Piz Croch e Sass Castell
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Parto alle 6:26 dal parcheggio della Val Cama e commincio l'escursione prendendo il sentiero ufficiale bianco-rosso che mi conduce fino a Provesc a 800m sul livello mare. ATTENZIONE: qui è l'ultima possibilità di riempire l'acqua! Infatti eccezionalmente porto due bottigle di 1.5l pieni.Grazie a Zaza e il suo rapporto. Per prendere il sentiero verso l'alp de Borgen bisogna salire proprio dientro alla fontana di Provesc e andare leggermente verso est. A questo punto dovrebbe presto essere visibile un disco grigio su un albero di castagno.Questi dischi sono presenti nella selva castanile e seguendo almento 5 o 6 conduce verso la valle principale della mesolcina. Quando il bosco si apre, la traccia diventa più visibile e non ci saranno più dischi fino all'alp de Borgen. La traccia è molto esile ma allo stesso tempo "buona" e presente in continuazione fino all'alp de Borgen. Bisogna fare attenzione a non farsi ingannare da tracce più spesse fatte dalla selvaggina.Arrivando all'alp de Borgen trovo un prato fatto circa un mesetto fa e pure la struttura sembra essere mantenuta. Su quest'alpe si trova anche una fontana che emette una gioca circa ogni 40-50 secondi. Non basta per riempire una bottiglia ma per forunta ho con me 3 litri. La continuazione della traccia è molto logica e la si trova perpendicolare alla fontana dove si vede un altro disco. Questi dischi sono ancora presenti fino a Motta Giova e Pianca bella. La traccia anche se a volte esile è comunque di buona qualità e ci sono addirittura dei ponteggi marci in due posti. Trovo anche una corda di ferro fissata con un filo di ferro parzialmente arruginito. La direzione è sempre sulla cresta che si segue fino a circa 2000m. Dato che Zaza aveva incontrato delle difficoltà a circa 2030m decido di scendere un pendio erboso verso due grandi larici e raggirare le rocce da sotto.Questo mi è risucito benissimo e in poco tempo risalgo avendo oltrepassato il punto 2103 presente nella cartina nazionale. A questo punto si sale la valletta su erba fino a che non si arriva nuovamente in cresta. La cresta fino al Piz Croch è facile e non richiede particolari spiegazione. La continuazione dopo il Croch non è più evidente. Bisogna prima abbassarsi alla bocchetta e poi quando arriva il muro quasi verticale, abbassarsi ulteriormente e passare sotto la roccia. Penso che ci sono tre possibilità si risalire. 1.) subito salire la parete. 2.) salire un canalino circa 20m più a est. 3.) a circa 50 m più est della bocchetta salire un costone con dei ginepri. Questo probabilmente è la soluzione più comoda, la quale faccio pure io dopodiché ho dovuto tornare indientro dalle prime due. Ormai la cresta è un continuo sali e scendi e il versante da stare è sempre quello della Val Cama. In seguito arriva anche la roccia che è sovrastante e pare dal fondovalle di essere molto difficile da superare. Niente affatto la si può aggirare la rocca sempre dalla Val cama e salire un diedro facile ed erboso. La salita al Sass Castell è complicata dovuto ai tantissimi sali e scendi e la difficoltà sulla cresta stessa, ma talvolta passando a pochi metri sotto la cresta può essere di grande aiuto. Finalmente la cresta diventa più facile e la salita al Sass Castel dalla cresta ovest diventa facile. Questa cima possiede anche un libro della vetta dove si iscrivono ogni anno tra i 1-3 escursionisti. Infatti è su dal 2006 e contiene poche firme. La discesa verso la prossima bocchetta che separa la cima nordovest alla sudest non è nemmeno triviale.Ora si va leggermente sul versante della val d'arbola e uso la corda in doppia per scendere una parete di circa 3 metri con buoni appigli ma se non verticale con un inclinazione di 87 gradi crica. La bocchetta dove una traccia è visibile da lontano si può dopo raggiungere attraverso il lato val d'arbola su ganne e un diedro moltro facile e ancora ganne per poi risalire una trentina di metri alla bocchetta. Forse ora dovrei andare al lato val cama ma io decido si salire sulla cresta non troppo difficile per rendermi conto di trovarmi su un altra punta prima della cima sudest. Devo dunque disarampicarmi un altra paretina alta circa 5 metri dove sotto c'è una roccia inclinata che scende di tanto. Anche a questo punto uso la corda in doppia per darmi un po' di corraggio al livello psicolocigo. Dopodiché si fa la cresta sul filo di rasoio e ci si tiene sempre a metà dove è possibile, altrimenti sul lato Val d'Arbola. Ormai la roccia è liscia e inclinata e non ci sono tanti appigli ma piano piano si riesce comunque a salire fino alla cima munita di un piccolo ometto di sasso ma senza libro di vetta.
Ora la discesa per la bocchetta de Cressim è davvero "facile". Cioè non ci sono più pezzi troppo tecnici dove bisogna usare la corda e praticamente è tutto su erba o sassi con erba. I segni bianco-rosso sono visibili già in lontananza, però prima di tutto il sentiero non è mantenuto poi passa su ganne su è giù e non è veramente più facile rispetto al selvaggio che si aveva incontrato prima. Forse è la stanchezza ma sembra che è lungo il percorso dalla bocchetta de Cressim anche soltanto fino all'alp de Sambrog. I segnavia bianco-rosso sono poi anche dispersi in mezzo il prato anche 10 metri più in su e più in giù come se uno avesse a caso messo delle marcature. Nella discesa dopo l'alp de Sambrog almeno i segnavia sono continui e regolari pure se il sentiero non è mantenuto. Raggiungendo poi l'alp Vec trovo finamente un sentiero dove è stato fatto il jackyboy ed è anche pulito da frane,sassi, rami e altro dovuti all'inverno. Da qui non c'è più tanto da aggiungere dato che su un sentiero ufficiale si raggiunge il lagh de Cama e poi chiudo l'anello a Provesc. La discesa fino a Cama va poi a farsi sentire nelle ginocchie e i piedi. Alla fine però dopo 14 ore posso riassumere che è stata una bellissima giornata e un altrettanto escursione.
Ora la discesa per la bocchetta de Cressim è davvero "facile". Cioè non ci sono più pezzi troppo tecnici dove bisogna usare la corda e praticamente è tutto su erba o sassi con erba. I segni bianco-rosso sono visibili già in lontananza, però prima di tutto il sentiero non è mantenuto poi passa su ganne su è giù e non è veramente più facile rispetto al selvaggio che si aveva incontrato prima. Forse è la stanchezza ma sembra che è lungo il percorso dalla bocchetta de Cressim anche soltanto fino all'alp de Sambrog. I segnavia bianco-rosso sono poi anche dispersi in mezzo il prato anche 10 metri più in su e più in giù come se uno avesse a caso messo delle marcature. Nella discesa dopo l'alp de Sambrog almeno i segnavia sono continui e regolari pure se il sentiero non è mantenuto. Raggiungendo poi l'alp Vec trovo finamente un sentiero dove è stato fatto il jackyboy ed è anche pulito da frane,sassi, rami e altro dovuti all'inverno. Da qui non c'è più tanto da aggiungere dato che su un sentiero ufficiale si raggiunge il lagh de Cama e poi chiudo l'anello a Provesc. La discesa fino a Cama va poi a farsi sentire nelle ginocchie e i piedi. Alla fine però dopo 14 ore posso riassumere che è stata una bellissima giornata e un altrettanto escursione.
Tourengänger:
Califfo

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