Oggi siamo in sette ad esplorare le montagne dell' Alto lago di Como, tre Malnat e quattro Girovagando.
Partenza dalla chiesetta di San Bartolomeo a 1203mt, prendiamo da subito il sentiero che sale alle baite di Porcido e poi intercetta la sterrata della VASP a Q1260, da qui proseguiamo sulla strada, poi tagliamo per l'Alpe Predapiatta 1430mt dove di nuovo intercettiamo la VASP, che seguiamo fino all'Alpe di Mezzo. dove si trova una ottima e provvidenziale fontana, oggi il caldo è e sarà veramanete pesante.
Saliamo all'Alpe di Mezzo, stupendo nucleo di baite con una vista mozzafiato,e da qui proseguiamo seguendo le indicazioni dell'Alta Via del Lario e del Sasso Canale.
Aggirata la collina sopra l'Alpe di Mezzo si sale verso la cresta affiancando nella parte finale il lungo muro a secco del Termenone, la cui funzione era
quella di dividere il pascolo primato dell’Alpe di Mezzo da quelli comuni di Montemezzo.
Raggiunta la cresta a Q1850 si prosegue sul filo o poco distante seguendo le bollature bianco-rosse, sempre ben presenti.
Si attraversa una pietraia sul lato S, poi di nuovo in cresta fino a Q2170 circa dove il sentiero devia sul lato della Val Chiavenna con ottima vista su tutta la piana.

Il tratto più impegnativo
Questo è sicuramente il tratto più impegnativo, il sentiero prosegue sul fianco detritico fino a Q2300 meglio avere il passo sicuro, poi arrivati sotto un'anticima si risale un canale franoso, terriccio e sassi instabili, e con ultimo passo di arrampicata di pochi metri si raggiunge la bocchetta del Sasso Bianco.
Qui si hanno due opzioni, si può salire allla cimetta con il ripetitore radio e poi al Sasso Bianco entrambe senza bollature, oppure seguendo le bollature si traversa attorno Q2350-2360 sotto il Sasso Bianco per proseguire verso il vicino Sasso Canale.
Il sentiero è bollato (è l'Alta Via) ed è un pò esposto sul lato della Valle del Tressei, c'è un passaggio su roccia, breve ma esposto e con materiale friabile, come sempre in queste situazioni ci si consulta e se qualcuno non se la sente si rinuncia e si passa ad un piano B.
Il piano B è la salita alla sovrastante vetta del Sasso Bianco, personalmente sono più contento visto che il Sasso Canale l'ho già visitato nel 2015.
Preso possesso della cima ci riposiamo, il caldo, la fatica e la sete si fanno sentire e a molti di noi scarseggia l'acqua.
Dopo il riposo decidiamo di scendere per pranzare, almeno fino alla cresta ripercorrendo a ritroso il tratto più impegnativo.
Così scendiamo fino a Q1850 nella pietraia percorsa in salita, dove troviamo gli appoggi adeguati per pranzare tutti vicini.
Dopo il pranzo scendiamo fino alla Bocchetta del Termenone, non prendiamo il sentiero di salita ma proseguiamo sulla cresta sulla cimetta che sovrasta l'Alpe di Mezzo e da qui su sentiero non bollato raggiungiamo la Bocchetta di Chiaro con i grandi pali dell'elettrodotto e la ben nota altalena gigante.
Assetati scendiamo veloci verso Pescedo, fortunatamente troviamo una prima fontana per bere e rinfrescarci, poi scendiamo sotto l'Alpe di Mezzo dove troviamo la fontana sulla strada, che sappiamo più fresca e di migliore qualità.
Da qui seguiamo la strada integralmente, ultimo taglio su sentiero alle baite di Porcido proprio sopra San Bartolomeo, al parcheggio si trova una fontanella provvidenziale, il caldo oggi è stato vermamente devastante.
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