Canalone Belasa al Moregallo
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Bella escursione vicino a casa svolta un sabato pomeriggio in compagnia di Zen.
Parcheggiamo attorno alle 14.00 in paese a Valmadrera e ci incamminiamo su bel sentiero privo di difficoltà fino alla sorgente Sambrosera. Da qui inizia la parte impegnativa del percorso: optiamo per salire al Moregallo tramite il Canalone Belasa, di cui ho letto alcune relazioni che mi hanno convinto a provare questa via.
La giornata non è particolarmente fredda e l'esposizione a Sud riscalda quanto basta per rendere la progressione molto piacevole.
Il canalone è interamente tracciato e bollato, ma in ogni caso è impossibile perdersi dato che la via di salita è una sola. Dopo una prima parte su sentiero, cominciano diverse paretine che è possibile sia arrampicare in libera sia risalire utilizzando le numerose catene con cui sono attrezzate (difficoltà valutabili attorno al II°, non è necessario assicurarsi - cosa che sarebbe peraltro difficile).
In un paio di punti abbiamo dovuto "mungere" la catena, in particolare in prossimità di una paretina di una decina di metri.
All'uscita dal canalone si presentano due opzioni: svoltare a sinistra come indicato dal cartello oppure risalire a destra su una traccia scoscesa e poco evidente; scegliamo di seguire i cartelli e con un breve zig-zag (contraddistinto nella parte terminale da un ultimo tratto attrezzato) raggiungiamo la piatta sommità del Moregallo, oggi abbastanza fangosa e con qualche residua chiazza di neve.
Ci concediamo una lunga pausa sorseggiando l'ultima birra natalizia della stagione e chiacchierando con due ragazzi giunti in vetta dalla cresta OSA.
Il panorama è decisamente scarso oggi e attorno alle 17 cominciamo la nostra discesa chiudendo l'anello procedendo in direzione est, per scendere dalla via Normale che si ricongiunge alla sorgente Sambrosera dopo un percorso piuttosto ripido ma mai esposto.
Parcheggiamo attorno alle 14.00 in paese a Valmadrera e ci incamminiamo su bel sentiero privo di difficoltà fino alla sorgente Sambrosera. Da qui inizia la parte impegnativa del percorso: optiamo per salire al Moregallo tramite il Canalone Belasa, di cui ho letto alcune relazioni che mi hanno convinto a provare questa via.
La giornata non è particolarmente fredda e l'esposizione a Sud riscalda quanto basta per rendere la progressione molto piacevole.
Il canalone è interamente tracciato e bollato, ma in ogni caso è impossibile perdersi dato che la via di salita è una sola. Dopo una prima parte su sentiero, cominciano diverse paretine che è possibile sia arrampicare in libera sia risalire utilizzando le numerose catene con cui sono attrezzate (difficoltà valutabili attorno al II°, non è necessario assicurarsi - cosa che sarebbe peraltro difficile).
In un paio di punti abbiamo dovuto "mungere" la catena, in particolare in prossimità di una paretina di una decina di metri.
All'uscita dal canalone si presentano due opzioni: svoltare a sinistra come indicato dal cartello oppure risalire a destra su una traccia scoscesa e poco evidente; scegliamo di seguire i cartelli e con un breve zig-zag (contraddistinto nella parte terminale da un ultimo tratto attrezzato) raggiungiamo la piatta sommità del Moregallo, oggi abbastanza fangosa e con qualche residua chiazza di neve.
Ci concediamo una lunga pausa sorseggiando l'ultima birra natalizia della stagione e chiacchierando con due ragazzi giunti in vetta dalla cresta OSA.
Il panorama è decisamente scarso oggi e attorno alle 17 cominciamo la nostra discesa chiudendo l'anello procedendo in direzione est, per scendere dalla via Normale che si ricongiunge alla sorgente Sambrosera dopo un percorso piuttosto ripido ma mai esposto.
Tourengänger:
Mezmerize

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