Monte Berlinghera 1930 dal lago ( Sorico )
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Dalla piazza davanti al municipio di Sorico 200 m, attraversiamo la strada statale e saliamo per Via Roma, per poi svoltare a destra e con la mulattiera su alle baite di Piazzo. Qui svoltando a destra andiamo ad attraversare il ponte sul torrente della Valle di Sorico e saliamo al paesino di Dolo 460 m, appena sopra passiamo da Fabbrico 520 m e tagliando su sentiero, varie volte la strada passiamo dalla chiesa di San Giovanni Battista e da Bugiallo 640 m.
Dopo aver risalito i vicoli del paese, abbandoniamo la via più marcata che rimane sulla strada asfaltata, per salire su sentiero più direttamente, verso nord, lambendo le baite di Sansone 930 m circa.
Ora piegando a destra, ritorniamo sull'asfalto a Fondeccia, dove ci concediamo un caffè "vikingo", qui infatti c'è un locale chiamato "La Baita del Vikingo", proprio nei pressi di un area decollo per parapendio.
Qui la zona è stata devastata da un incendio in passato e probabilmente sono andati persi i sentieri, che ora sono tra gli alberi carbonizzati e la susseguente vegetazione invadente. Quindi è meglio seguire la strada, con cui arriveremo a San Bartolomeo 1200 m. Per fortuna siamo partiti dal lago, i parcheggi sono pieni e le auto sono dappertutto :-))
Molta gente è salita qui, anche per lanciarsi con il delta e parapendio.
Appena sopra si passa da alcune baite in località Porcido.
Qui il sentiero ha cambiato un pò il percorso dopo l'incendio, infatti conviene salire dritto per la massima pendenza a prendere una sterrata che passando dall'Alpe Predapiatta arriva poi in una conca in terreno aperto.
Qui abbiamo di fronte la Bocchetta Chiaro, a sinistra l'Alpe di Mezzo e a destra Pescedo.
Ed è proprio a Pescedo che saliremo per andare poi a prendere il costone sud che ci porterà sulla vetta del Monte Berlinghera 1930 m.
Dopo la spartana pausa pranzo ( avevo dimenticato il pane ), scendiamo per il costone ovest fino alla Bocchetta Chiaro, qui Samuele vorrebbe ingaggiare battaglia con dei bambini per potere fare un giro in altalena, si riesce a fatica a dissuaderlo. Ma comunque si mette appena dopo a penzolare da una stanga come un .......
Nella parte finale dell'escursione facciamo amicizia con ragazzi, con cui condividiamo anche la discesa fino a un pò sotto di San Bartolomeo, dove loro han parcheggiato l'auto.
Alla fine ci tocca cedere alle loro insistenze e accettiamo il passaggio che in discesa ci porterà a Sorico.
Con grande dispiacere :-) , perchè adesso per evitare il traffico di rientro ci toccherà fare un altro giretto per perdere tempo.....
Dopo aver risalito i vicoli del paese, abbandoniamo la via più marcata che rimane sulla strada asfaltata, per salire su sentiero più direttamente, verso nord, lambendo le baite di Sansone 930 m circa.
Ora piegando a destra, ritorniamo sull'asfalto a Fondeccia, dove ci concediamo un caffè "vikingo", qui infatti c'è un locale chiamato "La Baita del Vikingo", proprio nei pressi di un area decollo per parapendio.
Qui la zona è stata devastata da un incendio in passato e probabilmente sono andati persi i sentieri, che ora sono tra gli alberi carbonizzati e la susseguente vegetazione invadente. Quindi è meglio seguire la strada, con cui arriveremo a San Bartolomeo 1200 m. Per fortuna siamo partiti dal lago, i parcheggi sono pieni e le auto sono dappertutto :-))
Molta gente è salita qui, anche per lanciarsi con il delta e parapendio.
Appena sopra si passa da alcune baite in località Porcido.
Qui il sentiero ha cambiato un pò il percorso dopo l'incendio, infatti conviene salire dritto per la massima pendenza a prendere una sterrata che passando dall'Alpe Predapiatta arriva poi in una conca in terreno aperto.
Qui abbiamo di fronte la Bocchetta Chiaro, a sinistra l'Alpe di Mezzo e a destra Pescedo.
Ed è proprio a Pescedo che saliremo per andare poi a prendere il costone sud che ci porterà sulla vetta del Monte Berlinghera 1930 m.
Dopo la spartana pausa pranzo ( avevo dimenticato il pane ), scendiamo per il costone ovest fino alla Bocchetta Chiaro, qui Samuele vorrebbe ingaggiare battaglia con dei bambini per potere fare un giro in altalena, si riesce a fatica a dissuaderlo. Ma comunque si mette appena dopo a penzolare da una stanga come un .......
Nella parte finale dell'escursione facciamo amicizia con ragazzi, con cui condividiamo anche la discesa fino a un pò sotto di San Bartolomeo, dove loro han parcheggiato l'auto.
Alla fine ci tocca cedere alle loro insistenze e accettiamo il passaggio che in discesa ci porterà a Sorico.
Con grande dispiacere :-) , perchè adesso per evitare il traffico di rientro ci toccherà fare un altro giretto per perdere tempo.....
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (2)