trovati a percorrere un lungo ed impegnativo traverso con dei tratti anche in salita, che attraversa nel bosco tutta una serie di contrafforti rocciosi non banali, dove alcuni passaggi esposti sono attrezzati con delle corde che aiutano a scendere. E’ un tracciato faticoso situato in un ambiente selvaggio e roccioso, dove l’attenzione deve essere sempre alta e da affrontare in condizioni di asciutto (difficoltà T3+).

Per la serie «com'è piccolo il mondo», durante la sosta pranzo a Biogno è arrivata una coppia (Rosanna e Maurizio, marito e moglie) che si è messa poco distante da noi e, dopo che abbiamo «familiarizzato», ci siamo riconosciuti in quanto il 18.10.2022 ci eravamo trovati insieme a pernottare al Bivacco Mottac, quando con Mario avevo fatto il giro dell’Alpe Ragozzale, è stato proprio un simpatico incontro.
Il giro di oggi è stato coronato da una giornata dal clima stupendo e penso che ai miei compagni sia piaciuto il selvaggio «ambiente Valgrandino», che abbiamo assaporato pienamente nella salita del bosco per arrivare all’Alpe Pianoni e nel lungo ed adrenalinico traverso per tornare a Vogogna; spettacolare anche la vista di cui abbiamo goduto a Curt Lùar, un posto davvero «alla fine del mondo» e con una vista spaziale.
Anche dal punto si vista dell’impegno fisico il giro di oggi non è stato male, visto che abbiamo superato un dislivello di circa 1100 m camminando 6 ore per uno sviluppo di 11 km con lo zaino discretamente pieno, e quindi: alla prossima avventura in Val Grande!


 
 

                                                               

  Video                                                                                    Percorso Interattivo

 
 
 
   
 

           Vista da Giorgio   -    (giorgio59m)         

Per questa escursione ci affidiamo all'amico Imerio, che conosce le zone oltre ad essere un grande malato di Val Grande.
Per noi è tutto nuovo, quel che conosco della Val Grande lo devo proprio agli amici Malnat, e devo proprio confermare che non finisce di stupire.
Il percorso che ha scelto Imerio è semplice sulla carta, un bel giro di alpeggi esposti principalmente a sud su altitudini decisamente modeste, non oltre i mille metri.
Ma la selvaggia Val Grande non mancherà di stupire anche stavolta.
Partiamo da Vogogna, un del paesino lungo la via Nazionale e le sponde del fiume Toce.
Già qui resto colpito, è ricco di storia, ha un castello ed una torre Longobarda che lo sovrastano.
La salita fino a Pianoni è un tiro verticale, in effetti su questo tratto si sviluppa  il Vertical di Vogogna che parte dal paese e raggiunge l'Alpe di Sui a 1250mt.
La traccia di Imerio prevede di salire solo fino a Pianoni, comunque in 2km si raggiungono i 920mt di Pianoni.
Dal paese a Genestredo un largo sentiero su gradoni di pietra, a Genestredo inizia il sentiero che sale ripido con vari e corti zig-zag.

Nel primo tratto e fino alla Baita di Angelo a 550mt sono posti dei simpatici messaggi scritti su tavola di legno, visitiamo l'esterno della baita dove scherzosamente c'è anche un vecchio telefono a rotella.
Si riprende a salire e la pendenza non molla, il sentiero è ben visibile anche se pieno di foglie di castagno. 
Sul percorso e sempre nel bosco si incontrano gruppi di baite, anche 3-5 costruzioni ormai in rovina, un chiaro segno che in passato questo ripido costone era molto vissuto.
Raggiunta la località Pianoni a 920mt incontriamo la palina, proseguendo in salita si sale all'Alpe Sui, mentre noi deviamo a destra (Est) dove inizia un lungo traverso verso Capraga.
Imerio ci avverte che troveremo un breve tratto assicurato con catena, per noi è in discesa, che supera un tratto roccioso, non è esposto e passiamo tranquilli.
Questo traverso ci permette di vedere verso valle, purtroppo non vediamo i laghi immersi nella foschia.
Poco prima di Capraga ci tocca superare un grosso tronco di betulla abbattuto, in un  punto poco felice, si supera un pò a fatica abbracciando il grande tronco, Imerio commenta : quando si dice amare la natura.
In breve siamo alle baite basse di Capraga, tutte ben sistemate, anche grazie alla strada di servizio, e situate in una posizione fantastica.
Qui facciamo la nostra pausa merenda, al sole e con le grandi cime imbiancate del vallesano proprio di fronte a noi.
Riprendiamo il cammino sulla VASP, passiamo dal centro di Capraga e da qui proseguiamo verso Sasso Termine.
La VASP diventa uno sterrato, ma sempre largo e semplice, molto in breve siamo a Sasso Termine, mi aspettavo un qualcosa di roccioso, invece è un altro nucleo di baite molto compatto con le strette viuzze che lo attraversano, purtroppo tutte le baite sono in cattivo stato, tetti cadenti e muri crollati che lasciano intravvedere oggetti di uso giornaliero dei tempi passati. Solo pochissime baite sono state ripristinate, sembra un villaggio fantasma.
Proseguiamo in piano su buon sentiero che affianca un muro a secco, sbuchiamo in una grande radura tra prato e ginestre, un bel punto panoramico verso la valle ed il versante opposto, direi proprio il punto più bello ed interessante della giornata.
Proseguiamo ancora in piano per raggiungere le baite di Curt Luar, sembra evidente che sono utilizzate dai pastori nei periodi estivi.
Dopo una breve pausa, decidiamo di non scendere all'alpe Ludo Termine situata una ottantina di metri in basso, ma immersa nel bosco, quindi torniamo indietro per un seconda pausa nel punto panoramico, per poi proseguire e tornare a Sasso Termine.
Qui seguendo le bollature scendiamo sul sentiero A36 verso San Bernardo, discesa veloce, ritroviamo la strada asfaltata che attraversiamo e proseguiamo su sentiero fino all'Oratorio di San Bernardo, qui troviamo i cartelli che indicano gli ambienti dove è stato girato il film La terra buona, un film interessante che è possibile vedere interamente gratuitamente su YouTube.
Dalla chisetta ci spostiamo di poco verso Biogno, dove Imerio conosce un bel posto assolato dove pranzare.
Il pranzo è sempre un bel momento di relax e di condivisione, ci godiamo il momento e la gioia della giornata all'aperto. Ci raggiungono due escursionisti che scopriranno esserci già incontrati con Imerio in un noto rifugio della Val Grande.
Dopo ben due ore di stupendo relax, ci mettiamo in cammino per scedere a Colloro, paesino raggiunto dalla strada con libero accesso.
Seguendo le indicazioni prendiamo per Vogogna, e qui inizia la vera avventura della giornata.
Il primo tratto appena fuori Colloro è un bel sentiero largo che costeggia muri a secco per sostenere terrazzamenti (a proposito di questi terrazzamenti con muri a secco ne abbiamo visti per tutta la giornata, segno della fatica di chi ci viveva), poi si stringe sempre di più, troviamo vari passaggi attrezzati con funi e con catene, qualche tratto esposto da fare con attenzione, necessario per superare delle placche di roccia.
Incrociamo il sentiero che porta a delle pareti di arrampicata e finalmente scendiamo su largo sentiero sopra la Rocca Longobarda che emerge in alto sopra Vogogna, sicuramente una postazione di osservazione su tutta la vallata.
Visitiamo la parte visibile dei resti della rocca, quindi discesa ripida e rapida a Vogogna, attraversiamo il bel centro storico per raggiungere il parcheggio, dove dopo esserci cambiati facciamo il brindisi finale con birrozzo ad un bar pasticceria.
Guardando dal basso il versante esplorato ci si rende conto di quanto l'ambiente sia aspro e selvaggio.
La Val Grande non cesserà mai di svelare tutti i suoi angoli ed i suoi misteriosi sentieri. 
 

 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy   -    (gimmy)


  quest'oggi siamo in valgrande , Imerio ha pianificato un giro per la valle è gli alpeggi, della zona ,non mi divulghero molto nel percorso visto che è già stata data una specifica ben dettagliata dagli amici nelle relazioni che mi precedono 
giro che si è dimostrato impegnativo , nel primo pezzo che ci ha portato dai 200  metri  circa di Vogogna a quota 950 , tutto nel bosco e tutto in pendenza niente male, e bello lunghettol ili ritorno con alcuni passaggi da attenzionare ,anche se per la verità ci sono corde e catene nei punti  più tecnici,
Giornata meteo soddisfacente  ,e gruppo come al solito molto in sintonia


CIAO ALLA PROSSIMA



 

7
 
   
 

            Vista da Francesco    -    (Francesco)


Questo versante della val Grande,non lo conoscevo affatto.
Sono rimasto stupito dalla bellezza dei luoghi,anche se a dire il vero,molti alpeggi e baite sperduti nei boschi sono stati abbandonati e soffocati dalla vegetazione,dove ora è rimasto solamente il triste ricordo della trascorsa vita rurale degli alpigiani.

Lungo il percorso,il prevalenza boschivo,soprattutto ricco di  piante di castagno e betulle,muretti a secco qua e la come sostegno dei terreni irti e franosi catturano il nostro interesse.

Attraversiamo alpeggi tenuti molto bene,nel borgo di Capraga  sono tutte baite riattate e curate,è anche vero che una strada privata serve la zona,rendendo tutto molto più facile.

Due baitele una accanto all'altra  e una stalla,a ridosso di un'erboso pendio ,segnano la vita alla Curt Lùar,da qui noi torniamo indietro fino a Biogno,il set del lungometraggio "La terra buona".

In questa bellissima e panoramicissima alpe,sostiamo a lungo, dando adito al convivio e all'allegria che sempre ci contraddistingue e ci unisce.

Sono le ore 14:00,a questo punto ci avviamo verso Vogogna,passando prima da Colloro e dopo qualche km,dalla famosa Rocca.

Chiudiamo questa gita,al solito bar.

Grazie a tutti per la compagnia.

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :  11.0 Km totali, 8h:45m totali,  2:25 di cammino
Andata :  2.1 Km, 2:10 lorde, 5m soste a Pianoni
 2.8 Km, 2:50 lorde, 5m soste al Capraga
 3.4 Km, 3:10 lorde, 15m soste a Sasso Termine
 4.3 Km, 3:30 lorde, 15m soste a Curt Luart
 5.8 Km, 4:30 lorde, 30m soste a Biogno  
Ritorno :  3.7 Km, 0:30 lorde, 10m di errore a Colloro
 4.5 Km, 1:55 lorde, 10m alla Rocca Longobarda a Vogogna
 5.3 Km, 2:20 lorde, 15m al parcheggio
Dislivello :  780 mt di assoluto
 1080 mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona sul percorso
Partecipanti :

 Imerio, Gigi, Giordano, Paolo, Giorgio, Gimmy,  Angelo, Francesco

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito         (ESC 569)

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