SASSO CANALE + PIZZO ANNA MARIA (Cima Est)
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Prima, durante e dopo ecco un contributo musicale dedicato... perchè anche il bellissimo Alto Lario fa bene all' anima... proprio come il grande e geniale Michel Petrucciani e il "Caravan" che oggi era in me...
https://www.youtube.com/watch?v=zWmz5-NoFzk
Quando una foto porta ad un progetto e successivamente ad una emozionante giornata in montagna.
In realtà le foto sono due e mi intrigarono circa un anno fà quando, in cerca di qualcosa di selvaggio nel magico Alto Lario, mi imbattei nella relazione di
pm1996 del 2012.
Ecco le foto: http://www.hikr.org/gallery/photo852691.html?post_id=53372#1
http://www.hikr.org/gallery/photo852692.html?post_id=53372#1
Trattasi del Pizzo Anna Maria, come si evince dalle foto e dalle relative diciture.
Più precisamente questa intrigante montagna, ritratta in foto, è la cima più a Est del complesso gruppo del Pizzo Anna Maria.
Praticamente è l' ultima propaggine rocciosa, di una certa importanza e quota, tra il Pizzo d' Alterno e la Bocchetta di Manco.
Appena vidi le foto ci pensai spesso a questa selvaggia cima, ma poi col trascorrere del tempo il mio progetto di salirla finì nel dimenticatoio...
Oggi, invece, è il giorno giusto per tentare di realizzare questo progettino visto che ho rimandato una gran bella ferrata in quota con Andrea per meteo non sicuro... e oggi in Alto Lario non è prevista pioggia!
Dato che prevedono una giornata molto calda e dato che sarà un trek molto lungo ed impegnativo, organizzo una sveglia e una partenza come quelle del caro amico Giorgio
GIBI
Orario "nanna": 23.00
Orario sveglia: 02.15
Orario partenza da casa: 03.00
Orario arrivo a San Bartolomeo: 04.50
Orario inizio camminata: 05.00
Praticamente uguale ai canonici orari di Giorgio...!!! :-)
Per favore Giorgio, anche se ormai sto diventando un essere notturno, non togliermi il saluto quando ci rivedremo ancora...!!! :-))
Scherzi a parte, anche se è un bel sacrificio svegliarsi così presto, io realmente adoro partire all' alba a camminare in montagna perchè è tutto più bello: ..l' imminente sorgere del sole.. la particolare luce.. i colori e le forme che giocano con le ombre.. il silenzio assoluto e quasi inquietante.. i profumi.. gli incontri con la fauna selvatica..
Ovviamente la mia è anche una scelta all' insegna della consapevolezza che una lunga e faticosa camminata in montagna e il mio allenamento tuttora non si rivolgono ancora la parola....
Poi so già, per una precedente esperienza e proprio con la mia Ele, che in giornate molto calde salire al bel Sasso Canale può essere devastante per chi, come me, soffre il sole estivo.
A meno di partire molto presto... e così ho fatto...
SASSO CANALE (2411 mt.)
Parto quindi dal solito parcheggio accanto alla chiesa di San Bartolomeo e in breve tempo raggiungo l' Alpe di Mezzo.
Quindi la mia salita continua fino a giungere al caratteristico Muro del Terminone, dove farò la mia colazione con frutta secca.
Arrivo poi all' Anticima del Sasso Canale, cioè il Sasso Bianco.
Qui anzichè seguire il sentiero, decido di ripetere la divertente crestina che collega il Sasso Bianco stesso con il Sasso Canale (vedi foto N.12)
Trattasi di una cresta molto facile e divertente, con passaggi di I° grado o I°+, difatti ricordo che anche ad Eleonora piacque molto quando salimmo, la nostra prima volta, sul Sasso Canale.
A tal ricordo: http://www.hikr.org/gallery/photo1787533.html?post_id=96061#1
Quindi arrivo alla deliziosa (proprio perchè piccola...!!!) croce di vetta del Sasso Canale.
Qui in cima mi fermo per una pausa e per ammirare montagne commoventi...
Difficoltà: T3+
+ passaggi di I°-I°+ se si percorre la cresta tra il Sasso Bianco e il Sasso Canale
PASSO CANALE (2215 mt.)
Non sono mai sceso al Passo Canale e, anche se la bollatura è buona, devo dire che la discesa è stata un pò ostica a causa del fondo spesso instabile o un pò friabile.
Si scende (..e varie volte si sale brevemente anche..) in direzione Nord e Nord-Ovest con un andamento che assomiglia ad un lungo traverso discendente in direzione del Sasso Campedello.
Appena giungo al Passo Canale ammiro estasiato la stupenda Sentinella di Campedello e valuto, abbastanza da vicino, la lunga cresta Est del Sasso Campedello.
Difficoltà: T3+
BOCCHETTA DI MANCO (2198 mt.)
La bollatura del sentiero che porta alla Bocchetta di Manco è ottima e poco prima di giungervi incontro una piccolissima cimetta rocciosa con al suo fianco stupende placche di roccia, quest' ultima veramente magnifica.
Tale cimetta l' ho fotografata.. idem le placche rocciose e, dentro di me, l' ho simpaticamente chiamata "Micro-Tete d' Aval" :-))
Pochi metri di altezza ma bella tosta questa cimetta...!!!
Raggiunto la Bocchetta di Manco (che la palina indica a quota 2184 mt., quindi 14 metri in meno del waypoint) ecco apparirmi più chiaramente la bella Cima Est del Pizzo Anna Maria.
Difficoltà: T2
*** Per chi volesse divertirsi un pò con le superbe placche del"Micro-Tete d' Aval", come ho fatto io, sappiate che tali placche sono toste e quasi metafisiche...!!! :-)
PIZZO ANNA MARIA - CIMA EST (2340 mt.) / Salita dal versante Est
Dalla Bocchetta di Manco giungo brevemente alla base del versante orientale della Cima Est del Pizzo Anna Maria.
La quota di inizio dell' ascensione alla vetta è circa a 2170 metri e davanti a me le iniziali placche rocciose.
Tali placche rocciose all' inizio sono molto appoggiate e facili e, se si sale centralmente, la roccia è veramente ottima!
Dopo i primi 20 metri di camminata "aderenzosa" le difficoltà aumentano leggermente con facili passaggi che vanno dal I° grado a massimo II°-, all' insegna sempre di ottima roccia.
Dopo quest' ultimi 10-15 metri ecco arrivare il passo più difficile dell' intera salita.
Difatti circa 10 metri prima di una verticalizzazione-tetto ecco che la placca diventa un pò meno appoggiata e poi molto più avara di appigli per le mani e per i piedi.
Tale placca corre parallela ad un' altra placca rocciosa ma quest' ultima è elevata di circa 1 metro rispetto alla placca centrale.
Qui occorre avere una buona/ottima tecnica di piedi e una buona "testa" per controllare la tensione.
In questi pochi ma intensi metri incontrerò difficoltà che vanno dal III° al III°+
Se devo fare un paragone con la mia recente salita alla bella Cima di Bri, questi passaggi in placca sono almeno un grado superiore al "boulder" che con Ale, Emi e Guido avevo incontrato sulle stupende placche finali della panoramicissima Cima di Bri.
Il III° è riferito alle placche che precedono la verticalizzazione-tetto e il III°+ è riferito al superamento della suddetta verticalizzazione. (Vedi foto N.30 e N.32)
Dopodichè le difficoltà scemano completamente e si cammina o si arrampica brevemente superando facili risalti rocciosi (I°-I°+), fino alla vetta a quota 2340 metri.
La cima che ben scorgevo dal basso prima di affrontare le placche (ma anche successivamente..) non è la vera cima, bensì la vera vetta è circa 15 metri più a Ovest e leggermente più alta.
Qui erigerò un omino di vetta e farò una brevissima sosta in completa contemplazione delle selvagge e favolose montagne dei Muncech.
Nella prima parte di discesa dalla vetta apprezzerò di aver messo prudentemente un ometto direzionale per rifare il medesimo tragitto dell' andata e quindi anche per evitare i pericolosi salti che avevo aggirato in salita.
Giunto sopra le placche di III° grado mi accorgo che andando a destra è possibile accedere ad una rampa erbosa lunga una decina di metri (posizionato altro ometto come riferimento, anche se non so quanto rimarrà in piedi...) e poi sempre lambendo le placche più difficili, riesco a scendere su più facile terreno anche se più esposto e, sopratutto, con roccia molto mediocre che mi obbligherà a prestare estrema attenzione.
Questa variante di discesa è molto più semplice ma anche nettamente più brutta come qualità di terreno.
Per la mia salita e la relativa discesa dalla vetta vi rimando alla foto N.30 della relazione.
Se non mi fossi accorto di questa variante o se non ci fosse stata, comunque da quelle placche più difficili o sarei sceso con le scarpe di arrampicata o avrei fatto una doppia grazie alle due corde da 7,5 mm. x 20 metri che avevo nello zaino.
Sia le scarpette d' arrampicata e sia le corde, invece, sono rimaste al calduccio sia all' andata che al ritorno...
Comunque durante la salita CONSIGLIO vivamente di fare le placche centralmente perchè se è vero che le difficoltà tecniche sono più alte è altrettanto vero che la roccia di tali placche rocciose è veramente molto bella ed affidabile e, oltretutto, NON si rischia di far cadere pietre a chi è sotto di noi... e poi la salita dalle placche è molto più divertente e di soddisfazione! :-)
Arrivato nuovamente alla base delle placche rocciose, a quota 2170 metri, ho eretto un ennesimo ometto, proprio in corrispondenza del punto di attacco alle stesse.
Difficoltà: Max III°+ e T5 per il tratto dopo le placche più difficili (vedi foto N.30)
RITORNO
Alla base del versante orientale della Cima Est del Pizzo Anna Maria decido di rilassarmi 10 minuti e mangiare ancora un pò di frutta secca.
Quindi poi riprendo il cammino a ritroso e giungo alla Bocchetta di Manco.
Quindi successivamente arrivo alla base delle belle placche del "Micro-Tete d' Aval" che stavolta non accarezzo ma saluto con un bel sorriso e, infine, giungo al Passo Canale.
Qui faticosa risalita alla cima del Sasso Canale (..la stanchezza inizia a farsi sentire) dove, finalmente, mi gusterò con calma il mio gran bel panino!
Ma che voglia anche di una bella birra media...!!! SIC...!!!
Detto, fatto...
Dopo circa due ore arrivo al parcheggio a San Bartolomeo e poi con l' auto alla vicina Fordeccia dove alla bella e caratteristica "BAITA DAL VIKINGO", farò una bella chiacchierata con Marco (il bravo gestore che ancora si ricordava della camminata al Berlinghera da Sorico con la mia Ele in una giornata di vento pazzesco), e con la sua bella e simpatica ragazza di Belo Horizonte e dove, finalmente, berrò una buona e fresca birra alla spina e mangerò un' altrettanto buona fetta di torta alle mele...!!! :-)
Quale migliore conclusione, vero...?!
Cari Saluti a Tutti... e MAGICO ALTO LARIO!!!
Angelo
P.S.
Una speciale dedica e un abbraccio infinito a
veget Giancarla ed Eugenio...
https://www.youtube.com/watch?v=zWmz5-NoFzk
Quando una foto porta ad un progetto e successivamente ad una emozionante giornata in montagna.
In realtà le foto sono due e mi intrigarono circa un anno fà quando, in cerca di qualcosa di selvaggio nel magico Alto Lario, mi imbattei nella relazione di

Ecco le foto: http://www.hikr.org/gallery/photo852691.html?post_id=53372#1
http://www.hikr.org/gallery/photo852692.html?post_id=53372#1
Trattasi del Pizzo Anna Maria, come si evince dalle foto e dalle relative diciture.
Più precisamente questa intrigante montagna, ritratta in foto, è la cima più a Est del complesso gruppo del Pizzo Anna Maria.
Praticamente è l' ultima propaggine rocciosa, di una certa importanza e quota, tra il Pizzo d' Alterno e la Bocchetta di Manco.
Appena vidi le foto ci pensai spesso a questa selvaggia cima, ma poi col trascorrere del tempo il mio progetto di salirla finì nel dimenticatoio...
Oggi, invece, è il giorno giusto per tentare di realizzare questo progettino visto che ho rimandato una gran bella ferrata in quota con Andrea per meteo non sicuro... e oggi in Alto Lario non è prevista pioggia!
Dato che prevedono una giornata molto calda e dato che sarà un trek molto lungo ed impegnativo, organizzo una sveglia e una partenza come quelle del caro amico Giorgio

Orario "nanna": 23.00
Orario sveglia: 02.15
Orario partenza da casa: 03.00
Orario arrivo a San Bartolomeo: 04.50
Orario inizio camminata: 05.00
Praticamente uguale ai canonici orari di Giorgio...!!! :-)
Per favore Giorgio, anche se ormai sto diventando un essere notturno, non togliermi il saluto quando ci rivedremo ancora...!!! :-))
Scherzi a parte, anche se è un bel sacrificio svegliarsi così presto, io realmente adoro partire all' alba a camminare in montagna perchè è tutto più bello: ..l' imminente sorgere del sole.. la particolare luce.. i colori e le forme che giocano con le ombre.. il silenzio assoluto e quasi inquietante.. i profumi.. gli incontri con la fauna selvatica..
Ovviamente la mia è anche una scelta all' insegna della consapevolezza che una lunga e faticosa camminata in montagna e il mio allenamento tuttora non si rivolgono ancora la parola....
Poi so già, per una precedente esperienza e proprio con la mia Ele, che in giornate molto calde salire al bel Sasso Canale può essere devastante per chi, come me, soffre il sole estivo.
A meno di partire molto presto... e così ho fatto...
SASSO CANALE (2411 mt.)
Parto quindi dal solito parcheggio accanto alla chiesa di San Bartolomeo e in breve tempo raggiungo l' Alpe di Mezzo.
Quindi la mia salita continua fino a giungere al caratteristico Muro del Terminone, dove farò la mia colazione con frutta secca.
Arrivo poi all' Anticima del Sasso Canale, cioè il Sasso Bianco.
Qui anzichè seguire il sentiero, decido di ripetere la divertente crestina che collega il Sasso Bianco stesso con il Sasso Canale (vedi foto N.12)
Trattasi di una cresta molto facile e divertente, con passaggi di I° grado o I°+, difatti ricordo che anche ad Eleonora piacque molto quando salimmo, la nostra prima volta, sul Sasso Canale.
A tal ricordo: http://www.hikr.org/gallery/photo1787533.html?post_id=96061#1
Quindi arrivo alla deliziosa (proprio perchè piccola...!!!) croce di vetta del Sasso Canale.
Qui in cima mi fermo per una pausa e per ammirare montagne commoventi...
Difficoltà: T3+
+ passaggi di I°-I°+ se si percorre la cresta tra il Sasso Bianco e il Sasso Canale
PASSO CANALE (2215 mt.)
Non sono mai sceso al Passo Canale e, anche se la bollatura è buona, devo dire che la discesa è stata un pò ostica a causa del fondo spesso instabile o un pò friabile.
Si scende (..e varie volte si sale brevemente anche..) in direzione Nord e Nord-Ovest con un andamento che assomiglia ad un lungo traverso discendente in direzione del Sasso Campedello.
Appena giungo al Passo Canale ammiro estasiato la stupenda Sentinella di Campedello e valuto, abbastanza da vicino, la lunga cresta Est del Sasso Campedello.
Difficoltà: T3+
BOCCHETTA DI MANCO (2198 mt.)
La bollatura del sentiero che porta alla Bocchetta di Manco è ottima e poco prima di giungervi incontro una piccolissima cimetta rocciosa con al suo fianco stupende placche di roccia, quest' ultima veramente magnifica.
Tale cimetta l' ho fotografata.. idem le placche rocciose e, dentro di me, l' ho simpaticamente chiamata "Micro-Tete d' Aval" :-))
Pochi metri di altezza ma bella tosta questa cimetta...!!!
Raggiunto la Bocchetta di Manco (che la palina indica a quota 2184 mt., quindi 14 metri in meno del waypoint) ecco apparirmi più chiaramente la bella Cima Est del Pizzo Anna Maria.
Difficoltà: T2
*** Per chi volesse divertirsi un pò con le superbe placche del"Micro-Tete d' Aval", come ho fatto io, sappiate che tali placche sono toste e quasi metafisiche...!!! :-)
PIZZO ANNA MARIA - CIMA EST (2340 mt.) / Salita dal versante Est
Dalla Bocchetta di Manco giungo brevemente alla base del versante orientale della Cima Est del Pizzo Anna Maria.
La quota di inizio dell' ascensione alla vetta è circa a 2170 metri e davanti a me le iniziali placche rocciose.
Tali placche rocciose all' inizio sono molto appoggiate e facili e, se si sale centralmente, la roccia è veramente ottima!
Dopo i primi 20 metri di camminata "aderenzosa" le difficoltà aumentano leggermente con facili passaggi che vanno dal I° grado a massimo II°-, all' insegna sempre di ottima roccia.
Dopo quest' ultimi 10-15 metri ecco arrivare il passo più difficile dell' intera salita.
Difatti circa 10 metri prima di una verticalizzazione-tetto ecco che la placca diventa un pò meno appoggiata e poi molto più avara di appigli per le mani e per i piedi.
Tale placca corre parallela ad un' altra placca rocciosa ma quest' ultima è elevata di circa 1 metro rispetto alla placca centrale.
Qui occorre avere una buona/ottima tecnica di piedi e una buona "testa" per controllare la tensione.
In questi pochi ma intensi metri incontrerò difficoltà che vanno dal III° al III°+
Se devo fare un paragone con la mia recente salita alla bella Cima di Bri, questi passaggi in placca sono almeno un grado superiore al "boulder" che con Ale, Emi e Guido avevo incontrato sulle stupende placche finali della panoramicissima Cima di Bri.
Il III° è riferito alle placche che precedono la verticalizzazione-tetto e il III°+ è riferito al superamento della suddetta verticalizzazione. (Vedi foto N.30 e N.32)
Dopodichè le difficoltà scemano completamente e si cammina o si arrampica brevemente superando facili risalti rocciosi (I°-I°+), fino alla vetta a quota 2340 metri.
La cima che ben scorgevo dal basso prima di affrontare le placche (ma anche successivamente..) non è la vera cima, bensì la vera vetta è circa 15 metri più a Ovest e leggermente più alta.
Qui erigerò un omino di vetta e farò una brevissima sosta in completa contemplazione delle selvagge e favolose montagne dei Muncech.
Nella prima parte di discesa dalla vetta apprezzerò di aver messo prudentemente un ometto direzionale per rifare il medesimo tragitto dell' andata e quindi anche per evitare i pericolosi salti che avevo aggirato in salita.
Giunto sopra le placche di III° grado mi accorgo che andando a destra è possibile accedere ad una rampa erbosa lunga una decina di metri (posizionato altro ometto come riferimento, anche se non so quanto rimarrà in piedi...) e poi sempre lambendo le placche più difficili, riesco a scendere su più facile terreno anche se più esposto e, sopratutto, con roccia molto mediocre che mi obbligherà a prestare estrema attenzione.
Questa variante di discesa è molto più semplice ma anche nettamente più brutta come qualità di terreno.
Per la mia salita e la relativa discesa dalla vetta vi rimando alla foto N.30 della relazione.
Se non mi fossi accorto di questa variante o se non ci fosse stata, comunque da quelle placche più difficili o sarei sceso con le scarpe di arrampicata o avrei fatto una doppia grazie alle due corde da 7,5 mm. x 20 metri che avevo nello zaino.
Sia le scarpette d' arrampicata e sia le corde, invece, sono rimaste al calduccio sia all' andata che al ritorno...
Comunque durante la salita CONSIGLIO vivamente di fare le placche centralmente perchè se è vero che le difficoltà tecniche sono più alte è altrettanto vero che la roccia di tali placche rocciose è veramente molto bella ed affidabile e, oltretutto, NON si rischia di far cadere pietre a chi è sotto di noi... e poi la salita dalle placche è molto più divertente e di soddisfazione! :-)
Arrivato nuovamente alla base delle placche rocciose, a quota 2170 metri, ho eretto un ennesimo ometto, proprio in corrispondenza del punto di attacco alle stesse.
Difficoltà: Max III°+ e T5 per il tratto dopo le placche più difficili (vedi foto N.30)
RITORNO
Alla base del versante orientale della Cima Est del Pizzo Anna Maria decido di rilassarmi 10 minuti e mangiare ancora un pò di frutta secca.
Quindi poi riprendo il cammino a ritroso e giungo alla Bocchetta di Manco.
Quindi successivamente arrivo alla base delle belle placche del "Micro-Tete d' Aval" che stavolta non accarezzo ma saluto con un bel sorriso e, infine, giungo al Passo Canale.
Qui faticosa risalita alla cima del Sasso Canale (..la stanchezza inizia a farsi sentire) dove, finalmente, mi gusterò con calma il mio gran bel panino!
Ma che voglia anche di una bella birra media...!!! SIC...!!!
Detto, fatto...
Dopo circa due ore arrivo al parcheggio a San Bartolomeo e poi con l' auto alla vicina Fordeccia dove alla bella e caratteristica "BAITA DAL VIKINGO", farò una bella chiacchierata con Marco (il bravo gestore che ancora si ricordava della camminata al Berlinghera da Sorico con la mia Ele in una giornata di vento pazzesco), e con la sua bella e simpatica ragazza di Belo Horizonte e dove, finalmente, berrò una buona e fresca birra alla spina e mangerò un' altrettanto buona fetta di torta alle mele...!!! :-)
Quale migliore conclusione, vero...?!
Cari Saluti a Tutti... e MAGICO ALTO LARIO!!!
Angelo
P.S.
Una speciale dedica e un abbraccio infinito a

Tourengänger:
Angelo & Ele

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (17)