Capanna Quarnei - Laghetto dei Corti - giro ad anello


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 24. November 2009 um 15:02. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:21 November 2009
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima Rossa   Gruppo Cima di Gana Bianca   Gruppo Rheinwaldhorn   CH-TI 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 500 m
Strecke:Cusiè-Foppa Q1700- Alpe di Pozzo Q1870 - Alpe Quarnei Q2050 - Laghetto dei Corti Q2198- Capanna Quarnei Q2107 - Urbell Q2060 - Alpe di Prato Rotondo Q1826 - Alpe Bolla Q1647
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dall' Italia, autostrada verso il Brennero, uscire a Biasca verso il Lucomagno. Proseguire fino a Malvaglia, uscire a Malvaglia Chiesa (seconda uscita per Malvaglia), quindi seguire le indicazioni per la Val Malvaglia. La strada sale molto stretta (larghezza per una sola auto, fino a destinazione, quindi attenzione) con molti tornati, fino all' imponente diga del lago di Malvaglia. La strada aggira la diga e prosegue sulla destra del lago (destra salendo in auto, sinistra idrografica), si passa l' abitato di Dandrio, si attraversa il torrente e si sale con numerosi tornanti. Si prosegue su strada sempre asfaltata ma molto stretta, quindi attenzione, fino a Cusiè, un piccolo gruppo di baite. Qui cessa la strada asfaltata, si prosegue poco oltre su sterrato fino ad uno slargo con ampio parcheggio, in località Foppa a 1705mt.

Una meraviglia tutta da scoprire …
 

Ci sono montagne e luoghi che vedendoli da lontano ti invitano ad andare a visitarli, la Val Malvaglia invece devi proprio volerla scoprire, molto chiusa sin dal fondovalle, si apre in un anfiteatro di grandi vette e di panorami stupendi, solo se percorri i suoi boschi e sentieri.

 

Partiamo presto da Como, in poco meno di un'ora siamo a Malvaglia, con precisone all' uscita Malvaglia Chiesa, dove inizia la lunga e stretta strada che percorre la Val Malvaglia.

La strada è decisamente stretta, in quasi tutto il suo percorso è praticamente ad una corsia, con degli slarghi per l' incrocio dei veicoli.

Si sale per guadagnare quasi 1300mt di dislivello, in una valle molto chiusa, che si apre un poco a ridosso della grande diga del Lago. Con l'auto si arriva quasi a sbattere contro l'enorme muraglione di cemento (e pensando al Vajont ... ti vien voglia di sparire di corsa), la si aggira sul lato sinistro (a salire), si costeggia il lago e si attraversano gli abitati di Madra e Dandrio, sembrano angoli antichi, dimenticati dal tempo e dalla modernità.

Dopo Dandrio, si passa sopra un ponticello che attraversa il torrente Orino, si inizia a salire più decisamente, con tornanti e con tratti stradali senza protezione. Siamo fortunati non c'e' anima viva in giro.

Seguiamo fedelmete le indicazioni che indicano Cusiè o Quarnei. Quando la strada asfaltata finisce siamo a Cusiè, un gruppo di belle baite a Q1670, proseguiamo ancora per poche centinaia di metri su sterrato fino alla fine della strada, dove c'e' un ampio parcheggio.

Siamo a Foppa, mt 1707. Troviamo un' altra auto parcheggiata e due signori attrezzati con zaini che chiaccherano e guardano in giro con il binocolo.

Parcheggiamo poco dietro la loro auto, e iniziamo i preparativi. Sentiamo sempre più vicino il rumore di un elicottero, ma si sà nelle vallate chiuse il rumore rimbomba.

Restiamo sorpresi quando vediamo questo zanzarone metallico scendere a poche decine di metri da noi, raccoglie le due persone che aspettavano e partono verso le montagne, comodo così pensiamo tutti.

Comunque trovarsi un elicottero che atterra e decolla a pochi metri ci coglie impreparati, e mentre noi fotografiamo l'evento, il turbine d'aria ci riempie l' auto di aghi di larice e pino.

Alle 9:00 partiamo, ci sono 6° ma il sole splende e ci regalerà una giornata da incorniciare. Destinazione Capanna Quarnei.

Ci sono vari percorsi possibili, noi abbiamo deciso per un giro ad anello, che ci porta in quota più dolcemente, pasando per l' Alpe di Pozzo e quindi all' Alpe Quarnei.

Il percorso sale un sentiero molto ben battuto e segnalato, che attraversa boschi di pino e larice. I larici hanno perso le "foglie" e gli aghi rossi hanno creato un tappeto rossastro che rendono ancora più soffice il cammino.

Si attraversano vari ruscelletti e cascatelle ghiacciate, alcuni ponticelli. La salita è tranquilla. La capanna Quarnei si intravvede lontana ed in alto tra i rami di conifere, aspettaci stiamo arrivando!

Alle 9:45 siamo ad un ponticello, prossimi all' Alpe di Pozzo Q1870. L' alpeggio è in una sorta di anfiteatro chiuso verso monte dalla vallata dove scorre il torrente, da una parete rocciosa con una lunga cascata che scende dalla Cima di Gana Rossa e Gana Bianca, e dalla parete rocciosa vicino alla Capanna Quarnei. 

Il sentiero lascia l' alpe sulla destra, salendo con lunghi ed ampi tornanti per incanalarsi in alto alla stretta gola dove scorre il torrente.

Dopo un centinaio di metri di dislivello, scorgiamo una grossa ombra scura che vola, caspita un' aquila certamente per quelle dimensioni. Ci rammarichiamo di non aver fatto in tempo a prendere la fotocamera e la videocamera, che l'animale è sparito. Ci incamminiamo di nuovo, e mentre osserviamo l' Alpe di Pozzo dall' alto ci accorgiamo che l' aquila sta tranquillamente (lei) volteggiando sopra le nostre teste, questa volta non siamo impreparati, e comunque sarà sopra di noi per quasi una decina di minuti, quasi inquietante ..
Ci è capitato varie volte di vedere una o più aquile nelle nostre passeggiate in quota, ma mai così vicina.

Alle 10:25 arriviamo all' Alpe Quarnei, Q2050. Il panorama è "emozionante".

E' un grande anfiteatro, un grosso catino, chiuso da bastioni rocciosi da 3000mt, con cascatelle.

Il tutto è reso ancora più bello dalla neve, non abbonante, che non nasconde le rocce, da un sole caldo e da un cielo terso. Quasi un angolo di paradiso.

La capanna Quarnei, la nostra destinazione, è sul bordo del "catino", ad una decina di minuti. Troppo presto per il pranzo e per una sosta, i muscoli sono ancora ben caldi.

Decidiamo di salire al laghetto dei Corti, a Q2200, la palina indica 25m, tra andata e ritorno riempiamo un'oretta che ci separa dal mezzogiorno.

Il sentiero sale dietro le baite dell' Alpe Quarnei, verso sinistra salendo, da non confondere con il sentiero che in piano va verso una cascata, questo sale al laghetto dei Cadabi Q2620, ma di questo vi parlo dopo.

La neve si fa più alta ed in alcuni tratti gelata, nascondendo il sentiero, ma proseguiamo. Arriviamo alla quota prevista e cerchiamo il laghetto. Facciamo qualche giro intorno perchè non lo troviamo.

C'e' una piccola conca innevata e ghiacciata, consulto il GPS e perbacco siamo passati a fianco, è proprio quella conca bianca il laghetto.

Non siamo delusi, il paesaggio è talmente bello che non si può proprio essere delusi di nulla. Siamo a Q2200, nella conca bianca sotto la Gana Bianca e la Gana Rossa, tutta abbondantemente innevata. 

Sotto di noi (150mt sotto) la piana con l' Alpe Quarnei, e tante cime che splendono per la roccia viva e la neve. 

Ritorniamo all' alpe per poi dirigerci verso la Capanna Quarnei, con l' intento di trovare un angolo per pranzare.

Lungo il sentiero (innevato) che porta alla capanna troviamo una bella baita con tavolo in sasso e panca in legno all' esterno, esposizione in pieno sole. E' il posto ideale per la pausa. 

E' quasi mezzogiorno, ci sistemiamo sulla panca fuori dalla baita (ringraziamo e ci scusiamo con il proprietario, assicuriamo di aver lasciato pulito senza toccare nulla), il termometro segna quasi 19°, incredibile per il 21 novembre a 2050mt !

Fa proprio caldo, si sta volentieri in maglietta a maniche corte.

Pranziamo in questo spettacolare posto, con tanta tranquillità e serenità. Si chiacchera e si scherza, anche di chi non è con noi oggi e si è perso un panorama del genere.

Finito il pranzo, il solito ottimo caffè (questa volta Gimmy ha preparato un "chicco d'oro doc"), io stupidamente ho dimenticato la grappa, ormai una tradizione.

Con Gimmy cerchiamo di scorgere il sentiero che sale al laghetto del Cadabi a Q2620, c'e' neve e non si riesce a scorgere bene, sembra non esserci nessun passaggio solo bastioni rocciosi.

Ma alla fine della pietraia scorgiamo il zig-zagare del sentiero che risale 200mt quasi verticali, ed intuiamo il passaggio esposto vicino all' inizio della cascata.

Inutile nascondere che sappiamo già di tornarci, il laghetto del Cadabi era una delle possibili mete estive, e dopo aver toccato con piedi e con occhi il luogo, merita di ritornarci e portarci Roberto, che oggi non è con noi. 

Foto di vetta ( o di baita?), e si riparte. 

Per raggiungere la Capanna Quarnei non proseguiamo diritto, ma ci portiamo sul costone, al bordo del muraglione che sovrasta il sentiero fatto a salire e verticalmente sopra l' Alpe Pozzo. 

Nel punto più alto scattiamo qualche foto, più la sequenza di scatti per la panoramica. 

In breve siamo alla Capanna Quarnei, Q2107, un altro gioiellino. A dispetto della sua forma un pò curiosa e forse moderna, la costruzione è in sasso e legno, su tre livelli, con un tetto in pietre ed ampi finestroni.

E' in una posizione direi strategica, con la vista sulla valle e sull' anfiteatro alle spalle, è ovviamente chiusa, ed oggi forse ci fa anche piacere. Non abbiamo incontrato nessuno, quasi unici proprietari di questo ben di Dio. 

Proseguiamo il giro ad anello, scendendo verso le baite di Urbell Q2060, e quindi scendendo su un sentiero ripido che scende tra i boschi, con zig-zag, scale di sasso ed il tappeto di larice. 

Perdiamo quota molto rapidamente, dai 2050mt fino ai 1700mt, passando dall' Alpe di prato rotondo, e fino al ponticello sul torrente Orino. 

Da qui il sentiero scende ancora fino all' Alpe Bolla Q1650, dove Paolo avvista una volpe, io non riesco a fotografarla.

Ora si segue il sentiero verso Foppa, che ovviamente deve risalire di oltre 50mt di dislivello. Un bel sali-scendi, il piccolo pegno da pagare per un bel giro ad anello.

Raggiungiamo il parcheggio alle 14:37, c'e' un'aria fresca che invita a coprirsi rapidamente.

Gimmy ricerca il solito souvenier (pietre del luogo), mentre Paolo ci versa un ottimo the caldo, prima io e Gimmy ci facciamo un goccetto di grappa, è mancata a pranzo !

Raramente mi sbilancio nel valutare un' escursione rispetto ad un'altra, ma questa la metto sicuramente tra le top-10 !

 

Un breve riassunto:

 
Andata     :  5,1Km      2h:10m con laghetto dei Corti
Ritorno    :   4,0Km     1h:47m
Dislivello : 500mt (assoluto), 750mt (relativo)
 

Partecipanti: Giorgio, Paolo, Gimmy

 

Molte altre foto, file gps, cartine, foto panoramica a 360°  sul nostro sito:

 
www.girovagando.net    escursione #47

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Kommentare (4)


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UpTheHill hat gesagt: Grazie...
Gesendet am 25. November 2009 um 08:26
...per aver ravvivato i ricordi di una valle bellissima, che anche Rita ed io abbiamo scoperto da poco.

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:Grazie...
Gesendet am 25. November 2009 um 09:03
E' un piacere Nino ... sai quanta voglia di andare nei posti che vedo nelle foto di tanti report ....
Dove ci sono stato, invece, tanti bei ricordi, alcuni da ripetere.
Poi ti svelo un piccolo desiderio ... se Floriano si è prefissato di fare tutti i 3000mt del Ticino, io mi "accontento" dei laghetti (dalle pubblicazioni laghetti del Ticino e limitrofi), pian pianino ...
Ciao!

UpTheHill hat gesagt: Allora siamo almeno in tre :-)
Gesendet am 25. November 2009 um 09:16
Eh eh, Rita ed io ci siamo prefissati lo stesso obiettivo. Quelli facili/veloci li abbiamo già fatti, adesso restano quelli impegnativi/distanti :-(

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:Allora siamo almeno in tre :-)
Gesendet am 25. November 2009 um 12:22
Un buon numero li abbiamo nell' album anche noi, ma la lista e' ancora ricca. Tanti sono anche fuori lista ...
Comunque, caro Nino, la fatica rende,spesso, piu' bello l'obiettivo :-)


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