Cima delle Pale Rosse - Traversata S-N (3476 m)
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Itinerario consigliato solo per gli amanti del grande ravano e delle creste di roccia asai marcia...
Dal parcheggio (q. 2161 m), risalire sino all'Albergo del Ghiacciaio dei Forni (q. 2200 m), dove s'imbocca la sterrata (in alternativa è possibile percorrere anche il sentiero panoramico) che, percorrendo la lunga ed interminabile Val Cedec, conduce al Rifugio Pizzini-Frattola (q. 2706 m).
Portarsi alle spalle del Rifugio, quindi proseguire in direzione nord-ovest lasciando sulla destra le tracce che salgono verso il Rifugio Casati.
Risalire i dolci pendii morenici puntando ad un'evidente piramide rocciosa posta in mezzo alla Vedretta dello Zebrù (q. 3100 m circa) e che si aggira sulla sinistra.
Risalire il Ghiacciaio del Gran Zebrù da destra verso sinistra, puntando all'evidente depressione del Colle delle Pale Rosse.
Senza raggiungere il sopracitato valico, spostarsi progressivamente verso sinistra fino a raggiungere la conca dove è posto il piccolo ghiacciaio alla base delle Cime delle Pale Rosse.
O risalendo direttamente il ghiaccio o stando alti su massi instabili, puntare all'evidente depressione tra la cima S e la cima N, che si raggiunge su terreno ripido e assai franoso (q. 3335 m).
Dal Colle S delle Pale Rosse, seguire l'esposta e marcia cresta (max II) verso nord, fino a raggiungere la base di un diedro. Facendo attenzione alla roccia assai precaria, risalire il diedro (III), quindi su terreno più semplice e abbattuto raggiungere la croce di vetta della Cima delle Pale Rosse (q. 3476 m).
Dalla vetta, proseguire verso nord spostandosi sul versante che guarda verso la Val Zebrù. Seguire un'esile cengia con resti militari fino a raggiungere un salto verticale, che può essere superato con una calata di circa 15m (spit in loco).
Al termine della calata, arriva la parte più suggestiva della gita: occorre entrare a carponi letteralmente nella pancia della montagna, seguendo un'angusta galleria con feritoie costruita durante la Grande Guerra (utile frontale).
Al termine del tunnel (15 m circa), per tracce, proseguire su terreno infido tenendosi a destra del filo di cresta, quindi, appena possibile, scendere a sinistra fino a mettere piede sulla Vedretta della Miniera, dove è presente anche un suggestivo laghetto di fusione glaciale.
Dal piccolo ghiacciaietto, in breve, si raggiunge il Colle delle Pale Rosse (q. 3379 m), quindi come per la salita.
TEMPI DI PERCORENZA:
PARCHEGGIO FORNI - RIFUGIO PIZZINI: 1,00 ora
RIFUGIO PIZZINI - COLLE S PALE ROSSE: 1,45 ora
COLLE S PALE ROSSE - CIMA DELLE PALE ROSSE: 30 minuti
CIMA DELLE PALE ROSSE - COLLE DELLE PALE ROSSE: 1,00 ora
COLLE DELLE PALE ROSSE - PARCHEGGIO FORNI: 2,00 ore
con Chiara, Teo, Marco, Mattia, Nico, Andrea e Andrea
Dal parcheggio (q. 2161 m), risalire sino all'Albergo del Ghiacciaio dei Forni (q. 2200 m), dove s'imbocca la sterrata (in alternativa è possibile percorrere anche il sentiero panoramico) che, percorrendo la lunga ed interminabile Val Cedec, conduce al Rifugio Pizzini-Frattola (q. 2706 m).
Portarsi alle spalle del Rifugio, quindi proseguire in direzione nord-ovest lasciando sulla destra le tracce che salgono verso il Rifugio Casati.
Risalire i dolci pendii morenici puntando ad un'evidente piramide rocciosa posta in mezzo alla Vedretta dello Zebrù (q. 3100 m circa) e che si aggira sulla sinistra.
Risalire il Ghiacciaio del Gran Zebrù da destra verso sinistra, puntando all'evidente depressione del Colle delle Pale Rosse.
Senza raggiungere il sopracitato valico, spostarsi progressivamente verso sinistra fino a raggiungere la conca dove è posto il piccolo ghiacciaio alla base delle Cime delle Pale Rosse.
O risalendo direttamente il ghiaccio o stando alti su massi instabili, puntare all'evidente depressione tra la cima S e la cima N, che si raggiunge su terreno ripido e assai franoso (q. 3335 m).
Dal Colle S delle Pale Rosse, seguire l'esposta e marcia cresta (max II) verso nord, fino a raggiungere la base di un diedro. Facendo attenzione alla roccia assai precaria, risalire il diedro (III), quindi su terreno più semplice e abbattuto raggiungere la croce di vetta della Cima delle Pale Rosse (q. 3476 m).
Dalla vetta, proseguire verso nord spostandosi sul versante che guarda verso la Val Zebrù. Seguire un'esile cengia con resti militari fino a raggiungere un salto verticale, che può essere superato con una calata di circa 15m (spit in loco).
Al termine della calata, arriva la parte più suggestiva della gita: occorre entrare a carponi letteralmente nella pancia della montagna, seguendo un'angusta galleria con feritoie costruita durante la Grande Guerra (utile frontale).
Al termine del tunnel (15 m circa), per tracce, proseguire su terreno infido tenendosi a destra del filo di cresta, quindi, appena possibile, scendere a sinistra fino a mettere piede sulla Vedretta della Miniera, dove è presente anche un suggestivo laghetto di fusione glaciale.
Dal piccolo ghiacciaietto, in breve, si raggiunge il Colle delle Pale Rosse (q. 3379 m), quindi come per la salita.
TEMPI DI PERCORENZA:
PARCHEGGIO FORNI - RIFUGIO PIZZINI: 1,00 ora
RIFUGIO PIZZINI - COLLE S PALE ROSSE: 1,45 ora
COLLE S PALE ROSSE - CIMA DELLE PALE ROSSE: 30 minuti
CIMA DELLE PALE ROSSE - COLLE DELLE PALE ROSSE: 1,00 ora
COLLE DELLE PALE ROSSE - PARCHEGGIO FORNI: 2,00 ore
con Chiara, Teo, Marco, Mattia, Nico, Andrea e Andrea
Tourengänger:
irgi99

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