Gran Zebrù m.3851 via normale estiva


Publiziert von accoilli , 9. September 2024 um 22:27.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 August 2024
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1114 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Santa Caterina Valfurva,strada dei Forni,parcheggio dei Forni
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Pizzini-Frattola

Dopo il fallimento dello scorso luglio,che ci ha visto abbandonare la salita al collo di Bottiglia,causa maltempo e la condizione fisica non eccelente,questa volta con grande determinazione,abbiamo deciso di ritentare la salita a fine agosto.....dal parcheggio dei Forni raggiungiamo il rifugio Pizzini in Taxi,causa maltempo,alla fine ci siamo resi conto che abbiamo risparmiato energie preziose per la salita del giorno dopo assai impegnativa....la sera andiamo a letto intorno le 22.00 in fondo sappiamo che sarà una notte pervasa dai pensieri e le domande su come sarà la salita il giorno dopo e che quindi dormiremo poco. Alle 3.40 suona la sveglia,fra preparare gli zaini con attenzione e la colazione,ci troviamo fuori dal rifugio con le frontali accese,tutti pronti alle 4.20......Giancarlo,Maurizio ed io ci incamminiamo verso la grande morena che scende giù dal ghiacciaio, la salita è regolare anche se in certi tratti si fa più ripida e si fa sentire nelle gambe...dopo un'oretta approdiamo sul ghiacciaio o quel che resta a fine agosto,la neve è ghiacciata per il rigelo notturno e siamo costretti a mettere i ramponi anche se per un breve tratto....è incredibile come sono cambiate le condizioni in 40 giorni,ora abbiamo di fronte a noi un ripido pendio di sassi instabili,che risaliamo non con poche difficoltà,poi dobbiamo attraversare il canale del collo di bottiglia che non è praticabile (a luglio lo abbiamo risalito tutto su neve..)raggiungiamo il lato dx del canale dove bolli gialli ci indicano la via da seguire fino al collo di Bottiglia...raggiunto con fatica per il terreno poco stabile e la pendenza,ci rilassiamo un pò osservando il panorama intorno....davanti a noi la parete Est si mostra ripida e maestosa,attacchiamo ad arrampicarla in libera seguendo più o meno i bolli gialli,fino a trovare le prime corde fisse che ci aiutano non poco nel risalire il ripido pendio di rocce spesso sfasciumate....la salita è impegnativa,però anche divertente anche se è d'obbligo la massima attenzione...usciamo sul pianoro della spalla dove cè ancora della neve,una vecchia baracca e sopratutto di fronte a noi ci sovrastano gli ultimi 220 metri di parete che ci separano dalla vetta...superiamo la lingua di neve quasi pianeggiante e incominciamo una durissima e ripidissima salita su sfasciumi instabili....la fatica si fa sentire ma stringiamo i denti....superati gli sfasciumi entriamo in un canale ascendente leggermente in diagonale,il terreno qui è molto instabile,praticamente non si sta in piedi...le corde fisse ci aiutano moltissimo,sotto i nostri piedi partono giù a valle molti sassi,impossibile non farlo.....con un ultimo sforzo usciamo finalmente sulla cresta finale,tutta asciutta senza neve...la baracca della guerra è completamente fuori dalla neve e questo fa un pò tristezza...ancora qualche metro e siamo alla grande croce di vetta...il sole ci bacia in fronte,la giornata è stupenda...come il panorama,dall'Ortles alla Weisskugel,Cevedale,Punta San Matteo etc....il Pizzini piccolissimo in fondo alla valle....il Piz Bernina con la Biancograt....facciamo le foto di rito e guardiamo l'orologio,abbiamo impiegato 4 ore e 15 non male date le condizioni....la discesa ci preoccupa un pò,lo ammetto,ma poi con massima attenzione,concentrazione,l'aiuto delle corde fisse,scendiamo chi prima chi dopo alla lingua di neve....e non è poco...la parete della spalla dello Zebrù, la scendiamo fra canalini e rocce da disarrampicare,anche qui le corde fisse fanno la loro parte....il terreno scivoloso e poco stabile rende tutto un pò difficile...eccoci nuovamente al collo di Bottiglia,il più lo abbiamo fatto,i pericoli maggiori sono superati,ma resta ancora tanta strada da fare,mai facile....scendiamo a fianco del canale ripido,poi lo traversiamo al suo inizio,scendiamo il ripido pendio di sfasciumi eppoi ancora un altro pendio di sassi instabili,fino ad approdare sulla neve ormai molle....è fatta ,pericoli da qui non ce ne sono più...il lungo ed interminabile tratto di morena fino al rifugio,lo percorriamo con la gioia e la soddisfazione nel cuore...questa stupenda nonchè superba montagna ci ha concesso l'onore di salirla e noi ce la portiamo dentro felici fino a Firenze.....

Tourengänger: accoilli


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Kommentare (3)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2024 um 23:26
Bravissimo..... due domande.
Da quando ci son le corde fisse?
Sui ghiaioni in alto vi siete ramponati?
Ciao.... Daniele

accoilli hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2024 um 14:07
Ciao Daniele..non so da quando ci sono però le corde hanno del vissuto…sono essenziali in diversi tratti della salita…non abbiamo mai messo i ramponi salvo al mattino presto su quel che resta di neve prima di risalire al canale del collo di bottiglia…

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2024 um 21:21
Complimenti vivissimi!
Io oggi mi sono accontentato di fotografarne la parete nord. Poiché due giorni fa in quota ha nevicato essa si presentava quasi come quando era di ghiaccio anche in estate.

Ciao.
Andrea.


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