Sass Queder Mt. 3066
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...una volta mi hanno detto che è meglio che non si avveri quello che si desidera, perché poi accade qualcosa di ancora più bello…..e così è stato…
....volevo concludere le ciaspolate 23/24 con una cima in val di Thuras, alta Valsusa, poi si è messo di traverso il meteo..sempre brutto… poi l’infortunio domestico dell’altro ralphmalph… piccola frattura ad una costola…
Ma quando tutto sembrava perduto….la costola torna a posto prima del previsto… c’è uno spiraglio di due giorni dal punto di vista meteo… ed ecco che spunta fuori il Sass Queder in Engadina, vicino al Passo del Bernina…. decidiamo di fare le cose con calma, vista la lunghissima trasferta per andare fino in Svizzera e così dividiamo la vacanza in due giorni….
Ma ecco che il Giro d’ Italia passa dalla Valle Camonica… quindi primo giorno Passo del Mortirolo da Monno, per vedere passare i ciclisti in uno dei tre passi simbolo del Ciclismo, insieme a Gavia e Stelvio.
Poi trasferimento a Tirano in Valtellina per salire al Sass Queder il secondo giorno..
La Cima del Sass Queder è un punto eccezionale per ammirare le cime del Piz Palù, Bernina, Morteratsch....
Da Tirano si raggiunge la Val Poschiavo, il Passo Bernina e la funivia del Diavolezza, da qui la partenza risalendo la pista, ripida fin da subito.
Gita da effettuarsi ad impianti chiusi, perché si possono sfruttare le piste.
La neve tiene bene, troviamo alcuni tratti di pista veramente ripidi e poi bisogna stare attenti agli scialpinisti, che vengono giù a tutta velocità…
Arriviamo al colletto, da qui a destra si va alla Chamanna del Diavolezza, rifugio/albergo d’alta quota, mentre a sinistra si va verso il Sass Queder.
Il colletto oltre ad essere molto ripido è praticamente una discarica di neve… tutta la neve spostata dai mezzi che stanno lavorando a piste chiuse finisce qui…. e questo rende molto difficoltosa la salita……sembra quasi che il colle sia stato investito da una valanga....
Comunque ne veniamo fuori e ci troviamo alla base della nostra cimetta da salire, vediamo una debolissima traccia su un pendio molto ripido, la neve è tanta …decidiamo di mettere i ramponi, perché con le ciaspole è impossibile proseguire…ed eccoci sulla panoramica vetta sormontata da due ometti in pietra.
Oggi non è tanto panoramica, un po’ troppe nubi....ma visto l’andamento del meteo in questo periodo ci accontentiamo….
Breve pausa perchè comincia a fare freddo e via per la discesa.. la neve comincia ad essere un po’ marcia … neve saponetta…
Comunque ritorniamo alla stazione d’arrivo del Diavolezza e dopo un breve pausa è ora di mettersi in macchina perchè la strada per ritornare a casa sarà più lunga del solito….Sant Moritz….Passo del Maloja… Val Chiavenna… visti solo transitando in auto....sicuramente da approfondire……………!!!!!!!!!!!!!!!!
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....volevo concludere le ciaspolate 23/24 con una cima in val di Thuras, alta Valsusa, poi si è messo di traverso il meteo..sempre brutto… poi l’infortunio domestico dell’altro ralphmalph… piccola frattura ad una costola…
Ma quando tutto sembrava perduto….la costola torna a posto prima del previsto… c’è uno spiraglio di due giorni dal punto di vista meteo… ed ecco che spunta fuori il Sass Queder in Engadina, vicino al Passo del Bernina…. decidiamo di fare le cose con calma, vista la lunghissima trasferta per andare fino in Svizzera e così dividiamo la vacanza in due giorni….
Ma ecco che il Giro d’ Italia passa dalla Valle Camonica… quindi primo giorno Passo del Mortirolo da Monno, per vedere passare i ciclisti in uno dei tre passi simbolo del Ciclismo, insieme a Gavia e Stelvio.
Poi trasferimento a Tirano in Valtellina per salire al Sass Queder il secondo giorno..
La Cima del Sass Queder è un punto eccezionale per ammirare le cime del Piz Palù, Bernina, Morteratsch....
Da Tirano si raggiunge la Val Poschiavo, il Passo Bernina e la funivia del Diavolezza, da qui la partenza risalendo la pista, ripida fin da subito.
Gita da effettuarsi ad impianti chiusi, perché si possono sfruttare le piste.
La neve tiene bene, troviamo alcuni tratti di pista veramente ripidi e poi bisogna stare attenti agli scialpinisti, che vengono giù a tutta velocità…
Arriviamo al colletto, da qui a destra si va alla Chamanna del Diavolezza, rifugio/albergo d’alta quota, mentre a sinistra si va verso il Sass Queder.
Il colletto oltre ad essere molto ripido è praticamente una discarica di neve… tutta la neve spostata dai mezzi che stanno lavorando a piste chiuse finisce qui…. e questo rende molto difficoltosa la salita……sembra quasi che il colle sia stato investito da una valanga....
Comunque ne veniamo fuori e ci troviamo alla base della nostra cimetta da salire, vediamo una debolissima traccia su un pendio molto ripido, la neve è tanta …decidiamo di mettere i ramponi, perché con le ciaspole è impossibile proseguire…ed eccoci sulla panoramica vetta sormontata da due ometti in pietra.
Oggi non è tanto panoramica, un po’ troppe nubi....ma visto l’andamento del meteo in questo periodo ci accontentiamo….
Breve pausa perchè comincia a fare freddo e via per la discesa.. la neve comincia ad essere un po’ marcia … neve saponetta…
Comunque ritorniamo alla stazione d’arrivo del Diavolezza e dopo un breve pausa è ora di mettersi in macchina perchè la strada per ritornare a casa sarà più lunga del solito….Sant Moritz….Passo del Maloja… Val Chiavenna… visti solo transitando in auto....sicuramente da approfondire……………!!!!!!!!!!!!!!!!
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ralphmalph
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