Monte Mulaz Mt. 2906
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...è sempre più complicato e difficile riuscire ad incastrare lavoro.. montagna… meteo…
E questa tre giorni in Val di Fiemme ne è la prova concreta… ormai in quanto a cose fatte all’ultimo minuto in apnea siamo degli specialisti…con questa mini vacanza abbiamo creato per noi un precedente....un marchio di fabbrica....:)))
Si prenota l’albergo la sera prima… si parte presto, perché i Km da macinare in auto sono infiniti....si prepara quella che sarà la cima principale da salire ( in pratica il nostro tappone..) e poi si decide anche quella che sarà la seconda cima .. che in teoria dovrebbe essere meno impegnativa..
Ma bisogna anche fare i conti con il meteo….per noi oramai un vero supplizio…
Arriviamo a Trento, stiamo per imboccare la val di Fiemme ma non abbiamo ancora deciso quale cima salire per prima …. Il meteo sembra tenere....per i giorni seguenti c’è il dubbio e allora perché non ci leviamo subito il pensiero… via verso Cima Mulaz… partenza ore 11,00…..un percorso tutto in salita in ogni senso…..
Partiamo dal parcheggio di Pian dei Casoni e da qui ci dirigiamo verso Malga Venegia e malga Venegiota… un lunghissimo sterrato in piano, le Pale sono tutte schierate, una accanto all’altra, dapprima avvolte dalle nuvolaglie .. poi mano a mano si scoprono..
Superata malga Venegiota imbocchiamo uno stretto sentiero sulla sinistra ( seguire sempre il segnavia 710), dappprima in mezzo al bosco, subito dopo tra rocce, pini mughi e rododendri.
Il paesaggio muta nuovamente, ora un sentiero a zig zag sale attraverso un ghiaione fino a farci quasi toccare con mano le Dolomiti.
Tanta gente in giro… ma in questi posti è sempre così…anche se quasi tutti sono diretti al rifugio Volpi al Mulaz.
Arriviamo a passo Mulaz, dove possiamo già scorgere il rifugio più in basso. .. ma noi non andremo al rifugio… per il poco tempo… vogliamo salire la cima....
Qui dopo un centinaio di metri troviamo un bivio, si deve prende il sentiero a sinistra, purtroppo non c’è un segnavia … prestiamo attenzione a qualche passaggio, seguiamo gli ometti, troviamo a volte qualche frana, e il sentiero alternativo e dopo circa un’ora raggiungiamo la famosa campana che non manchiamo di far suonare al nostro arrivo.
Le nuvole vanno e vengono.. il panorama da qui è grandioso…qualcosa s’intravede… Pelmo, Civetta, Catinaccio e Marmolada. ..
Difficile allontanarsi da tanta bellezza, immensa…restiamo fermi a goderci la vista per un po’, ancora un minuto e un altro ancora… ma è tardissimo e abbiamo un albergo da raggiungere a Ziano di Fiemme....e poi ci aspetta l’escurisone del giorno dopo....che avrebbe dovuto essere un po’ più tranquilla.... il condizionale è d’obbligo....ma il resto al prossimo racconto…
E questa tre giorni in Val di Fiemme ne è la prova concreta… ormai in quanto a cose fatte all’ultimo minuto in apnea siamo degli specialisti…con questa mini vacanza abbiamo creato per noi un precedente....un marchio di fabbrica....:)))
Si prenota l’albergo la sera prima… si parte presto, perché i Km da macinare in auto sono infiniti....si prepara quella che sarà la cima principale da salire ( in pratica il nostro tappone..) e poi si decide anche quella che sarà la seconda cima .. che in teoria dovrebbe essere meno impegnativa..
Ma bisogna anche fare i conti con il meteo….per noi oramai un vero supplizio…
Arriviamo a Trento, stiamo per imboccare la val di Fiemme ma non abbiamo ancora deciso quale cima salire per prima …. Il meteo sembra tenere....per i giorni seguenti c’è il dubbio e allora perché non ci leviamo subito il pensiero… via verso Cima Mulaz… partenza ore 11,00…..un percorso tutto in salita in ogni senso…..
Partiamo dal parcheggio di Pian dei Casoni e da qui ci dirigiamo verso Malga Venegia e malga Venegiota… un lunghissimo sterrato in piano, le Pale sono tutte schierate, una accanto all’altra, dapprima avvolte dalle nuvolaglie .. poi mano a mano si scoprono..
Superata malga Venegiota imbocchiamo uno stretto sentiero sulla sinistra ( seguire sempre il segnavia 710), dappprima in mezzo al bosco, subito dopo tra rocce, pini mughi e rododendri.
Il paesaggio muta nuovamente, ora un sentiero a zig zag sale attraverso un ghiaione fino a farci quasi toccare con mano le Dolomiti.
Tanta gente in giro… ma in questi posti è sempre così…anche se quasi tutti sono diretti al rifugio Volpi al Mulaz.
Arriviamo a passo Mulaz, dove possiamo già scorgere il rifugio più in basso. .. ma noi non andremo al rifugio… per il poco tempo… vogliamo salire la cima....
Qui dopo un centinaio di metri troviamo un bivio, si deve prende il sentiero a sinistra, purtroppo non c’è un segnavia … prestiamo attenzione a qualche passaggio, seguiamo gli ometti, troviamo a volte qualche frana, e il sentiero alternativo e dopo circa un’ora raggiungiamo la famosa campana che non manchiamo di far suonare al nostro arrivo.
Le nuvole vanno e vengono.. il panorama da qui è grandioso…qualcosa s’intravede… Pelmo, Civetta, Catinaccio e Marmolada. ..
Difficile allontanarsi da tanta bellezza, immensa…restiamo fermi a goderci la vista per un po’, ancora un minuto e un altro ancora… ma è tardissimo e abbiamo un albergo da raggiungere a Ziano di Fiemme....e poi ci aspetta l’escurisone del giorno dopo....che avrebbe dovuto essere un po’ più tranquilla.... il condizionale è d’obbligo....ma il resto al prossimo racconto…
Tourengänger:
ralphmalph

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