Giro dei Tre Passi in Valle Antrona

Era da un bel po’ che avevamo in mente di fare il giro dei 5 passi in Valle Antrona e oggi l’abbiamo quasi fatto, perché ci siamo trovati nella necessità di doverlo ridurre di un poco, saltando gli ultimi due.
Partiti alle 7 da Cheggio, siamo arrivati dapprima al Rifugio Andolla e poi all’omonimo passo sul confine italo-svizzero: fin qui tutto come da programma, anche se al Passo di Andolla il mio compagno Giordano è arrivato un po’ affaticato.
Raggiunti da tre atri escursionisti, abbiamo poi proseguito insieme ma, sui pendii finali che precedono il Passo del Busin, mentre ero impegnato in un testa a testa con la loro escursionista di punta (… grande ritmo e gamba da parte della signora), ho sentito il fischietto di Giordano echeggiare alle mie spalle nel silenzio dei pascoli e quando mi sono girato ho visto che faceva ampi cenni con le braccia indicanti la sua volontà di fermarsi.
Fortunatamente, dopo un primo momento di sconcerto, ha ripreso il cammino e quando mi ha raggiunto ho capito che era in evidente crisi di fatica, cosa strana viste le sue ultime prestazioni in escursioni impegnative, ma una "giornata no" può capitare a tutti e comunque poi abbiamo ripreso il cammino con ritmi più tranquilli, anche perché dovevamo affrontare il tratto più impegnativo dell’escursione tra il Passo del Busin e il Passo della Preja, dove occorre procedere con molta attenzione a causa delle caratteristiche del sentierino e per l’esposizione.
Arrivati al Passo della Preja, anche se mancava veramente poco al successivo Passo del Castello, abbiamo deciso di scendere accorciando un po’ il giro, visto che il sentiero che puntava verso l’Alpe di Preja era ben visibile e in buone condizioni.
Raggiunta l’Alpe abbiamo finalmente potuto mangiare in tranquillità anche se il tempo (come sapevamo) è lievemente peggiorato, tanto che ha cominciato a piovere in maniera però alternata e molto blanda.
Alla fine è stato un bellissimo giro, fatto in zone nuove per noi, sicuramente di buon impegno, tanto che, pur accorciando il percorso, abbiamo camminato per 7 ore (soste escluse) su uno sviluppo di 15 km superando un dislivello di circa 1500 m e i due passi che abbiamo saltato li faremo un’altra volta.
Molto bella la svizzera Zwischbergentall, dove oltre alle mucche al pascolo siamo riusciti ad avvistare un veloce ermellino che però si è rapidamente eclissato (salendo in auto al mattino abbiamo incrociato un capriolo e lungo il percorso abbiamo visto numerose marmotte).
Il percorso è anche descritto più dettagliatamente nelle didascalie delle foto.