Pizzo del Prévat 2557 m - Salita dallo spigolo NE e discesa dalla cresta SE
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"Senti io mungo e me ne frego"
"Mammamia che montagna"
"Aiuto tienimi"¨!
"Dai che ce la facciamo"!
"Ma non potevamo tenere la corda per la discesa"?
"Coccane che scalata! Grande"!
Queste erano un po' di tipiche frasi che hanno caratterizzato la giornata al Prévat.
Qui lo dico e lo ammetto. Senza Joao (
jpbg) non avrei fatto lo spigolo NE: per me era un progetto a lungo termine. Da realizzare dopo qualche anno di pratica in arrampicata e vie lunghe. Ma lui ha spinto per andare. Ha condotto la salita aprendo la maggior parte dei tiri e consentendo anche a me di salire in vetta entro tempi ragionevoli.
Il Prévat ci ha attirato e ci ha da subito affascinato con il suo aspetto elegante e perfetto.
La salita dallo spigolo NE è una bella soddisfazione sebbene per me lo sarebbe stato anche soltanto dalla via normale. La via normale, che è la cresta SE, presenta una certa difficoltà che descriverò.
Lo spigolo è una grande sfida per i comuni mortali come me.
Il Pizzo del Prévat che domina la scena durante il nostro avvicinamento

Descrizione
Avvicinamento
Joao mi raggiunge in teleferica, con la prima corsa del mattino poco prima delle 08.00, presso la Capanna Tremorgio. Con lui ci sono 3 donne che ci accompagnano fino alla base dello spigolo (Liescke, Letizia e Katya).
Veloci seguiamo il sentiero che porta al Passo Campolungo. Davanti a noi si staglia con grande eleganza la nostra meta. Presso l'Alpe Campolungo possiamo osservare alcune particolari conformazioni geologiche.
In un'ora siamo su e ci spostiamo di traverso lungo una traccia verso la base dello spigolo NE. Il terreno è ripido e roccioso. Raggiungiamo la base che è in ombra, leggermente umida. Al nostro arrivo c'è una coppia germanofona in procinto di partire per la scalata.
Lo spigolo NE
La salita è ben descritta in questa relazione [/www.scuolaguidodellatorre.it/relazioni/PizPrevat-spigoloNor...].
Quello che posso aggiungere è che il primo tiro si può approcciare pochi metri più in alto risalendo il canale a sinistra e percorrendo una cengia sulla parete (come ipotizzato nella relazione).
Io non mi ricordo tutti i tiri ma so che ne abbiamo contati 10. Forse abbiamo fatto una sosta in più intermedia in uno dei tiri.
La prima parte è verticale e ci sono licheni su roccia umida (fare attenzione perchè è scivoloso).
La seconda parte attraversa un sistema di lame. Bisogna puntare a sinistra ed eseguire alcuni traversi in parete sulla sinistra. Per superare un muro io ho munto con il rinvio (probabilmente è in questi casi che da 5b si può scendere a gradi inferiori).
I gradi sono per lo più tra il quarto e il quinto, la salita è impegnativa. Io ad un certo punto ho dovuto riposare le braccia per qualche minuto perchè non avevo più forza.
Joao ha aperto quasi tutti i tiri. Io ho voluto aprirne uno abbastanza difficile nel mezzo della salita. C'era da superare le lame di roccia. In seguito ho lasciato aprire sempre a lui: voleva scendere presto per raggiungere le tre signore.
Io ne ho approfittato per poter salire al Prévat con minori difficoltà anche se devo dire che è impegnativo anche da secondo.
Dalla base alla vetta abbiamo impiegato 4 ore e mezza.
Serve una corda di almeno 40 m. Noi avevamo la 60. Rinvii una decina bastano. Qualche friends potrebbe aiutare nei passaggi tra le lame. Noi non li abbiamo portati.
Visto dalla base

Discesa dalla cresta SE
Dopo una breve pausa in vetta scendiamo dalla via normale. Inizialmente si tratta di una traccia ripida. Successivamente iniziano passaggi da disarrampicare (II e III). Ci sono almeno 2 lunghe pareti da discendere. La roccia è ottima. Per questo siamo scesi bene. Ma consiglio di utilizzare la corda e di predisporre le doppie. Ci sono anelli un po' ovunque. Una caduta significa un volo di 30-.40 metri. Noi siamo scesi senza perchè avevamo messo via già tutto e Joao è partito in quarta. Io avrei gradito la corda in questa discesa pertanto ho disarrampicato con particolare cura e attenzione fino alla bocchetta del Prévat.
Via "normale"

Allontanamento
Ci riportiamo velocemente nel lato NE aggirando le bastionate della cresta NE. C'è un sentiero vero e proprio ma si può effettuare qualche taglio.
Le 3 donne durante le 5 ore sono state in giro. Ora ci aspettano al punto di partenza. Con noi vengono fino al Passo Campolungo. Da qui Joao le accompagna in vetta dalla cresta NW. A quanto pare è un T6 gestibile senza corda. A suo dire c'è da "ravanare" un po'.
Io rientro in capanna soddisfatto. Loro mi raggiungono veloci dopo poco più di un'ora.
"Mammamia che montagna"
"Aiuto tienimi"¨!
"Dai che ce la facciamo"!
"Ma non potevamo tenere la corda per la discesa"?
"Coccane che scalata! Grande"!
Queste erano un po' di tipiche frasi che hanno caratterizzato la giornata al Prévat.
Qui lo dico e lo ammetto. Senza Joao (

Il Prévat ci ha attirato e ci ha da subito affascinato con il suo aspetto elegante e perfetto.
La salita dallo spigolo NE è una bella soddisfazione sebbene per me lo sarebbe stato anche soltanto dalla via normale. La via normale, che è la cresta SE, presenta una certa difficoltà che descriverò.
Lo spigolo è una grande sfida per i comuni mortali come me.
Il Pizzo del Prévat che domina la scena durante il nostro avvicinamento

Descrizione
Avvicinamento
Joao mi raggiunge in teleferica, con la prima corsa del mattino poco prima delle 08.00, presso la Capanna Tremorgio. Con lui ci sono 3 donne che ci accompagnano fino alla base dello spigolo (Liescke, Letizia e Katya).
Veloci seguiamo il sentiero che porta al Passo Campolungo. Davanti a noi si staglia con grande eleganza la nostra meta. Presso l'Alpe Campolungo possiamo osservare alcune particolari conformazioni geologiche.
In un'ora siamo su e ci spostiamo di traverso lungo una traccia verso la base dello spigolo NE. Il terreno è ripido e roccioso. Raggiungiamo la base che è in ombra, leggermente umida. Al nostro arrivo c'è una coppia germanofona in procinto di partire per la scalata.
Lo spigolo NE
La salita è ben descritta in questa relazione [/www.scuolaguidodellatorre.it/relazioni/PizPrevat-spigoloNor...].
Quello che posso aggiungere è che il primo tiro si può approcciare pochi metri più in alto risalendo il canale a sinistra e percorrendo una cengia sulla parete (come ipotizzato nella relazione).
Io non mi ricordo tutti i tiri ma so che ne abbiamo contati 10. Forse abbiamo fatto una sosta in più intermedia in uno dei tiri.
La prima parte è verticale e ci sono licheni su roccia umida (fare attenzione perchè è scivoloso).
La seconda parte attraversa un sistema di lame. Bisogna puntare a sinistra ed eseguire alcuni traversi in parete sulla sinistra. Per superare un muro io ho munto con il rinvio (probabilmente è in questi casi che da 5b si può scendere a gradi inferiori).
I gradi sono per lo più tra il quarto e il quinto, la salita è impegnativa. Io ad un certo punto ho dovuto riposare le braccia per qualche minuto perchè non avevo più forza.
Joao ha aperto quasi tutti i tiri. Io ho voluto aprirne uno abbastanza difficile nel mezzo della salita. C'era da superare le lame di roccia. In seguito ho lasciato aprire sempre a lui: voleva scendere presto per raggiungere le tre signore.
Io ne ho approfittato per poter salire al Prévat con minori difficoltà anche se devo dire che è impegnativo anche da secondo.
Dalla base alla vetta abbiamo impiegato 4 ore e mezza.
Serve una corda di almeno 40 m. Noi avevamo la 60. Rinvii una decina bastano. Qualche friends potrebbe aiutare nei passaggi tra le lame. Noi non li abbiamo portati.
Visto dalla base

Discesa dalla cresta SE
Dopo una breve pausa in vetta scendiamo dalla via normale. Inizialmente si tratta di una traccia ripida. Successivamente iniziano passaggi da disarrampicare (II e III). Ci sono almeno 2 lunghe pareti da discendere. La roccia è ottima. Per questo siamo scesi bene. Ma consiglio di utilizzare la corda e di predisporre le doppie. Ci sono anelli un po' ovunque. Una caduta significa un volo di 30-.40 metri. Noi siamo scesi senza perchè avevamo messo via già tutto e Joao è partito in quarta. Io avrei gradito la corda in questa discesa pertanto ho disarrampicato con particolare cura e attenzione fino alla bocchetta del Prévat.
Via "normale"

Allontanamento
Ci riportiamo velocemente nel lato NE aggirando le bastionate della cresta NE. C'è un sentiero vero e proprio ma si può effettuare qualche taglio.
Le 3 donne durante le 5 ore sono state in giro. Ora ci aspettano al punto di partenza. Con noi vengono fino al Passo Campolungo. Da qui Joao le accompagna in vetta dalla cresta NW. A quanto pare è un T6 gestibile senza corda. A suo dire c'è da "ravanare" un po'.
Io rientro in capanna soddisfatto. Loro mi raggiungono veloci dopo poco più di un'ora.
Joao ha fatto 2 volte il Prévat nella stessa giornata. Una con me e una con le donne. È un uomo generoso (furbacchiotto?) e molto forte.
Per rientrare a Rodi sfrutto volentieri la cabinovia.
Chiudo così le 2 giornate bellissime intorno al Tremorgio.
Video breve
[/drive.google.com/file/d/1nY6BOOSy089TYQH60AkO44d98iyQO1Gv/v...]
/www.instagram.com/reel/Cx-rSfWtu10/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
Video (storie)
/www.instagram.com/stories/highlights/18045712258518708/
Chiudo così le 2 giornate bellissime intorno al Tremorgio.
Video breve
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/www.instagram.com/reel/Cx-rSfWtu10/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
Video (storie)
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