Alla ricerca del sentiero per La Balma - Valgrande


Publiziert von atal , 1. Mai 2016 um 15:52.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:20 April 2016
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m

Come ho voluto chiarire fin dal titolo, resti del sentiero non ne ho trovati e non sono arrivato all'alpe La Balma. Ho deciso di pubblicare comunque il resoconto dell'escursione perché potrebbe essere utile a quei pochi "conquistatori dell'inutile", o aspiranti tali, che - come il sottoscritto - si ostinano a cercare i percorsi di un tempo, non troppo lontano, in cui ripidi versanti contesi alle ginestre e ai rovi erano risorse...

La Balma in questione è un piccolo alpeggio non nominato ma quotato 1415 m sulla vecchia mappa IGM, situato sul ripido e selvaggio versante sud del Pizzo Lacina: balze rocciose, magri e scoscesi pascoli adatti solo al bestiame minuto. Come i vicini Vallard, Bèula e Ludo Alboc, La Balma rappresenta, per ubicazione e scomodità di accesso, un esempio estremo di alpicoltura in questo angolo delle prealpi Lepontine che, pur non facendo parte della Valgrande in senso strettamente geografico, è comunque tutto compreso nei confini del parco nazionale e, in quanto a isolamento, non ha nulla da invidiare a certe aree poste all'interno del bacino imbrifero del Rio Valgrande.

Secondo la carta IGM, il sentiero per La Balma si stacca da quello per Ludo Alboc sulla destra idrografica del canale della Colmetta a 1075 m di quota. Il dato è ricavato dalla lettura delle curve di livello ed è diverso dalla quota 1020 m, che sulla mappa appare nelle immediate vicinanze e che risulta incompatibile con le curve stesse. Il sentiero per La Balma attraverserebbe quindi il canale che scende della Colmetta ad una quota superiore rispetto al sentiero per Ludo Alboc.
 
Avvertenze
In questi ambienti è sempre consigliabile portare uno spezzone di corda. Utili anche cesoie e guanti anti-spine se si vuole "liberare" qualche passaggio.
Anche se si conosce già la zona, le difficoltà principali sono quelle legate all'orientamento. Le carte topografiche (attuali e passate) non rendono conto minimamente della complessità del versante.

Il percorso
Dal bosco sopra Ludo Termine, mi alzo rispetto alla traccia per Ludo Alboc intorno ai 1075 m, cioè alla quota corrispondente al bivio secondo la vecchia mappa. In effetti, solo pochi metri sopra il sentiero già noto, si incontrano dei tagli che portano a salire diagonalmente sul fianco destro del vallone della Colmetta in direzione NO. Dopo essere passato al di sopra di una giavina, la traccia, anziché portare in direzione del canale, se ne allontana per risalire il versante con dei tornanti: si tratta evidentemente di un percorso che porta verso la zona di Pra d'Gatt, alternativo rispetto al sentiero della dorsale, e che nulla ha a che vedere con i tracciati delle vecchie carte...
 
Giunto intorno a quota 1260 m, scendo in un ripido pendio tra massi franati e alberi caduti fino a raggiungere il fondo del canale della Colmetta, che attraverso circa un centinaio di metri sopra il noto passaggio obbligato che si incontra sul sentiero per Ludo Alboc. Giunto in sponda sinistra, con un breve traverso mi porto su terreno più agevole e risalgo il versante alla mia sinistra in prossimità di una dorsale secondaria, fino a raggiungere uno spiazzo di terra rivoltata dai cinghiali a circa 1250 m di quota. Mi separa da La Balma (almeno) un ripido canalino che da qui mi pare insuperabile, ho perso ogni punto di riferimento visivo e non ho trovato alcuna traccia. Ridiscendo la dorsale appena salita per individuare almeno un elemento del paesaggio che mi aiuti a capire dove mi trovo rispetto al percorso per Ludo Alboc, che in linea d'aria non dovrebbe essere lontano...
Intorno ai 1190 m riesco ad attraversare il profondo canalino a Est della dorsale risalita e poi discesa, portandomi su un pendio roccioso che attraverso fino a raggiungere un successivo canalino. Attraversato anch'esso all'incirca alla medesima quota del precedente, proseguendo sempre verso Est mi ritrovo sul sentiero per Ludo Alboc (tagli), nei pressi dell'attraversamento del canale di Vallard. Proseguo fino all'Alpe Bèula, per vedere se - nei pressi dei ruderi - c'è qualche traccia da seguire per risalire il versante ed entrare così nel canale di Vallard ad una quota prossima a quella de La Balma. Anche qui la ricerca  si rivela vana e dopo circa un'ora di tentativi di salita respinti da una intricata e ripida boscaglia senza trovare neanche una traccia di animali, decido di lasciare perdere definitivamente.
La corda è nello zaino e, se volessi "forzare" qualche passaggio, probabilmente troverei il modo di scendere facendo qualche doppia ma è ormai è troppo tardi (poi dovrei trovare anche il modo di tornare indietro...) per ingaggiare un'altra lotta all'ultimo sangue con i noccioli... 

Discesa
Per il sentiero di Ludo Alboc, dove ci sono meno noccioli ma molti rovi. Arrivato a Ludo Termine Superiore scendo a Ludo Termine Inferiore e, prima di rimettermi in cammino verso Colloro, faccio una breve deviazione sul sentiero per l'Alpe In Vall per ammirare la bella cascata creata del torrente che scende nel canale della Colmetta. Scoprirò poi a casa che il GPS, in questo tratto, si è "inventato" un percorso che in realtà non ho fatto...
Poi, ritornato a Ludo Termine Inf. ritorno a Colloro seguendo il sentiero "alternativo" che attraversa il bosco verso sud, già noto dalle precedenti visite.

Riferimenti
http://www.in-valgrande.it/La-Balma-Vallard/La-Balma-Vallard.html
https://sites.google.com/site/itineralp/relazioni/alpe-vallard

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


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micaela hat gesagt:
Gesendet am 1. Mai 2016 um 19:19
Bravo "conquistatore dell' inutile"!
E' un piacere leggere del tuo andare alla scoperta di luoghi discosti e abbandonati.
Ciao, Micaela.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Mai 2016 um 19:55
Grazie Micaela del tuo commento.
Fa molto piacere sapere che ci sono delle persone a cui interessano anche queste esplorazioni senza riuscita. Poi, almeno per me, è comunque bello visitare questi posti perché sono la quintessenza della natura selvaggia alle nostre latitudini, in più hanno la straordinaria capacità di raccontarci quello che siamo stati, come Paese, fuori da musei e visite guidate.
Ciao e buone escursioni,
Andrea

jkuks hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2016 um 06:31
Bravo. Uscire dai sentieri. Cercare l'inutile, l'abbandonato, ciò che si è perduto. Tutto questo è poesia. Buona caccia.
Gianluca

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2016 um 13:07
Grazie Gianluca per il lusinghiero commento. Le tue parole, così come quelle di Micaela, mi danno la conferma che documentare queste esplorazioni, anche quando sono infruttuose, può avere un senso anche per altri. Avevo esitato prima di pubblicare questo resoconto...
Grazie ancora e buone escursioni,
Andrea

wildfrog hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2016 um 07:58
Sempre interessante (e intrigante) leggerti

Chissà perché solo in mezzo a quel meraviglioso inutile io mi sento veramente bene... Mah!

Saremo un po' strani :-)

Grande come sempre

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Mai 2016 um 13:14
Grazie wildfrog, per me sono gli ambienti migliori in cui ricentrarmi...
Buona Vagrande,
Andrea

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 2. Mai 2016 um 17:33
Niente è mai inutile, solo gran fatica e ricerca.
Complimenti

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Mai 2016 um 13:56
Grazie Roby, sono d'accordo, è che quando inizi a descrivere un'avventura così, che è rigenerante indipendentemente dall'esito, ci si chiede se qualcun'altro avrai mai interesse a leggerla...a quanto pare sì!
Ciao,
Andrea

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 3. Mai 2016 um 10:32
il massimo del ritorno al selvaggio, che dirupi e che difficoltà di terreno... compimenti per tutte le avventure/ricerche!!

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Mai 2016 um 14:08
Grazie Simone, tutti questi versanti esterni dei monti che racchiudono la Valgrande per me sono molto belli, soprattutto quelli esposti a sud: dirupati, selvatici, solari (quasi mediterranei). Inoltre racchiudono tracce di vita passata con collocazioni veramente impensabili, l'Alpe Vallard su tutte.

Buone montagne,
Andrea


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