Anello Monte Moregallo


Publiziert von mibor , 27. April 2018 um 10:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:25 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m
Strecke:Valmadrera (fraz Belvedere) - Fonte Sambrosera - Bocchetta Sambrosera - Monte Meregallo - Sasso Preguda - Valmadrera
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS dello Spluga, uscita Valmadrera, seguire via xxv aprile fino all'incrocio con via Roma, poi via Roma fino ad incrociare via Manzoni sulla sinistra.

Quest'anno la voglia di camminare mi ha preso prima delle solite ferie estive, così ho convinto la famiglia (moglie e figlio undicenne) a partecipare a qualche uscita in giornata sulle prealpi vicine a casa, zone che per altro conosco pochissimo.

Dopo qualche giro 'preliminare' intorno ai Corni di Canzo nelle scorse settimane il menù di oggi prevede un anello sul Moregallo, non troppo lungo ma nemmeno troppo facile, non mi piace fare la coda sui sentieri. In più, almeno sulla carta, mi sembra il giro giusto per mettere un po' alla prova lo scarsissimo allenamento di tutta la famiglia.

Lasciamo l'auto a Valmadrera verso le 9:45 (tardi per i miei gusti, ma non volevo infierire) vicino alle scuole di via Leopardi, dove ci sono un po' di parcheggi abbastanza capienti: è un giorno festivo, c'è il sole e trovare posto più in alto non credo sia sperabile. 

Dal parcheggio in pochi minuti passiamo attraverso la frazione Belvedere e raggungiamo la Cappelletta VARS, dove parte dritto il sentiero 6/7 verso  la Fonte Sambrosera, ben segnalato  Si sale nel bosco per un sentiero sassoso molto ben tenuto e in poco più di un'ora si raggiunge la fonte, unica possibilità di rifornimento acqua su tutto il percorso. Lungo la salita si incontrano numerose 'casote', piccoli edifici rurali in pietra utilizzati in passato come ricoveri per la notte o come rifugi di emergenza, restaurati da volontari di Valmadrera.  

Dalla fonte si riparte seguendo le indicazioni per il Moregallo - Via Sambrosera (a destra della fonte) e poi subito a sinistra inizia la salita. Il sentiero, piuttosto ripido, è ben visibile e sale dentro il bosco risalendo la base di una parete di roccia decisamente verticale. Dopo circa 40-50 minuti si raggiunge un breve traverso pianeggiante che da accesso al canalone della bocchetta Sambrosera. Ci si muove tra i sassi e le roccette tipici della zona, in alcuni punti è necessario aiutarsi con le mani ma non ci sono difficoltà particolari, richiede solo un po' di allenamento data la pendenza abbastanza 'importante'. E' tutto al sole, in piena estate forse rischia di essere un po' troppo caldo.

Raggiungiamo la bocchetta dopo altri 50 minuti, ma con numerose fermate intermedie, le gambe sono quelle che sono e verso la fine penso che mio figlio non nutra buoni sentimenti nei miei confronti per averlo trascinato su questo percorso :-).... Comunque sia, ci fermiamo su un un fazzoletto di prato per una sosta e un panino: la cima del Moregallo è vicinissima ma non mi sembra il caso di insistere senza aver prima concesso un po' di riposo ai gitanti.

Una volta rifocillati ripartiamo prendendo la traccia che sale verso la cima sulla sinistra indicata dalla palina. In realtà le tracce sono due: una, più panoamica ma un po' più esposta, sale seguendo il filo di cresta, l'altra invece si mantiene qualche metro più bassa. Si ricongiungono in ogni caso poco più avanti e nel giro di una decina di minuti si arriva alla croce di vetta, in mezzo ad un bel prato.. E' curioso come dopo la salita tra le rocce la cima sia in realtà ampia e pianeggiante. 

Il panormama è magnifico, peccato che la foschia tipica della condizione di alta pressione che dura da giorni impedisca di arrivare a vedere lontano. Dalla cima andiamo a vedere l'arrivo del sentiero parzialmente attrezzato che sale dalla cresta ovest (dalla bocchetta di Moregge), ce lo lasciamo per la prossima volta.

Per scendere torniamo sui nostri passi fino alla bochetta Sambrosera, dove ci incamminiamo lungo il sentiero 6 verso il il sasso di Preuguda (è indicato dalla palina, seguire per Valmadrera - via Preguda). Il sentiero dapprima risale qualche metro verso una specie di anticima a est della cima del Moregallo, sembra solo una traccia per arrivare ad un punto panoramico ed invece è proprio la strada giusta: scavalla il crinale e si lancia in una ripida discesa sul lato opposto. 

In circa un'ora si arriva al Sasso di Preguda, un grosso masso erratico, ed alla chiesetta di San Isidoro, dove ci siamo fermati qualche minuto per far riposare un po' le ginocchia. Da san Isidoro in breve si ritorna all'abitato di Valmadrera (fraz Piazza Rossè), e da lì di nuovo al parcheggio attraversando il paese.
In una viuzza diamo l'assalto ad una fontanella: ci siamo portati in giro poca acqua, non pensavo facesse così caldo, ed alla fine siamo tutti assetati!

Una bella escursione, molto panoramica, collegabile volendo ad un giro ai Corni di Canzo. La pendenza dei sentieri, qualche roccetta ed il fondo a volte un po' sdrucciolevole per la presenza di ghiaia e sassi rendono necessario comunque un po' di allenamento e delle scarpe adatte.

Tourengänger: mibor


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