Piz Borel e Piz Ravetsch


Publiziert von Califfo , 5. September 2021 um 08:13.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:28 August 2021
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   Gruppo Piz Blas   Gruppo Pizzo del Sole   CH-TI   Gruppo Pizzo Centrale 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 2100 m
Abstieg: 2100 m

Partenza dal bivio per Madrano prima di Airolo alle 9 in punto con la bicicletta. Intanto è soleggiato come lo avevano pronosticato le previsioni.Proseguo per Madrano per poi prendere la strada che imbocca nella val Canaria. La strada è in buone condizioni ma estremamente ripida.Cosi tanto che in certi tratti non devo spingere la bici perché la ruota dietro gira a vuoto e slitta nei sassolini che sono presenti sulla strada sterrata. Come piccola consolazione, pure un Haflinger che sta salendo incontra tantissima difficoltà per salire. Le temperature sono piuttosto basse e il sole o non è ancora sorto oppure arrivano delle nuvole. Arrivo poi finalmente a Grasso della froda 1859m e proseguo fino alla piccola diga delle FFS dove lascio la bici e mi metto i pantaloni lunghi come pure la giacca a vento. Scendo un sentierino FFS per attraversare il fiumiciattolo per risalire e raggiungere il sentiero ufficiale bianco rosso. Questo lo seguo praticamente fino al passo Bornengo. Il vento è sempre più freddo e le nuvole sono fitte e nere. Mi metto anche la felpa sotto la giacca oltre ai guanti che avevo già messo quando ho attraversato la canaria al punto 2300 (Piano di Bornego). Arrivato al passo prendo dunque l'itinerario alpino per il Pizzo 2872 e il forte vento mi costringe di mettere pure il cappuccio. Alla quota 2750 circa mi accorgo che c'è brina e gelo sulle poche erbe e fiori che crescono li sopra. Il vento è dunque sotto lo zero termico. La crestra tra la precima e il 2872 è esposta ma è presente una cattena che assicura questo tratto. Pure la salita sulle roccio è attrezzata di una cattena. Per mia fortuna le nuvole fitte se ne vanno e vedo qualcosa. Giusto per poter proseguire sulla cresta lasciando il sentiero al punto 2872 verso il Piz Borel. Incontro una simpatica donna proveniente da questo pizzo e scambio un paio di parole. Quanto arriva poi la sua compagna li lascio proseguire per la capanna Cadlimo dove spero di incontrare queste due più tardi. La continuazione sulla cresta è facile ed è addirittura presente una traccia. Nella parte superiore ci sono poi pure degli ometti di sasso e nella parte grigionese delle corde fisse per facilitare dei tratti con difficoltà più elevate. Fino a questo Piz Borel non valuterei più di T4. La continuazione per il Piz Ravetsch va prima su una cresta un po' delicata dove si vede che tempo fa è caduto qualcosa sia in direzione del ghiacciaio sia dall'altra parte. C'è però un cordone di grossa dimensione che assicura almeno due tratti. Dopodiché bisognerebbe non seguire sempre la cresta ma stare leggermente sotto sulla parte verso sud. Su detriti e passaggi leggermente esposti si raggiunge poi la vetta del Piz Revatsch. Anche lì le temperature sono sotto lo zero e faccio dunque solo una breve pausa per poi tornare indiero per il pIz Borel e il 2872 dove prendo nuovamente il sentiero bianco-blu fino alla capanna Cadlimo. Nel frattempo ha di nuovo ripreso con il nevischio che però è solo leggero in contrasto con il vento forte. Arrivando al lago senza nome a 2707 le temperature sembrano finalmente salire sopra lo zero termico e ci sono addirittura delle chiazze di sole. Purtroppo alla capanna non c'è nessuno di fuori e non vedo ne Nadia ne Jeannet da Wil che hanno fatto il Piz Ravetsch prima di me.
Ora mangio ancora svelto una frutta e mi metto a fare la discesa. Neanche partito 10min fa inizia a nevicare più forte e in maniera tale che sia sassi che era e rocce diventanto bagnate e scivolose. Scendo il sentiero con cautela fino a raggiungere il punto dove ero passato alcune ore prima per poi scengere alla dighetta dove avevo lasciato la bici. Anche la discesa in bici non è il massimo dato che ora piove e la strada è talmente ripido che non si riesce a frenare in maniera decente.Mi ribalto pure frenando sulla ghiaia sopra la strada sterrata ripidissima e per fortuna posso subitissimo rialzarmi siccome non mi sono fatto nulla e anche la bici e zaino è ancora tutto intero.Arrivando ad Airolo mi accorgo poi che li aveva appena iniziato a piovere dato che l'asfalto era ancora parzialmente asciutto e c'era il sapore tipico della pioggia in giro. Fatto giusto in tempo a mettere la bici in macchina che sono partito che anche lì l'asfalto era bagnato e pioveva.18:30 (11:00 14.00 15.00)

Tourengänger: Califfo


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