Sustenhorn 3502 m - Da sud (Göscheneralp)


Publiziert von Michea82 , 9. September 2024 um 12:15.

Region: Welt » Schweiz » Uri
Tour Datum: 6 September 2024
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-BE   CH-UR 
Zeitbedarf: 11:45
Aufstieg: 2080 m
Abstieg: 2080 m
Strecke:24 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Göschenen seguire le indicazioni per Göscheneralp - Raggiunta la diga del Göscheneralpsee (lago) c'è un parcheggio con la barriera. Il costo è di 1 franco all'ora. C'è un hotel (/www.dammagletscher.ch/home) e un wc pubblico. Raggiungibile in autopostale
Unterkunftmöglichkeiten: Berggasthaus Dammagletscher  Chelenalphütte

Il Sustenhorn è un grande massiccio che divide Berna da Uri. La sua massima elevazione è la quota 3502 m. L'ambiente che ho osservato è qualitativamente migliore di quello a cui sono abituato. I ghiacciai sono più vasti e spessi. I sentieri nelle esposizioni meridionali raggiungono quote elevate grazie ad un buon permafrost che li rende solidi e percorribili.
Alle stesse quote in Ticino ci sono residui di ghiacciai e per il resto ammassi di macerie con itinerari che si svolgono su ganne e pietraie pericolose. Si pensi al Pizzo Rotondo, al Grauhorn, al Gallina, ecc...
Ho pensato che la presenza del gruppo Dammastock - Galenstock a sud, dei vasti bacini glaciali adiacenti al gruppo e 
la direzione est-ovest della Chelenalptal potrebbero giocare un ruolo interessante sul clima e sulla conservazione del permafrost del Sustenhorn. Probabilmente questo vantaggio rispetto al Ticino potrebbe riguardare tutte le Alpi Urane. 

Con Enea ritorno dopo 2 mesi in Uri per uno dei suoi giganti. Il Sustenhorn, cima da tempo nella lista.
Due mesi fa siamo stati al Dammastock per l'ultima sciata della stagione. Ora non siamo molto lontani. Una sola valle divide i due massicci. La Chelenalptal, lungo la quale svolgiamo la nostra escursione. 
Il nostro accesso difatti è quello meridionale. Dalla diga di Göscheneralp, lungo la valle di Chelenalp, passando per la Chelenalphütte. 
Altri accessi sarebbero da nord e da est. Il primo facile (un percorso su ghiacciaio dallo Steinglatscher), il secondo più difficile (un itinerario su roccia dalla cresta est, passando dalla Voralphütte). Un ulteriore itinerario poco difficile, sempre da quest'ultima capanna, si connette al nostro nei pressi del Sustenlimi (3078 m). 

Il Sustenhorn - A pochi passi dalla vetta



Descrizione

Lasciamo il Ticino tramite il tunnel del Gottardo prima delle 06.00.
A Göschenen usciamo dall'autostrada e risaliamo la breve valle di Göschenen fino alla diga a quota 1782 m. Qui c'è un hotel e c'è un ampio parcheggio a pagamento. 
Partiamo alle 06.45 con le frontali spente, illuminati dall'alba imminente. 
Seguiamo le indicazioni per la Chelenalphütte. Un bel sentiero risale il versante settentrionale della valle sopra il lago fino alla quota 1951 m (Berg). Quindi costeggia, sempre in alto, il grande lago artificiale e, gradualmente, discende perdendo 150 metri di dislivello. Raggiunge la fine del lago senza abbassarsi del tutto. La minor quota toccata è la 1807 m (Vordere Röti). 
Non è possibile restare bassi di fianco al lago perchè ci sono dei cliff. Sul lato meridionale del lago c'è un sentiero ma risulta troppo lungo. 
Da Vordere Röti si accede alla vallata del Chelenalp. Il sentiero la risale. Subito all'inizio una traccia bianco-rossa (T3) si stacca a sinistra per la Dammahütte. Dopo un chilometro e mezzo si stacca una seconda traccia, stavolta bianco-blu (T4), sempre per la Dammahütte.
Alla nostra sinistra ci sono circa 1700 m di imponente parete: si tratta del Dammastock e del suo severo ambiente.  
Noi proseguiamo, affascinati dal maestoso ambiente, per altri 2 chilometri fino a quando il sentiero stesso devia a destra per risalire il ripido pendio erboso fino alla Chelenalphütte. Lungo il pendio ci sono alcune fasce rocciose che nei tratti più ripidi sono attrezzate con catene. Inoltre si attraversano diversi torrenti con agevoli ponticelli di metallo. 

Uno dei tanti caratteristici segnavia lungo la Chelenalptal


Enea è molto svelto e, come sempre, mi lascia indietro. In 2 ore lui è al rifugio. Io impiego un tempo normale di 2 ore e 45 minuti. 
In capanna non mi privo di una piacevole pausa. Ho l'occasione di conoscere la rifugista e di assaggiare una deliziosa torta al cioccolato accompagnata da un buon cappuccio. 


La Chelenalphütte 2350 m - Tipica capanna alpina svizzera. 


Non perdiamo tempo poichè il nostro tour non è breve. Dopo 15 minuti ripartiamo. "Ci vediamo tra 6 ore per la birra" dico alla rifugista. E così sarà. Ora sono le 10.00 e per le 16.00 saremo di ritorno. 
Risaliamo dapprima pendii erbosi seguendo la traccia. Questa transita da un ponte sospeso, quindi affronta due passaggi da arrampicare (I) attrezzati con catene. A 2593 m incrociamo il sentiero bianco-blu che arriva dalla Bergseehütte. Questo sentiero arriva da destra e converge nel nostro. Su una roccia c'è una scritta bianca che indica "Sustenlimi". Ci spostiamo a sinistra seguendo il sentiero ora meno evidente ma sempre marcato con bolli o omini di roccia. Attraversiamo il torrente e risaliamo una dorsale morenica. Da questa possiamo vedere il Rotstock e il Vorderes Sustenliminhorn. Si tratta delle due cime che circondano il passo Sustenlimi che andremo ad attraversare. Le due cime purtroppo non avrò abbastanza tempo per visitarle. 
Superati i 2900 m ci affacciamo sul ghiacciaio: si tratta del Brunnenfirn. Enea prende la cresta sud del Rostock ed, essendo veloce, la risale fino alla cima. Io con calma mi dirigo verso il Sustenlimi percorrendo il ghiacciaio. Questo è scoperto e presenta alcuni crepacci evidenti nella parte più bassa che si aggirano.
Il Sustenlimi implica di superare un muro di 4 metri appoggiato e appigliato (I).  Nel frattempo Enea mi raggiunge discendendo la cresta est del Rotstock per affrontare insieme la fase più alpinistica dell'ascesa. 

Intorno ai 2900 m sotto il Sustenlimi


Il Sustenlimi (3078 m)- Vista verso il Rotstock



È mezzogiorno e mettiamo piede sullo Steingletscher. 
Come detto nell'introduzione abbiamo a che fare con un ghiacciaio molto grande considerata la quota modesta. L'ambiente ci gratifica. Sembra di essere a 4000 m. 
Risaliamo il ghiacciaio tenendoci a destra (sotto il Vorder Sustenlimihorn). Il ghiacciaio è ancora innevato nella conca interna. In alto invece è scoperto ma sopra i 3400 m nelle esposizioni nord troviamo neve fresca. 
Superiamo 2 grandi terminali: il primo da sinistra, il secondo da destra. Una cordata in discesa sfrutta un ponte a sinistra del secondo crepaccio. Ma noi lo aggiriamo completamente a destra lambendo la roccia del crinale in corrispondenza della quota 3285 m. Risaliamo un breve tratto ripido (> 40 gradi) con la piccozza. Ci immettiamo nella parte alta (ghiaccio vivo) e costeggiamo la quota 3416 m che corrisponde ad un enorme masso. 

Il primo terminale



Il masso a quota 3416 m - Si noti il sottile strato di neve fresca


Ci manca pochissimo alla vetta: questa è rocciosa. Ne raggiungiamo la base ad una cinquantina di metri dalla croce. Risaliamo le facili roccette fino a raggiungere l'ampia vetta panoramica e dotata di una croce di legno posata nel 1986. 
Ci sono 3 alpinisti che sono arrivati dalla cresta est. 
Ci fermiamo per pranzare cercando il panorama tra le aperture concesse dalla fitta nuvolosità. 
Siamo fuggiti dal Ticino in quanto laggiù la nebbia sarebbe stata persistente. 
Sono le 13.30 e ci fermiamo quasi per un'ora. 


Scenica vista verso il Gwächtenhorn (verso ovest)


Torniamo dalla stessa via. 
Lasciamo perdere il Vorder Sustenlimihorn in quanto incappucciato dalle nubi. Raggiunto il Sustenlimi siamo attirati dal Gwächtenhorn. Siamo indecisi. Sembra vicino e così facile. L'ambiente glaciale ci stuzzica con molto ghiaccio azzurro. Tuttavia sono le 15.00. Abbiamo delle mogli che ci aspettano e decidiamo di tornare con orari decenti a casa. 
Veloci ripercorriamo il sentiero dell'andata facendo una veloce tappa in capanna per una birra. Come calcolato ci passeremo alle 16.00. 
Alle 18.45 saremo alla macchina e alle 20.30 a casa dalle nostre amate. 

Altalena presso la Chelenalphütte



Video


[/drive.google.com/file/d/1s7j4WVHQitrojjiISQTsXOXzZvWrOhgL/v...]

Reel - /www.instagram.com/p/C_oMLaENotQ/

Storie - /www.instagram.com/stories/highlights/18006344864437370/

Tourengänger: Michea82
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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FrancescoR hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2024 um 13:44
Yo vi ero salito negli anni 80, lungo la stessa via; il Sustenlimi si poteva raggiungere per neve, e i crepacci erano tutti ricoperti da un'abbondante coltre nevosa, nella quale in discesa si sprofondava assai.
Saluti.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2024 um 16:24
Quando ho osservato il Sustenlimi così come la zona morenica sopra la capanna mi sono immaginato gli anno 80 e i metri di ghiaccio e neve in più.

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2024 um 20:06
Molto bella Complimenti.......mai stracc.....Daniele66

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2024 um 21:16
Grazie Daniele. In realtà mi sono dimenticato di scriverlo nel report: l'ho sofferta mica male questa gita. Ho faticato sia a salire sia a scendere. Ho rinunciato a ulteriori vette. Probabilmente l'estate a me frega: troppa bambagia.
Ciao!


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