Pizzo Barbarera (2804 m) - Bike & Hike


Publiziert von siso , 30. September 2023 um 13:55.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 September 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   CH-UR   Gruppo Piz Blas   Gruppo Pizzo del Sole   Gruppo Pizzo Centrale 
Aufstieg: 1670 m
Strecke:Valle (1191 m) – Sotto Corte – Rütan dei Sassi – Pautàn (1559 m) – Ponte per Ronco (1625 m) – Canaria (1688 m) – Grasso della Froda (1840 m) – Quartina – Lago di Froda (2438 m) – Cresta NE del Pizzo Barbarera (2690 m) – Pizzo Barbarera (2804 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Airolo – Airolo – Valle (1191 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Cadlimo, alberghi ad Airolo.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 1232 – Oberalppass - 1:25000.

Escursione in Val Canaria, per visitare una cima poco frequentata e poco descritta nei siti web di montagna, sul confine fra Ticino e Uri.

I linguisti finora non sono riusciti a scoprire l’etimologia dell’oronimo Barbarera. Nella carta nazionale, oltre che sul Pizzo, il toponimo appare anche nell’ampia superficie con ripidi pendii erbosi, soggetti a slavine, a nord di Grasso della Froda. Gli alpigiani la suddividono in tre zone: Barbaréra d’Int, Barbaréra d Fò e Barbaréra Áuta.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.50

Fine dell’escursione: ore 15:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa

Temperatura alla partenza: 9°C

Temperatura al rientro: 26°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4100 m

Velocità media del vento: 10 km/h

Alba: 7.18

Tramonto: 19.14

 

Sveglia alle 5:00, partenza da casa alle 6:00, arrivo a Valle, frazione di Airolo, alle 7:35, dopo 104,8 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.

È una splendida giornata d’inizio autunno priva di nuvole e limpidissima. Alle 7:50 monto in sella e mi avvio in direzione della Val Canaria, avvolta ancora nell’ombra mattutina. La temperatura frescolina mi induce a pedalare indossando una leggera K-way. La pendenza della carrareccia, a tratti accentuata, mi costringe a spingere con energia sui pedali, anche perché lo zaino è pesante e il fondo stradale è spesso coperto di ghiaietto incoerente. Su alcune rampe devo persino inserire il turbo. In mezz’ora arrivo al gruppo di fienili di Pautàn (1559 m), oggi in gran parte trasformati in case di vacanza; un tempo, vi veniva conservato il fieno fino all’inverno, dopodiché veniva portato nei villaggi per mezzo di slitte.

Superato il ponte sul fiume Canaria, raggiungo dopo 200 m il monte maggengo Canaria (1688 m), ubicato sulla sponda sinistra della valle. Viene ancora usato da un contadino per la pastorizia, ma gran parte delle cascine sono state trasformate in case di vacanza.

Alle 8:50, un’ora dopo la partenza, arrivo al segnavia poco sotto l’alpeggio Grasso della Froda (1840 m). È un antico corte dell’Alpe di Lèi, nei pressi del quale, poco sopra la presa d’acqua, vi è una cascata.

In questo periodo è destinato al pascolo delle pecore. Ne vedo moltissime, saranno centinaia. Occupano tutto il versante detto Stabbio delle Pecore ma si spingono anche in località Quartina.

Parcheggio la bici lungo il sentiero che scende verso il ponticello metallico e alle nove inizio la parte di gita a piedi. Due cani dell’alpe, legati, mi vedono e mi inviano dei prolungati abbai di benvenuto.

Il sentiero passa sull’orlo del dirupo che sovrasta la presa d’acqua con la piccola diga. Le acque confluite vengono poi riversate nel lago artificiale del Ritom.

Superato il tratto incassato entro cui scorre il Canaria, ul Tasín per la gente del posto, pervengo al pascolo di Quartina. Qui la pendenza diminuisce e alle 9:45 arrivo al sole. La temperatura dell’aria si riscalda immediatamente ed il paesaggio diventa molto piacevole. A circa 2250 m di quota, abbandono il sentiero per la Capanna Cadlimo e svolto a sinistra, di fianco al Riale del Lago di Froda. Seguo delle tracce di sentiero, che spesso svaniscono, tuttavia il percorso è evidente, in particolare con una giornata serena come quella odierna.

Inconsapevolmente, alle 10:40 arrivo su un motto, posto a qualche decina di metri sopra il Lago di Froda (2446 m). Pazienza, lo raggiungerò al ritorno. Costato subito che le dimensioni del bacino sono molto più ampie rispetto a quanto mi aspettassi.

La cima che desidero raggiungere si staglia ad ovest sullo sfondo di un cielo limpidissimo: che meraviglia!

Il percorso è facilmente intuibile; in alcuni punti ci sono pure degli ometti di pietre e pochi vecchi bolli in vernice azzurra, sbiaditi.

Aggirata a sinistra l’evidente cintura rocciosa, continuo in direzione NW per 300 m, quindi risalgo il ripido pendio erboso verso la cresta, che raggiungo a circa 2730 m di quota.

Mi rimangono gli ultimi duecento metri di salita, su macigni, nelle condizioni odierne facilmente percorribili. Scorgo un branco di sette stambecchi maschi. Li posso fotografare solo fino a 15 m di distanza, poi fuggono. Visto che solo il versante meridionale di questa montagna si trova in una bandita di caccia (Bandita Giübin) gli ungulati sono molto diffidenti. Altrove, ho potuto avvicinarmi molto di più agli stambecchi senza infastidirli.

Dopo 4 h dalla partenza, soste comprese, raggiungo l’omino di vetta del Pizzo Barbarera (2804 m). Che bella soddisfazione!

                                         Pizzo Barbarera (2804 m)

Uso molto raramente la sbiadita espressione “vista a 360 gradi”, tuttavia questa volta si impone. Scatto una lunga sequenza di fotografie, quindi mi concedo una prolungata sosta poco sotto la vetta, al riparo dalla brezza sostenuta.

Per la discesa, ripercorro più o meno lo stesso percorso della salita, con un’ulteriore sosta al Lago di Froda.

L’escursione si conclude felicemente dopo 7 ore e 40 minuti dalla partenza.

 

Il paesaggio severo ma affascinante della Val Canaria oggi mi si è concesso senza limiti, grazie alle ottime condizioni meteo. Il Pizzo Barbarera è ingiustamente una meta poco frequentata e poco descritta in Hikr.org.

Questo rapporto è il secondo che espone in italiano la salita a questa cima.

È possibile raggiungere il Pizzo Barbarera anche con gli sci da Airolo (D, 5 h 30 min, 1660 m), ma solo con condizioni sicure, soprattutto sui ripidi fianchi in zona Stabbio delle Pecore.  

 

Tempo totale: 7 h 40 min

Tempo di salita: 4 h

Tempi parziali

Valle (1191 m) – Pautàn (1559 m): 30 min (mtb)

Pautàn (1559 m) – Grasso della Froda (1840 m): 30 min (mtb)

Grasso della Froda (1840 m) – Lago di Froda (2438 m): 1 h 40 min

Lago di Froda (2438 m) – Pizzo Barbarera (2804 m): 1 h 10 min

Coordinate Pizzo Barbarera: 693.516 / 157.434    

Dislivello in salita: 1670 m

Quota massima: 2804 m

Quota minima: 1138 m

Sviluppo complessivo: 21,74 km

Difficoltà mtb: F

Difficoltà escursionismo: T3

Consumo della batteria da 500Wh: 67%

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: Swisscom, in alcune zone assenza di segnale.


Tourengänger: siso


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Kommentare (7)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 10:04
Complimenti (e un po' di invidia) Siso
Ciao!!!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 17:16
Grazie Giulio per l'attenzione. A presto,
siso.

cappef hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 14:30
sei GRANDE!!! complimenti!!! Foto stupende!!! Ciao!!!
Flavio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 17:17
Grazie Flavio, qui c'è pane per i tuoi denti...
siso.

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 17:17
Il 30 Agosto del 2005 raggiungevo il Barbarera dalla cresta SW
(arrivavo dal Passo S. Gottardo via Passo della Sella.
Il motivo per cui ho un ricordo vivido della salita, è il ritrovamento di un cristallo (senza matrice) di grosse dimensioni che avevo visto nella pietraia, poco prima del Passo Scengion.

Della vetta in sè non ricordo più nulla...
l'ho (ri)vista per la "seconda" volta con le tue foto!!!

Salire cime inusuali è (anche) una mia specialità (quante soddisfazioni mi hanno dato nel corso degli anni...), credo tu mi possa capire!!!

Mitico!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Oktober 2023 um 20:24
Complimenti a te Giordano, la salita da quel versante è particolarmente impegnativa. Il mio itinerario, nelle condizioni odierne, pone una difficoltà che non va oltre il T3.
Peccato che non hai fotografato il cristallo.
La vetta permette un panorama in tutte le direzioni.
Ciao!

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Oktober 2023 um 07:47
Allora non avevo né cellulare né macchina fotografica
:-((



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