Monte Sobretta 3296 Sobretta Sud 3271 Sassi Neri 3057 Sassi Neri 2990 Sassa 2808

Oggi si sconfina in Valtellina dopo essere scesi qualche chilometro dal Passo del Gavia.
Partenza dal Ponte dell'Alpe 2289 m per questa escursione di famiglia.

Sentiero subito ben segnalato che risale la Valle dell'Alpe, a un bivio si decide di salire a destra e arrivare all'arrivo della funivia da santa Caterina, a Sunny Valley 2640 m. Qui arrivano frotte di escursionisti ( della domenica soprattutto ), già immagino una gran quantità di persone andare sul Sobretta che da qui sono solo poco più di 650 m+. Infatti per alcuni minuti sulla nostra via c'è davvero tanta gente, ma arrivati in breve al laghetto dell'Alpe a 2740, il 90% delle persone si ferma. Il sentiero ottimamente tracciato si può percorrere anche a visibilità zero, sembra stato tutto rifatto in funzione della funivia e per portare gente in gran quantità in vetta senza problemi. Cartine plastificate sono attaccate qua è la sul percorso, e dopo un laghetto dal colore pallido c'è anche un cippo di pietra con inciso quota 3000. Nei pezzi in piano ci sono cordoli di sassi ( sembrano dire di non uscire dal recinto ). Poi il bivio per il laghetto glaciale che a sinistra stà sotto il piccolo ghiacciaio dell'Alpe. Un ultimo tratto ripido dove si vedono gli sbancamenti delle ruspe per allargare il sentiero.

Arrivati in vetta al Sobretta 3296 m, ci si accorge che poi solo una quindicina di persone sono arrivate qui, nonostante il poco dislivello. 
Adesso inizia la terra incognita, dove non c'è più nessuno.
Proseguiamo di cresta verso sud-ovest ( un pò più alto della croce ), poi ci si abbassa sul lato sinistro, per risalire un roccione. Qui si è sembra più alti della cima turistica. Poi passando ancora sotto a sinistra un tratto scabroso, si ritorna sulla facile cresta, sospesa sui ghiacciai residuali di Sobretta Nord Ovest e di Profa sulla destra e del ghiacciaio dell'Alpe a sinistra. Un salita di circa 50m* ci porta alla bella vetta con ometto che è la Sobretta Sud 3271 m detta anche vetta scialpinistica : abbastanza distante da potersi definire una cima a se stante.
Ora svoltiamo a sud-est ( sinistra ) seguendo il costone, con percorso logico, passando anche in una specie di frattura nelle rocce, che a un certo punto cambiano colore e diventano scure: siamo sulla cresta dei Sassi Neri, risaliamo a una bella cima con ometto: è la Cima 3057 dei Sassi Neri, poi dopo alcuni saliscendi, su alla Cima 2990 dei Sassi Neri e infine dopo una sella su all'ultima cima in cartina: è il Sassa 2808 m. Sotto a sinistra nella vallata un paio di cani pastore di ritorno dal loro lavoro attraversano un laghetto a nuoto per rinfrescarsi, in un primo momento li avevamo scambiati per lupi.
Scesi quindi senza traccia nella Valle dell'Alpe, per evitare di accostarci troppo al gregge di pecore e ai loro cani, guadiamo il torrente e ci portiamo sul sentiero ufficiale. 
In discesa seguiamo il sentiero che si mantiene più vicino al torrente, che diventa bellissimo quando si "inforra" in una vena di marmo, ed entra in  un buco. Più sotto anche un ponte di pietra sul torrente, dove passa sopra un sentiero. Nella gola ci sono anche un paio di gallerie artificiali del 1° conflitto. 
Arriviamo al Passo dell'Alpe 2461 m che comunica con la Val Rezzalo. Noi a sinistra con il segnavia 519 torniamo al tornante e chiudiamo il giro.