Monte Sobretta dalla Valfurva
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Il Sobretta è una bella cima di 3296 metri, che si eleva ad occidente, rispetto alla strada che da Bormio sale sino al Passo Gavia, la sua salita regala, in una bella giornata, scenari davvero indimenticabili
Anni fa il suo bacino centrale ospitava una discreta vedretta di cui, a causa della forte regressione del manto glaciale, al momento rimangono umili resti, ma forse proprio per questo la gita si svolge in un ambiente di desolante e grandiosa bellezza, con splendidi relitti di morfologia glaciale recente: laghetti, piane e soglie glaciali.
Inoltre in questa escursione si ha l'occasione di vedere quello che è stato definito uno dei più bei sandur della catena retica: questo termine di origine islandese, designa un’ampia spianata occupata da fondo morenico e percorsa da un gran numero di piccoli corsi d’acqua, una sorta di deserto di origine glaciale.
La gita non presenta alcuna difficoltà, ma con molta foschia, può comportare qualche problema di orientamento, non esitono segnavia, e nella parte più alta solo degli ometti.
Da Santa Caterina Valfurva si segue la strada del Passo Gavia fino al Ponte dell’Alpe (parcheggio)
Si inizia seguendo la strada militare del passo dell’Alpe per poi salire a destra lungo il sentiero che porta al lago dell’Alpe, poco sotto la stazione di arrivo degli impianti sciistici di Santa Caterina.
Da qui prima lungo il sentiero e poi per tracce gudati dagli ometti fino in cima.
Discesa per lo stesso percorso fino a sotto gli impianti di sci, poi deviazione a destra lungo il torrente fino al passo dell'Alpe, da qui ritorno alla strada del Gavia con il sentiero sul lato destra della valle.
Anni fa il suo bacino centrale ospitava una discreta vedretta di cui, a causa della forte regressione del manto glaciale, al momento rimangono umili resti, ma forse proprio per questo la gita si svolge in un ambiente di desolante e grandiosa bellezza, con splendidi relitti di morfologia glaciale recente: laghetti, piane e soglie glaciali.
Inoltre in questa escursione si ha l'occasione di vedere quello che è stato definito uno dei più bei sandur della catena retica: questo termine di origine islandese, designa un’ampia spianata occupata da fondo morenico e percorsa da un gran numero di piccoli corsi d’acqua, una sorta di deserto di origine glaciale.
La gita non presenta alcuna difficoltà, ma con molta foschia, può comportare qualche problema di orientamento, non esitono segnavia, e nella parte più alta solo degli ometti.
Da Santa Caterina Valfurva si segue la strada del Passo Gavia fino al Ponte dell’Alpe (parcheggio)
Si inizia seguendo la strada militare del passo dell’Alpe per poi salire a destra lungo il sentiero che porta al lago dell’Alpe, poco sotto la stazione di arrivo degli impianti sciistici di Santa Caterina.
Da qui prima lungo il sentiero e poi per tracce gudati dagli ometti fino in cima.
Discesa per lo stesso percorso fino a sotto gli impianti di sci, poi deviazione a destra lungo il torrente fino al passo dell'Alpe, da qui ritorno alla strada del Gavia con il sentiero sul lato destra della valle.
Tourengänger:
NrcSlv

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